Dai picchi raggiunti dalle temperature in questo ultimo periodo ci sembrava che l’estate fosse già iniziata, ma non è proprio così. Tecnicamente, queste, sarebbero le ultime ore della primavera prima dell’inizio della stagione più calda.
La natura infatti si sta preparando al solstizio d’estate, il cambio di stagione che per quest’anno avverrà di martedì 21 giugno, attorno alle ore 11:13 stando a quanto dicono gli esperti. Ma cosa succede in questo giorno particolare? Perché si chiama così? Quale significato assume il solstizio nella tradizione esoterica? Vi spieghiamo tutto in questo articolo.
Solstizio d’estate 2022, cosa accade e perché
Con il solstizio d’estate dicevamo, si vuole indicare quel momento dell’anno tra il 20 e il 21 giugno in cui la primavera lascia il posto alla stagione che la succede. Il solstizio infatti non avviene lo stesso giorno alla stessa ora ogni anno, ma può variare di un giorno o di qualche ora a seconda della posizione del Sole e della Terra.
Questo è il giorno più lungo dell’anno ed è il momento in cui la Terra si posiziona in modo tale che il Sole sembri raggiungere il suo punto massimo di declinazione, donando in modo particolare a chi abita l’emisfero boreale, qualche ora in più di luce, ben quindici ore di luce in più, per essere precisi.
“Solstizio” infatti è proprio il termine scientifico utilizzato per indicare il punto di inclinazione minima o massima del Sole. Durante l’anno avviene due volte: che sono il solstizio d’estate, che abbiamo già citato e che appunto avviene nel mese di giugno e il solstizio d’inverno, che si presenta invece nel mese di dicembre.
Quello del solstizio comunque non è un fenomeno studiato esclusivamente dalla scienza, ma se ne trovano molti riscontri anche nella letteratura e nella cultura pagana ed esoterica.
Il significato esoterico del solstizio d’estate e i diversi rituali
Come la quasi totalità delle cose che riguardano l’astronomia e i cicli della Terra, anche il solstizio d’estate ha un significato esoterico, spirituale, legato a tradizioni che hanno radici lontane.
Secondo la tradizione esoterica infatti il solstizio d’estate coinciderebbe con l’inizio della stagione del raccolto, ovvero quel momento in cui la dalla Terra si trarrebbe la massima energia. Questo, secondo i rituali più antichi, è il momento di raccogliere ciò che si è seminato durante l’inverno, che salvo previsioni nefaste, è cresciuto rigoglioso.
Nelle tradizioni pagane il solstizio d’estate viene accolto con falò ed erbe bruciate come segno di buon augurio ed è proprio in questa occasione che si compirebbero anche rituali per scongiurare le tenebre e favorire la luce e, con questa, anche la fertilità della terra e degli esseri viventi come succede nella tradizione della Superluna di Fragole.
Per la religione cristiana il solstizio d’estate è qualcosa di molto simile alla notte di San Giovanni, ovvero San Giovanni Battista, il santo che battezzò Gesù, che si festeggia però il 24 giugno.
Oltre al falò esistono tanti altri rituali da compiere durante questa particolare notte. Uno è appunto il “mazzetto di San Giovanni”, composto da artemisia, lavanda, ruta, malva, mentuccia, ma anche rosmarino, salvia, prezzemolo e aglio. Tutte erbe che raccolte, avrebbero il potere di tenere lontano il malocchio.
C’è poi chi ama stare a contatto con la rugiada del mattino una volta trascorsa la notte del 21 giugno, magari camminando a pieni nudi in un prato, oppure chi esplora il proprio futuro in amore leggendo la forma assunta dall’albume d’uovo immerso nell’acqua e lasciato riposare fuori durante la notte del solstizio.