Totti e Ilary in tribunale, lei vuole un mantenimento di 37mila euro. Il pupone non ci sta

La separazione consensuale tra i due ormai è impossibile: Totti rifiuta il maxi assegno mensile chiesto dalla ex per sé e per i figli.

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Non si placa la burrascosa lite tra l'ex campione della Roma e la conduttrice Ilary Blasi. Il loro matrimonio, secondo quanto sta emergendo negli ultimi tempi, era tutt’altro che idilliaco tra tradimenti presunti e confermati.

Francesco Totti accusa Ilary Blasi di aver avuto diverse storielle extraconiugali e di avergli sottratto al collezione di Rolex; Ilary da parte sua non avrebbe perdonato la fuga del pupone con la nuova fidanzata Noemi Bocchi.

L’accordo sulle condizioni della separazione è sfumato. Quindi quasi sicuramente si andrà in tribunale. Il motivo è che Ilary avrebbe chiesto un maxi assegno di mantenimento mensile a cui si aggiungono gli alimenti per ciascun figlio. Un salasso per Totti che ha deciso di non accettare. La battaglia legale sta per iniziare.

Ilary chiede a Totti 37 mila euro al mese. Salta l'accordo sulla separazione

La via della separazione consensuale, quindi senza andare in tribunale, non è più percorribile. La ragione risiede nel mancato accordo sull’assegno mensile. Ilary Blasi avrebbe preteso dall’ex marito 37 mila euro al mese, precisamente 20 mila euro per lei e circa 6mila euro per ciascun figlio, Cristian, Chanel e Isabel, per un totale di circa 17.500 euro. Una richiesta eccessiva secondo l’ex capitano della Roma il quale avrebbe proposto 7mila euro al mese per i ragazzi e nulla alla showgirl.

Con queste premesse sembra difficile raggiungere un compromesso, dunque sarà impossibile evitare una causa in tribunale che potrebbe rivelarsi lunga e complessa.

Dopo il caso dei Rolex, è giallo sulle borsette firmate di Ilary

La questione aperta dell'assegno di separazione non è l'unica disputa tra Totti e Ilary. In ballo, oltre al presunto furto della collezione di Rolex, ci sono anche le borsette griffate della conduttrice.

Ilary tramite il suo avvocato Alessandro Simeone ha avviato un’azione di reintegrazione a difesa del possesso per avere indietro la collezione di borse firmate Dior, Chanel e Gucci che Totti avrebbe “sequestrato”. A questo punto non è escluso che gli avvocati del pupone, Antonio Conte e Annamaria Bernardini de Pace, facciano lo stesso per chiedere indietro gli amati orologi.

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