Will Smith vince l’Oscar: film migliori della sua carriera

Will Smith ha vinto l'Oscar come migliore attore ma la sua carriera è davvero infinita, vediamo quali sono i titoli impossibili da perdere

Sembra già essere passata un’eternità eppure poco tempo fa anche l’Italia era completamente immersa nella Notte degli Oscar. Quest’anno non abbiamo visto vincitori italiani, ma Paolo Sorrentino è riuscito a portare il suo “È stata la mano di Dio” in America fino alla fine.

Il brutto inconveniente tra Will Smith e Chris Rock sembra però aver preso tutto lo spazio mediatico. La notizia dello scontro sul palco ha fatto il giro del mondo arrivando a riempire anche le prime pagine delle testate italiane. L’autobiografia di Sorrentino è passata in secondo piano e Will Smith è diventato il protagonista indiscusso della nottata, purtroppo non per essere uscito vincitore dell’Oscar come migliore attore bensì con l’attributo di maschilista e violento.

È anche scontato dire che l’immagine che l’attore si era conquistato nel tempo con le decine di emozionanti interpretazioni si è andata a sgretolare portando non pochi problemi sul piano della carriera attoriale.

La critica italiana, quindi, si è divisa a metà, tra chi si è focalizzato su Will Smith e sull’importanza di sottolineare un giudizio negativo sull’atto violento e chi, dall’altra, ha cercato invece di portare il focus sulla strabiliante regia di Paolo Sorrentino che ha visto molti meno silenzi e molti più sentimenti sviscerati attraverso le parole; una sceneggiatura dolorosa sullo sfondo di una Napoli pura e ricca di vita, quella vera, del quotidiano.

Quasi un fotogramma ossimorico che vede da una parte il dolore per la perdita dei genitori, di Sorrentino, dall’altra l’atto irascibile di Will Smith per difendere la donna che ama. Quasi a far capire che, in fondo, cinema e quotidiano si fondono e confondono in una irriconoscibile crudezza: quella delle emozioni umane, così efficaci sul set, sul grande schermo, e così poco governabili nella vita. Fotogramma ancora più articolato per via del commento rilasciato da Sorrentino dopo il quesito del giornalista in merito all’atto di Will Smith: “Lo schiaffo? Non l’ho visto, ero fuori a fumare”. 

Ma distaccandoci da ciò che è successo durante la notte degli Oscar, in questo articolo preme ricordare anche le più importanti pellicole nelle quali poter ritrovare le interpretazioni migliori di Smith; vediamo quindi nel dettaglio cosa è successo nella fatidica notte, le conseguenze che ha portato il gesto e le decisioni prese dall’attore come risposta ai sensi di colpa.

Dall’altra parte, però, andiamo anche a ricordare lo storico di pellicole da inserire nella lunga lista di ‘film da vedere’ per celebrare anche la bravura di questo artista. 

Will Smith e il gestaccio durante la nottata degli Oscar

Lo schiaffo di Will Smith ha fatto il giro del web, ma come sono andate le cose? Tutto è nato quando Chris Rock ha deciso di fare una battuta su Jada Pinkett, moglie di Smith.

Il conduttore ha preso in giro la rasatura di capelli della donna, nonostante quest’ultima avesse fatto da poco una campagna di sensibilizzazione girata sui social per settimane proprio per normalizzare il disturbo di cui soffre: l’alopecia.

Si tratta di un problema che tende a far diradare la capigliatura lasciando spazi vuoti che diventano una causa d’insicurezza, soprattutto per le donne. Nel caso di Jada, inoltre, si è trattato di un problema autoimmune, non risolvibile. La donna si è fatta forza e ha dato uno schiaffo all’imbarazzo rasando totalmente gli ultimi capelli che le erano rimasti, mettendo da parte anche le parrucche.

In questo contesto è chiaro che la battuta di Chris che l’ha paragonata al soldato Jane risulterebbe a chiunque di cattivo gusto. Il tutto ha fatto esplodere Will Smith che preso dalla rabbia è salito sul palco e ha schiaffeggiato il conduttore.

Il gesto ha inorridito il pubblico, soprattutto per via del contesto storico nel quale stiamo vivendo, tra pandemia e guerre, il cinema, e più in generale l’arte, dovrebbero essere scappatoie alla violenza. 

Prima di andare avanti con i dettagli, però vi consiglio la visione del video dell’atto, condiviso da The Guardian su Youtube. 

 

Will Smith, quali sono le conseguenze al ceffone a Chris Rock

Per quanto riguarda lo schiaffo ricevuto da Chris Rock ne abbiamo già parlato qui. Adesso, invece, quali saranno le conseguenze? Tutto ciò ovviamente un risvolto negativo nella carriera dell’attore.

Will Smith potrebbe essere sottoposto alla stessa sorte di Johnny Depp (nonostante si stia parlando di due situazioni diverse). Nel mondo del cinema non c’è spazio per chi si mette contro l’opinione pubblica, soprattutto quando si parla di violenza.

L’attore ha preso atto del suo sbaglio, sia durante il discorso per l’Oscar ricevuto, che in separata sede, una volta interiorizzata la gravità dell’accaduto. La sua carriera adesso subirà uno stop?

Netflix, la piattaforma dedicata a cinema e serie tv, ha ad esempio già rallentato il lavoro sul suo prossimo film Fast and Loose. La rivista RollingStone spiega nel dettaglio che Netflix stia valutando il da farsi visto che il protagonista sarebbe dovuto essere proprio Will Smith.

A quanto pare, l’intero progetto è stato messo al momento in secondo piano: sicuramente gli investimenti fatti non permetterebbero un taglio netto alle registrazioni, dall’altra parte è possibile che il regista abbia deciso di allentare le riprese in modo da far passare la burrasca mediatica che ha travolto il personaggio.

Attualmente non si sa con certezza se il film si farà ancora. Smith nel frattempo ha comunicato già le sue dimissioni all’Academy e Emancipation, ancora un altro film con l’uscita prevista nel 2022 sembra ormai in stand-by, senza data ufficiale.

Will Smith annuncia le dimissioni all’Academy

Lo annuncia lo stesso attore:”L’elenco di coloro che ho ferito è lungo e include Chris, la sua famiglia, molti dei miei cari amici e persone care, tutti quelli che erano tra il pubblico o a casa”. Così ha raccontato pubblicamente Will Smith, prendendo coscienza della risonanza negativa che ha avuto il suo gesto folle.

Mi dimetto da membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences e accetterò tutte le conseguenze che il Consiglio di amministrazione riterrà appropriate” ha poi aggiunto. Nella lettera inviata spiega di essere ancora sconvolto per l’accaduto e assolutamente non scusabile.

Will Smith, i migliori film della sua carriera

Mettendo da parte il futuro più prossimo, è tempo invece di tornare indietro e raccontare quali sono i film più acclamati dalla critica che hanno visto Will Smith come protagonista.

Facendo una prima lunghissima retromarcia vediamo prima di tutto la serie cult Willy, il principe di Bel-Air degli anni ’90, probabilmente la più conosciuta in assoluto e che l’ha reso senza ombra di dubbio uno degli attori più conosciuti al mondo.

Andando a seguire sicuramente da ricordare è sicuramente Independence Day del 1996 con ben 817 milioni di dollari di incasso. A seguire Men in Black del 1997, che come in Independence Day si rifà ad una realtà distopica, ben oltre il reale.

Passando al 2005 c’è Hitch, Lui sì che capisce le donne. In questo caso Smith ha un ruolo diametralmente opposto. Si tratta infatti di una commedia a tratti sentimentale a tratti divertente che scherza sui drammi dell’amore.

Nel 2006, solamente un anno dopo, Will Smith è nel cast de La ricerca della felicità, un film diretto da Gabriele Muccino. L’interpretazione di Will è incredibilmente significativa da arrivare empaticamente allo spettatore di ogni età.

Nel 2007 altro grande film diventato cult è sicuramente Io sono Leggenda, basato sull’omonimo romanzo di Richard Matheson. In questo caso si ritorna sull’ambientazione distopica dei film precedenti e Smith riceve l’MTV Movie Award come miglior performance maschile. 

Nel 2008 Will Smith regala al pubblico una grandissima intepretazione in Sette Anime, un film sopra le righe, introspettivo e a tratti esoterico, sull’importanza dell’anima e del dare-avere che controlla le regole del mondo.

Nel 2015 invece ricordiamo Zone D’Ombra, pellicola che si basa su una storia vera, una battaglia contro una malattia cronica. Film con il quale Smith ricevette l’Hollywood Film Award come miglior attore dell’anno.

Nel 2016 arriva Suicide Squad, film di una pasta completamente diversa, che riprende il fumetto della DC. Incassi da urlo ma film atterrato da una critica spietata che si è schierata contro personaggi e trama. 

The Suicide Squad, perché Will Smith è stato assente nel 2021

Per quanto riguarda l’ultimo film della lista citato, Suicide Squad, Will Smith è stato però assente nel sequel del 2021. Anche lo stesso pubblico italiano aveva aperto una vera e propria polemica sull’accaduto ma a far chiarezza era stato proprio lo stesso attore dichiarando di aver avuto conflitti con altri progetti già firmati precedentemente che non gli avevano permesso di partecipare al Cinecomic.

Tra la Warner Bros e l’attore, però, non ci sono state rotture particolari, non è successo nulla che porterebbe a ipotizzare un qualsiasi conflitto interno. 

Film con Will Smith disponibili su Netflix

C’è una lunga lista di film con interpretazioni di Will Smith sulla piattaforma Netflix.

Da Zona D’Ombra, fino a Bright, poi a aseguire After Earth- Dopo la fine del mondo, Sette Anime, Hitch, Hancock, Bad Boys, Bad Boys II, Willy il principe, l’interessante docuserie Amend- Libertà in America e Men in Black II.

Chi ha un account Netflix può sicuramente sfruttare l’occasione per recuperare i titoli persi, ma non è la sola piattaforma che offre film su Will Smith, anche Sky ad esempio ha proposto diverse volte tante pellicole.

Tutti film che meritano assolutamente la visione (impossibile inserirli tutti in lista perché sarebbero infiniti): da una parte per la componente emozionale che non manca mai, dall’altra perché ognuno racchiude un insegnamento ben preciso che, a prescindere dai gusti, sarà difficile da dimenticare.

Insomma, tralasciando lo scivolone che ha coinvolto l’attore durante la notte degli Oscar sarebbe impossibile cancellare l’intera carriera che ha regalato al pubblico emozioni e clip piene di umanità. Come ha dichiarato lo stesso Smith, così come si sbaglia, è giusto accettare le conseguenze, ma al tempo stesso farne tesoro. Siamo tutti umani “in progress”. 

Claudia Manildo
Claudia Manildo
Content editor, aspirante giornalista, classe 1996. Sono una giornalista freelance, appassionata di sociologia, letteratura ed attualità. Ho unalaurea triennale in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Siena e una laurea magistrale in Giornalismo e Cultura editoriale all'Università degli studi di Parma. Ho collaborato con diverse testate e siti generalisti. Divulgo libri su Instagram (@il_pesodelleidee) e scrivo sul blog 'Virus Culturali'.Il mio motto è? Ostinazione e passione"."
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