"Accoglieremo Svezia e Finlandia a braccia aperte", questa la dichiarazione del Segretario Generale della NATO. I due paesi scandinavi, storicamente neutrali, hanno deciso di prendere una posizione contro Mosca. Putin, dal canto suo, ha minacciato rappresaglie, ma sembra un semplice cane che abbaia fin troppo senza mordere, mentre la guerra in Ucraina continua ad impantanarsi.

La Cina ha imposto la sua politica "zero Covid" appena scoppiata la pandemia. Come sappiamo, non ha funzionato esattamente a meraviglia, in quanto controllare una malattia come il Covid fino ad avere esattamente zero casi è praticamente impossibile. Megalopoli come Shanghai e Pechino, però, stanno pagando la conseguenza di questa politica. Vediamolo insieme.

Dopo oltre due anni e mezzo dalla scoperta del Covid-19, sembra che la pandemia stia lentamente diventando endemia. Per questo motivo, moltissime nazioni stanno lentamente rimuovendo le varie restrizioni che hanno caratterizzato le nostre esistenze negli ultimi anni. L'Italia, dal 1° Maggio, rimuoverà definitivamente le mascherine ed il Green Pass.

Da ormai due mesi non si fa altro che parlare di gas e petrolio. L'Unione Europea si è trovata nella difficile posizione di mordere la mano che la cibava, ma questa mano si è stancata. La Russia ha ufficialmente chiuso le forniture di gas a Polonia e Bulgaria, due delle nazioni più dipendenti dagli idrocarburi di Mosca. Vediamo ora cosa potrà succedere.

Da ormai 30 anni la Moldavia è tagliata in due: da una parte il governo ufficiale e dall'altra la regione separatista filo-russa della Transnistria. Ora, Putin potrebbe approfittare di questa situazione reclamando l'intera Moldavia sotto la sua sfera di influenza per "proteggere" la minoranza russa in quel paese. Come si evolverà la guerra? Vediamolo insieme.

Sergej Lavrov, il ministro degli esteri russo, ha paragonato l'attuale situazione in Ucraina alla crisi missilistica del 1962, quando l'URSS ha rifornito di bombe atomiche Cuba e ha quasi scatenato la Terza Guerra Mondiale. Oggi, la Russia vuole che l'occidente smetta di essere coinvolto nella guerra in Ucraina, e quindi minaccia l'utilizzo della bomba atomica e lo scoppio della Terza Guerra Mondiale.

Sono passati quasi due mesi da quando la città di Mariupol è stata circondata dalle truppe della Russia. La guerra in Ucraina ha visto molti, orribili crimini contro l'umanità, ma Mariupol si sta rivelando il suo teatro più macabro. Le ultime sacche di resistenza stanno cadendo sotto le bombe dei russi, e non si riesce a raggiungere una tregua per evacuare i civili.

Il secondo turno delle elezioni francesi si è tenuto la scorsa domenica, ed ha visto Emmanuel Macron trionfare nuovamente contro la candidata di estrema destra Marine Le Pen. Questa vittoria ha un significato importante per la Francia e per l'Europa, ed è probabilmente il risultato delle elezioni più rilevanti di questo 2022. Vediamo insieme perché.

Il G20 si riunisce ogni anno per discutere dei problemi mondiali. Questa volta, in Indonesia, il forum è "oppresso" dall'elefante nella stanza dell'invasione in Ucraina da parte della Russia. Gli Stati Uniti ed altri paesi occidentali hanno addirittura provato ad escludere Mosca dagli incontri di quest'anno, senza successo. Non hanno, però, alcuna intenzione di demordere.

L'Italia, tra i condizionatori e la pace, ha scelto la pace. Questa, però, arriverà con un costo: la nostra crescita economica si fermerà prima del previsto, impedendoci di tornare ai livelli pre-covid. Il PIL italiano, che stava iniziando di nuovo a mostrare i muscoli, verrà bloccato a causa delle azioni della Russia. Ma com'è possibile che questa guerra ci coinvolga così tanto? Vediamolo insieme.

Di solito si parla di default per le piccole economie emergenti, che hanno pochissimi investimenti stranieri e nessuno è disposto ad indebitarsi per loro. Ora, invece, un gigante come la Russia rischia di dichiarare default, mettendo a rischio la sua intera economia. La popolazione russa potrebbe ritrovarsi indietro di trent'anni, e sarebbe tutta colpa di Vladimir Putin.