Il caffè fa bene? Secondo uno studio tre o quattro tazzine al giorno allungano la vita

Un importante studio sostiene che i benefici del caffè siano molti: vediamo quali.

Una importante ricerca effettuata da Oliver Kennedy e dall’Università di Southampton ed Edimburgo, pubblicata sull’autorevole portale web Biomedcentral Public Health, ha dimostrato come bere caffè sia molto importante per il benessere della nostra salute.

Sì proprio così, è tutto vero, il tanto discusso caffè, bersaglio di numerose critiche oggi, si dimostra tra gli alimenti migliori per prevenire malattie e mantenere in buono stato la salute del nostro fegato, ma non solo.

Vediamo più nello specifico tutti i benefici, quanti caffè si può bere al giorno e perché è importante non abusarne.

I risultati della ricerca: vantaggi per il fegato

Il campione di persone esaminato era composto da più di 400 mila persone di cui 300mila si sono definiti molto legati al caffè, assidui consumatori della bevanda, tra le due le quattro tazzine al giorno, mentre la restante parte del campione di persona invece si è definita non consumatrice di caffè.

La durata della ricerca è stata di 10 anni, andando a studiare la relazione tra il caffè consumato dai soggetti in esame (caffè di ogni tipologia, dall’espresso al decaffeinato, dal caffè americano al caffè istantaneo) e l’insorgenza di malattie del sistema epatico (cancro del fegato, cirrosi epatopatie croniche).

Ciò che ne è uscito ha dell’incredibile: i dati pubblicati al termine della ricerca dimostrano infatti che i soggetti consumatori abituali di caffè hanno presentato un minor rischio di sviluppare malattie del fegato. Nello specifico:

  • malattie croniche del fegato (-23%);
  • patologie legate al fegato grasso (-20%);
  • mortalità legata a malattie come epatopatie croniche (-50%);
  • mortalità legata a malattie come epatocarcinoma (-19%).

Allo stato dei fatti, visto l’aumento di patologie epatiche nel mondo, i risultati della ricerca indicano dunque il caffè come un potenziale rimedio per la prevenzione o il rallentamento di tali malattie.

Il caffè contro cancro e diabete

Oltretutto, il caffè si è dimostrato efficace anche nella prevenzione del diabete mellito di tipo 2, patologia che porta uno scompenso metabolico a causa dell’alta concentrazione di zuccheri nel sangue con la conseguenza di gravi complicazioni neurologiche e vascolari.

I due più importanti studi sull’efficacia del caffè verso questo tipo di patologia sono stati effettuati da Health Professionals Follow-up Study (con un campione di 41.934 uomini) e il Nurses’ Health Study (con un campione di 84.276 donne). In entrambi i gruppi si è verificata una riduzione del 53% e 30% rispettivamente del rischio di sviluppo di diabete mellito in coloro che introducevano adeguate quantità di caffè, rispetto a coloro che non lo assumevano. 

Altra patologia per il quale il consumo regolare di caffè ha dato buoni risultati è nella prevenzione del cancro al retto, infatti in una serie di studi e ricerche effettuati in USA si è dimostrato che nei soggetti che consumavano 2 o 3 tazzine al giorno il rischio è ridotto, rispetto ai non consumatori della bevanda.

La percentuale di sviluppo del cancro al colon-retto, infatti, risulta minore del 48%, ma allo stato dei fatti, nonostante una serie di dinamiche proposte per spiegare la correlazione inversa tra il cancro al colon-retto e il consumo di caffè, non vi è una chiara teoria eziopatogenetica che possa spiegare appieno tale condizione.

Quando il caffè fa male

Detto ciò, è comunque importante ricordarsi che la caffeina rimane comunque una sostanza che può portare molti problemi, nel caso in cui si inizi ad abusarne. Il campanello di allarme che ci avverte che stiamo assumendo troppi caffè si manifesta con diversi sintomi, alcuni più comuni, altri meno, tra cui:

  • irritabilità;
  • capogiri;
  • ansia;
  • tachicardia;
  • insonnia;
  • mal di testa;
  • nausea;
  • sudorazione;
  • tremore;
  • tensione muscolare;
  • mal di stomaco.

Esistono anche dei danni a lungo termine, come i disturbi cardiaci (come le aritmie) e quelli che interessano il nostro apparato digerente. Con l’abitudine di assumere troppi caffè si esercita infatti una sollecitazione continua sugli enzimi gastrici e questo con il tempo si trasforma in gastrite e disturbi intestinali.

Resta dunque fondamentale rispettare il principio della moderazione: si consiglia infatti l’assunzione di non più di 3 o 4 caffè al giorno, al fine di evitare conseguenze spiacevoli o addirittura dannose per la salute.

Leggi anche: Mangiare il gelato fa venire il mal di testa: ecco perché succede e rimedi

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