Chef più ricchi d’Italia, chi sono e quanto guadagnano

Chi sono gli chef più ricchi d'Italia? Ecco la classifica dei 10 cuochi che guadagnano di più tra ristoranti, attività di famiglia e programmi televisivi.

Qualcuno dice che cucinare sia un atto d’amore ma, qualche volta, può diventare una professione che frutta guadagni semplicemente stellari (e stellati!). Vi siete mai chiesti quali siano gli chef più ricchi d’Italia? In classifica c’è chi è diventato una vera e propria star della televisione, chi pubblica libri e chi ha aperto una catena di ristoranti esclusivi. Insomma, a volte gli chef non sono solo bravissimi ai fornelli, oppure nell’impiattare in maniera divina, ma sanno anche tirare fuori doti indiscusse di charme (e marketing). Ecco chi sono i 10 chef più ricchi d’Italia!

1 – Fratelli Cerea

Tre stelle Michelin e una famiglia marchio di eccellenza nel mondo della ristorazione. La loro catena include cinque locali: Da Vittorio (a Brusaporto, Bergamo), Da Vittorio St. Moritz (in Svizzera), Da Vittorio Shanghai (in Cina), Da Vittorio Saigon (coming soon, come si legge sul sito ufficiale), New Wave da Vittorio Bistrot (Cina) e Dav Mare (Portofino). Nell’elenco delle strutture gestite dai Cerea figurano anche hotel (uno a Brusaporto e l’altro a Bergamo Alta), il servizio di ristorazione esterna che copre da Bergamo a Los Angeles con piatti cucinati direttamente in loco, il servizio di Take Away (previa prenotazione entro le 24 ore precedenti) e uno shop on line a dir poco strepitoso. Non poteva mancare la scuola di cucina, l’Academy, con sedi a Bergamo a Milano. Con queste premesse, non è difficile credere che il loro patrimonio, il primo in classifica parlando di chef, si aggiri intorno ai 17,9 milioni di fatturato l’anno.

2 – Fratelli Alajmo

Tredici locali, disseminati da Sarmeola di Rubano (Padova) a Venezia (in Piazza San Marco), fino a Parigi e Marrakech. I Fratelli Alajmo, Massimiliano (chef), Raffaele (Maître des Lieux) e Laura hanno portato l’azienda di famiglia, che ha le basi sul ristorante di mamma e papà (Le Calandre) a livelli impressionanti. “Leggerezza, profondità dei sapori, fluidità, rispetto degli ingredienti per cogliere l’essenza della materia sono i principi di cucina cari a Max. Il menu si ispira agli ingredienti di stagione ed è una mappa che conduce ad un’esplorazione multisensoriale”, recita il sito. Certamente è una mappa ricchissima, da 13 milioni di euro l’anno.

3 – Antonino Cannavacciuolo

Impossibile non conoscerlo! Volto super noto della tv per i programmi di cucina (uno su tutti, Masterchef Italia!), Cannavacciuolo è lo chef della splendida Villa Crespi (a Orta San Giulio, sul lago d’Orta), che gestisce insieme alla moglie Cinzia. “Ho iniziato come Chef e mi sono ritrovato imprenditore. Per gestire al meglio un’impresa, piccola o grande che sia, bisogna uscire dalla cucina, altrimenti non ti accorgi di quello che ti succede intorno. Ad oggi, io e mia moglie abbiamo avviato numerose attività, tutte diverse, ma con una cosa in comune: ci abbiamo messo l’anima”, si legge sul sito ufficiale. E, in effetti, senz’anima non avrebbe probabilmente un fatturato di 9 milioni di euro l’anno.

Leggi anche: Quanto costa una cena da Cannavacciuolo

4 – Carlo Cracco

Un altro viso super familiare, chef e personaggio televisivo. Carlo Cracco ha un ristorante da sogno a Milano, in Galleria Vittorio Emanuele II. Una favola che gli frutta ben 8 milioni di euro ogni anno.

5 – Enrico Bartolini

Toscano, è l’unico chef nella storia della Guida Michelin ad aver conquistato quattro stelle in un colpo solo. Roba da 6 milioni l’anno con 11 ristoranti dislocati in Italia e nel mondo, da Milano (con il MUDEC) a Venezia, da Castiglione della Pescaia al Monferrato, fino a Hong Kong e Dubai.

In sesta posizione figura lo chef veronese Giancarlo Perbellini (5,3 milioni), seguito da Massimo Bottura. Con la sua Osteria Francescana, dodici tavoli nel centro storico di Modena, è stato più volte dichiarato lo chef migliore del mondo. E qui, siamo a 5 milioni di euro. All’ottavo posto ecco Andrea Berton, allievo di Gualtiero Marchesi, con il suo ristorante di Milano: anche il suo patrimonio si aggira intorno ai 5 milioni. Nono gradino del podio per il tristellato abruzzese Niko Romito e il suo ristorante Reale a Casadonna, ex monastero del ’500 a Castel di Sangro: si parla di 4,6 milioni di euro. Alla decima posizione si trova la famiglia Iaccarino che, grazie allo storico ristorante della costiera amalfitana Don Alfonso e alle altre società di famiglia, fattura qualcosa come 2,5 milioni di euro l’anno.

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