Perché viaggiare da soli è una necessità

Viaggiare da soli è una fantasia che ha stuzzicato tutti prima o poi almeno una volta nella vita ma, alla fine, le persone che intraprendono questa strada sono la minoranza. Per questa ragione occorre documentarsi e scoprire se questo stile di vacanza lo si può fare proprio e, in caso, come occorre prepararsi a esso per evitare di avere problemi.

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Viaggiare da soli è una fantasia che ha stuzzicato tutti prima o poi almeno una volta nella vita ma, alla fine, le persone che intraprendono questa strada sono la minoranza.

Certo è che ritrovarsi da soli in un paese straniero, magari con nessuna conoscenza della lingua locale e un inglese raffazzonato alla meglio, può sembrare uno scoglio sufficientemente grande da superare, abbastanza da scoraggiare moltissimi avventurieri.

Anche qualora le capacità dialettiche non siano in discussione, resta comunque il problema di trovarsi a migliaia di chilometri da casa senza nessuno a cui potersi affidare in caso di problemi o necessità.

Nonostante questo, sempre più persone scelgono questo tipo di sentiero come filo narrativo delle proprie vacanze, buttando il desiderio di viaggiare oltre l'ostacolo formato da dubbi e paure.

Per tutti coloro che però si trovano sul trampolino di lancio, indecisi se tuffarsi all'avventura o ritornare a terra passando dalla scaletta, qualche consiglio e idea potrebbe tornare davvero utile.

Viaggiare da soli è un'esperienza meravigliosa e indimenticabile che, se fatta nel modo giusto e con la preparazione necessaria, porta a vivere sensazioni incredibili le quali, altrimenti, sarebbero precluse.

Ovviamente nessuno vuole affermare che sia meglio o peggio di un viaggio di gruppo, ogni risposta a questa questione è puramente soggettiva e impossibile da trattare senza scadere nel mero tifo da stadio.

Perché viaggiare da soli

Questa è forse la domanda più personale di tutte a cui, qualunque persona, probabilmente risponderebbe in modo differente o con sfumature proprie e quasi uniche.

Se però si guarda a un quadro più generale, esistono alcune tematiche classiche che si ripropongono con discreta costanza in chiunque abbia deciso d'intraprendere questa strada.

Iniziano quasi tutte con "non trovo mai nessuno che..." e almeno tre o quattro possibili alternative a completare questa frase.

Mai nessuno che abbia le ferie nello stesso periodo è quella più classica di chi fa lavori che hanno un ciclo differente dagli altri, con periodi di grandi volumi nelle stagioni in cui gli uffici sono chiusi.

Mai nessuno a cui interessino le stesse destinazioni è la seconda molto gettonata, quella che spinge a viaggiare da soli per sfinimento e desiderio di scoperta di zone del mondo che si scostano da Ibiza, Mikonos e C.

Mai nessuno che abbia lo stesso stile di viaggio, tipico di chi ha idee un po' fuori dal comune come dormire in tenda o fare autostop, possibilità che spaventano i meno avventurosi sempre pronti a dileguarsi alle prime rinunce di comfort.

Tutte queste ragioni possono rendere il viaggio di gruppo (inteso come due o più persone) davvero difficile da organizzare, specie se questi fattori iniziano a sommarsi tra loro magari con altri piccoli o grandi problemi a fare capolino.

Se si arriva al punto di rinunciare ai propri sogni in favore di compromessi traballanti, la voglia di viaggiare da soli inizia ad accumularsi e a raggiungere il punto di rottura in tempi variabili.

A tutto questo andrebbe poi aggiunta quella voglia di emozioni forti, del sentirsi liberi e indipendenti oltre che il non dover scendere a patti con nessuno e poter realizzare il viaggio esattamente come lo si desidera.

Un'avventura in solitaria è una sfida verso se stessi, un percorso di crescita che porta l'individuo a essere tale anche quando si trova fuori dal gruppo, capace di gestire ogni sfaccettatura con le proprie forze e fuori dalla comfort zone abituale.

Queste sono alcune delle principali ragioni del perché viaggiare da soli è un'esperienza assolutamente indimenticabile.

 Come iniziare a viaggiare da soli

Sviscerata la parte del "perché", è necessario trattare accuratamente la sezione del "come fare e organizzarsi per viaggiare da soli".

Questa parte meriterebbe anch'essa di essere riportata in almeno mille varianti differenti, poiché ognuno ha il suo stile e metodo per affrontare la preparazione di un'avventura.

Esistono persone che amano l'incerto in favore del certo, buttandosi con uno zaino ridottissimo e i soli biglietti di andata e ritorno come unici punti fissi dell'intera vacanza.

A volte persino la costrizione del mezzo di trasporto diventa troppo opprimente, quindi si sceglie di piazzarsi a bordo strada con il pollice spianato e vedere chi deciderà di scrivere il primo capitolo della storia.

Certo è che, per chi si affaccia a questo tipo di avventura per la prima volta, la totale mancanza di punti fissi potrebbe risultare fin troppo angosciante per dormire la notte.

Per questa ragione è meglio cercare di stabilire una serie di boe perimetrali che delimitino uno spazio sicuro, grazie alle quali si può trovare il coraggio sufficiente per buttarsi.

Questo perimetro viene disegnato da punti i quali andranno a formare una circonferenza, individuabili in una serie di prenotazioni (come voli, ostelli/hotel, biglietti a eventi o attrazioni) che andranno a delineare in modo più o meno stretto la vacanza.

Chiaramente più punti vengono usati per il disegno della circonferenza, più questa risulterà precisa e difficile da rompere.

Questo può conferire una maggior sicurezza ma anche togliere la possibilità di deviare dai binari prestabiliti, lasciando che sia l'istinto del momento a guidare i passi.

Bisogna sempre fare attenzione perché, quando si viaggia, s'incontrano situazioni imprevedibili (buone o cattive) che possono richiedere cambi di programma impossibili qualora la tabella di marcia sia troppo serrata.

Cosa fare in viaggio da soli

Il viaggio è prima di tutto libertà, il che dovrebbe già spiegare le infinite possibilità che si hanno quando si decide di viaggiare da soli.

Ogni individuo coltiva le sue passioni e desideri che, nella frenetica vita quotidiana, vengono troppo spesso accantonate in favore della necessità di avere successo nella vita, lavorativa o personale che sia.

Quando si è in viaggio però, i vincoli del tran tran giornaliero spariscono, quindi ci si può tranquillamente dedicare a riscoprire quella parte di se stessi rimasta dormiente negli anni.

Se si ama l'arte, si può tranquillamente scegliere una meta ricca di musei e passarli in rassegna uno dopo l'altro senza sosta. Vice versa, se la vita all'aria aperta e lo sport sono fondamentali nessuno vieta di passare giorni, settimane o mesi a coltivare questi aspetti.

Il punto è che non esiste nessuno a porre dei limiti, non vi sono restrizioni in termini d'orario o compromessi per il quieto vivere con il resto del gruppo, si può fare ciò che ci si sente di fare.

Spendere un'intera giornata in un parco erboso leggendo un libro sotto le fronde degli alberi è una scelta che ha perfettamente senso se collima con i desideri.

Se poi si iniziasse a restare a corto d'idee, non basterà fare altro che mettersi a camminare in una direzione a caso, osservando il paesaggio circostante cambiare, esplorando senza fissa meta.

Ci si potrebbe sorprendere quanto spesso s'incontrano festicciole di paese, eventi interessanti o piccoli scorci mozzafiato se solo si distoglie l'attenzione dall'obiettivo e la si direziona verso l'ambiente che sta intorno.

Anche le persone sconosciute assumono un tono molto cordiale e curioso nei confronti dei viandanti se le si presta attenzione, smettendo di considerarle come parte della scenografia.

La cosa migliore da fare quando si decide di viaggiare da soli è lasciare che il mondo mostri la sua bellezza in tutte le sue forme, senza concentrarsi solo su un punto specifico.

Dove viaggiare da soli

La risposta a questa domanda ha assunto risposte ben più complesse e articolate negli ultimi tempi a causa della pandemia ma, se si guardasse a livello generale e senza le restrizioni, si potrebbe facilmente delineare una classifica del "dove" viaggiare da soli.

In termini puramente legati alla difficoltà logistica, l'Europa vince sicuramente lo scettro in quanto a facilità di organizzazione di un viaggio in solitaria.

I mezzi pubblici sono capillari ed efficientissimi, si può facilmente trovare alloggiamento ovunque, l'inglese è parlato dalla maggior parte delle persone e i prezzi, seppur alti, sono comunque abbordabili.

In seconda posizione va collocata l'Asia, la quale ha anch'essa dei mezzi pubblici generalmente efficientissimi (salvo rare eccezioni), distanze relativamente ridotte, lingua inglese abbastanza diffusa e un costo della vita risibile se paragonato agli standard europei.

Se non fosse per il fatto di dover cambiar continente e addentrarsi in regioni che hanno un sentore di remoto, l'Asia risulterebbe anche più facile per il viaggiatore solitario.

In terza posizione si trova l'America latina, la quale viene penalizzata da distanze siderali, costi un po' più alti e un livello di sicurezza minore rispetto alla parte orientale del mondo.

Viaggiare dal Messico in giù in solitaria non è certo un'impresa impossibile, ma presenta sicuramente qualche sfida in più.

L'Oceania, nello specifico le due isole principali quali Nuova Zelanda e Australia, hanno delle forti barriere che possono cominciare a scoraggiare chi si vuole avventurare qui.

Sebbene siano incredibilmente amichevoli per i viaggiatori in termini di possibilità offerte, si trovano letteralmente dall'altra parte del pianeta con un salatissimo biglietto aereo a separarle.

A questo va aggiunto un costo della vita astronomico e delle distanze siderali (almeno per quanto riguarda l'Australia) a ostacolare i viaggiatori solitari.

Ovviamente la cosa è fattibile, ma invece che una vacanza si dovrebbe puntare a viaggiare da soli con una Working Holiday Visa, un visto di molti mesi che permette di lavorare oltre che viaggiare.

Con questo mezzo la cosa si semplifica molto, specie se la si unisce a una vita da vanlifer per sopperire alla mancanza di mezzi di trasporto locali.

Da qui in avanti restano Africa, Stati Uniti, Canada e la regione antartica.

Ovviamente quest'ultima batte per distacco tutte le concorrenti per difficoltà ma, le altre tre, presentano una dose di sfida comunque alta per i viaggiatori.

I mezzi di trasporto in America e Canada sono pochi, i prezzi folli e non esiste una folta community di vanlifer a creare un mercato di mezzi abitabili a basso costo.

L'Africa vincerà sicuramente a livello di prezzi, ma i suoi servizi praticamente nulli e liveli di rischio variabili a seconda dei singoli stati la pongono su un livello piuttosto avanzato, certamente non adatto ai principianti (salvo alcuni stati del nord come Marocco).

In definitiva viaggiare da soli è facile, bello e offre esperienze indimenticabili se si evitano sfide inadeguate al livello d'esperienza o alle capacità d'adattamento personali.

Alcuni consigli per viaggiare da soli

In questo video Wildflowermood offre alcuni utili consigli a chiunque voglia cimentarsi in un viaggio in solitaria.

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Redazione Trend-online.com

28 mar 2024