Vera Gemma, chi è la protagonista del nuovo film documentario premiato a Venezia

Il titolo del suo documentario, "Vera", dice tutto: la voglia di raccontarsi senza filtri e con sincerità. Ecco allora chi è, davvero, Vera Gemma.

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Premiato a Venezia per la miglior regia nella sezione Orizzonti, il documentario diretto da Tizza Covi e Rainer Frimmel racconta la storia di Vera Gemma, figlia d'arte e a lungo volto chiacchieratissimo del cinema e della televisione italiana.

Per la sua interpretazione nel film, Vera Gemma ha vinto anche come miglior attrice. La storia, in parte romanzata ma in parte decisamente legata alla sua biografia, vede al centro l'ombra del padre, carismatico attore e modello impossibile da raggiungere.

Ripercorriamo allora la vita di Vera Gemma, dagli esordi nel cinema fino alla regia, e scopriamo di più sulla sua vita privata.

Vera Gemma, chi è la protagonista di "Vera"

Vera Gemma (Roma, 4 luglio 1970) è la figlia di Giuliano Gemma, celebre attore western, e di Natalia Roberti. Vera Gemma inizia così a lavorare nel cinema fin da bambina, al fianco del padre, in produzioni come Il grande attacco, del 1978.

Successivamente la sua vita si svolge fra Roma, Parigi, e Los Angeles, dove lavora anche come spogliarellista per The Body Shop.

Nei primi anni Novanta inizia la carriera di attrice di teatro, per poi passare al cinema. Fra le sue interpretazioni si ricordano La sindrome di Stendhal e Il cartaio, di Dario Argento, ma anche Ovosodo di Paolo Virzì e Scarlet Diva di Asia Argento.

Vera Gemma si mette alla prova anche con la televisione, recitando nelle fiction Linda e il brigadiere, e Le ragazze di piazza di Spagna. Nel 2005 è fra i concorrenti del reality condotto da Carlo Conti Ritorno al presente.

Nel frattempo, non cessa di sperimentare altre forme d'arte: nel 2006 collabora con la band Distorsonic nel loro album di debutto, ed è autrice di due libri: il testo autobiografico Le bambine cattive diventano cieche, e il thriller Latin Lover.

Vera Gemma decide poi di passare dietro la macchina da presa, dirigendo, insieme ad Antonella Fulci, il cortometraggio Blues for Michael, dedicato a Michael Jackson, e soprattutto un documentario sulla vita del padre, Giuliano Gemma: un italiano nel mondo.

Dal padre eredita anche la passione per il circo, a cui si dedica dopo il 2013, soprattutto come domatrice di leoni e tigri, viaggiando con una compagnia itinerante per tutta Europa e Russia. Il documentario che avrebbe voluto trarne, tuttavia, rimane inedito.

Nel 2019 partecipa al documentario di Alfredo Lo Piero, Figli del set, che indaga la situazione dei figli d'arte. Nello stesso periodo partecipa a Pechino Express con Asia Argento, e poi con Gennario Lillio, che le dona grande popolarità.

Nel 2020 continua con i reality, partecipando a Resta a casa e vinci condotto da Costantino della Gherardesca, nel ruolo di esperta di seduzione, e poi all'Isola dei famosi.

Nel 2022 è protagonista del documentario Vera.

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Gli amori, una famiglia ingombrante e la chirurgia

Vera Gemma ha fatto più volte riferimenti ad un grande numero di storie, in cui (a differenza di quanto si vede nel film) è quasi sempre stata lei ad interrompere la relazione.

Fra i suoi legami più significativi va ricordato l'ex marito Jamil, ex campione di Kung Fu e sposato nel 2001 a Parigi. Successivamente l'attrice ha avuto una relazione con Hanry Harris, da cui è nato il figlio Massimo Giuliano.

Dal 2018 al 2020 Vera Gemma è stata infine fidanzata con il trapper Jeda Filal, mentre al momento non è noto se l'artista sia single oppure no.

Per quanto riguarda la sua famiglia, Vera ha parlato in occasione del documentario di una situazione decisamente oppressiva, soprattutto per il culto dell'estetica e dell'aspetto fisico.

L'attrice ha infatti dichiarato, in un'intervista in occasione della presentazione dle film, che:

Il confronto continuo con la bellezza di mio padre mi faceva soffrire. Me lo rinfacciavano sempre ai provini, ‘Ma non assomigli proprio a tuo padre!’. Non mi sono mai sentita all’altezza, ma nemmeno responsabile.

La bellezza ha sempre condizionato la mia vita, mia madre voleva me e mia sorella perfette, atletiche, magre, non dovevamo ingrassare, ci fece perfino rifare il naso.

Nel documentario, invece, Vera ricorda come per la sua famiglia ingrassare fosse peggio che assumere eroina.

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