Lamborghini: svolta elettrica per la casa del Toro

Cosa avrebbe pensato Ferruccio Lamborghini se avesse saputo che in un lontano futuro le sue auto sarebbero state spinte da un cuore elettrico? Lamborghini avvia un piano in tre fasi destinato a cambiare per sempre il volto della casa di Sant'Agata e promette di regalare le stesse emozioni che caratterizzano le supersportive del Toro

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Il piano "Direzioni Cor Tauri" decarbonizzerà le auto della casa italiana Lamborghini: entro il 2030 vedrà la luce una serie di nuovissime auto con lo stemma del toro e una di queste sarà spinta da un cuore completamente elettrico.

Il Ceo Stephan Winkelmann alza il sipario su un piano strategico audace quanto ambizioso che da qui a dieci anni segnerà una svolta storica nel modo di concepire le auto della casa automobilistica nostrana: verso la seconda metà del decennio comparirà infatti il primo esemplare full eletric, come rivelato lo scorso 18 maggio dal portavoce della casa di Sant'Agata.

Lamborghini: un progetto miliardario nel segno dell'ecologia

Winkelmann e i suoi hanno in mente un piano destinato a proiettare Lamborghini nel mondo dei mezzi a impatto zero; si tratta di un investimento enorme, il più ambizioso e costoso mai attuato dalla casa automobilistica italiana: un miliardo e cinquecento milioni di euro di investimenti nell'arco di quattro anni, patrocinato ovviamente dal gruppo tedesco Audi.

La Lambo alimentata da energia elettrica sarà il prodotto di un programma suddiviso in tre distinti momenti: la glorificazione del propulsore a combustione interna che verrà celebrato con l'arrivo sul mercato di due nuovissimi modelli previsti nel biennio 2021-2022, l'avvento del primo esemplare di Lamborghini ibrida previsto per il 2023 e la trasformazione ibrida di tutta la gamma presente nei listini Lamborghini entro il 2024.

Per quella data Lamborghini avrà tutti gli elementi e tutto il know how necessario per far conoscere al mondo la sua nuova creatura rispettosa dell'ambiente: la prima auto elettrica dalle prestazioni strabilianti.

Lamborghini: la svolta di Winkelmann

Traghettatore del rinnovamento in casa Lamborghini è il ceo Stephan Winkelmann, che torna a Sant'Agata dopo la parentesi in Audi Sport:

questo signore molto probabilmente passerà alla storia come l’uomo che ha elettrificato Lamborghini.

Ed è proprio per bocca del Ceo di Lamborghini che si conosce la filosofia alla base della svolta storica: una transizione verso l'elettrico che coinvolge tutti quelli che lavorano in Lamborghini (duemila persone), ma che è stata orgogliosamente ideata e attuata da Winkelmann, sulla base del concetto di un'azienda che non produce solamente auto super prestazionali, o meglio super sportive (vedi Urus, primo Suv del Toro immesso nel mercato nel 2018): un principio rivelatosi vincente e che ha convinto il Ceo a iniziare una nuova era che lascia spazio ad altre alimentazioni.

Lamborghini: scocca l'ora dell'elettrico

Sempre Stephan Winkelmann chiarisce quanto sia di importanza fondamentale avviare un progetto solamente quando i tempi siano maturi per poterlo fare; in questo campo difatti l'importante non è arrivare prima degli altri ma fare le cose per bene, quando anche la maturità delle persone ha raggiunto una consapevolezza tale per cui si è pronti ad abbracciare nuove idee.

Attualmente c'è una forte richiesta da parte dei trentenni e dei quarantenni di prodotti eco-sostenibili che però, in linea con quanto generato fin'ora dalla casa del Toro, devono essere esaltanti e fortemente votati alle prestazioni pure, mantenendo lo standard di altissima qualità che caratterizza il marchio.

La visione di Lamborghini è chiara: la casa automobilistica di Sant'Agata esporta il novantacinque per cento delle auto che produce e osserva come tutti i mercati siano ugualmente pronti alla rivoluzione elettrica, distinguendosi fra quelli preparati alla legislazione (vedi l'Asia) e quelli pronti per la cultura elettrica, primi su tutti i paesi del Nord Europa. 

Lamborghini: la ricerca

Aventador e Huracan avranno in dote buona parte delle risorse previste dal piano, senza dimenticarsi dello sviluppo del Suv Urus: un miliardo di euro circa sarà destinato invece alla ricerca e allo sviluppo, svolto nella sua totalità in Italia a Sant'Agata, stabilimento certificato CO2 neutrale da ormai sei anni.

I fondi rimanenti verranno convogliati sugli acquisti funzionali alla produzione di nuovi modelli presenti in timeline: la Lamborghini elettrica avrà invece un fondo a sé stante di cui non si conoscono i dettagli economici.

Ad ogni modo il processo che elettrificherà Lamborghini sarà supportato dall'investimento più audace nella storia della casa fondata da Ferruccio Lamborghini, il cui obiettivo sarà quello di individuare quelle tecnologie e quelle soluzioni atte a unificare prestazioni ai vertici e dinamiche di guida con la trasformazione elettrica.

Lamborghini: la filosofia del marchio e il piano

Il Ceo spiega come sia necessario trovare una quadra fra l'esigenza di diminuire le emissioni di CO2 e il bisogno di tutelare il DNA del Toro: se i clienti percepiranno cambiamenti questi ultimi dovranno essere solamente migliorativi e positivi perché per quel tempo Lamborghini avrà vinto la sfida che sta affrontando in questo momento.

Tutto questo sarà reso possibile dal piano denominato "Direzione Cor Tauri", dal nome della stella più luminosa della costellazione del Toro: la decarbonizzazione si articolerà in tre tappe fondamentali:

  • Il tributo al motore a combustione interna: è la prima tappa, un omaggio esaltante alla tradizione. 

L'arco di tempo 2021-2022 verrà ricordato per l'evoluzione di motori a combustione capaci di portare al massimo sviluppo questa tecnologia, con prodotti iconici e innovativi degni della storia del marchio Lamborghini.

E' con questa idea che Lamborghini annuncia per l'anno in corso l'arrivo di due vetture con architettura V12: il sound del cuore a scoppio resterà anche alla fine del processo che porterà alla svolta ibrida della gamma e si prevede che il rumore inconfondibile dei motori Lamborghini possa sentirsi anche dopo il 2030, se i limiti stringenti per le emissioni imposti dai governi mondiali lo permetteranno.

Ad oggi Lamborghini non ha ancora deciso cosa accadrà dopo il 2030 con Aventador e Huracan: si pensa che sfruttando la benzina sintetica, sostanza che permette l'abbattimento di CO2 e la possibilità di rientrare nei futuri limiti di emissione, ci saranno le condizioni affinché i motori a scoppio continuino a esistere.

  • La transizione ibrida: seconda tappa del piano.

Seconda svolta nel 2023, quando Lamborghini immetterà sul mercato delle automobili il suo primo modello (di serie) ibrido: entro il 2024 la gamma completa verrà ibridizzata e niente sarò lasciato al caso.

La guida di una Lamborghini è prima di qualsiasi altra cosa un'esperienza emozionale che non può prescindere, tra le altre cose, dal rombo del motore: una promessa ai fan e ai clienti del Toro che Winkelmann ha intenzione di mantenere, perché anche se ibrida, l’Aventador disporrà pur sempre di un cuore a dodici cilindri posizionato alle spalle del pilota, che quindi continuerà ad essere totalmente appagato dalle sensazioni forti che Lamborghini sa regalare.

In questa fase si impiegheranno in modo massiccio materiali leggeri in fibra di carbonio che permetteranno il contenimento del peso aggravato dalla componente elettrica (batterie in primis): ed è proprio in virtù di queste due leve – ibridizzazione e utilizzo di nuovi materiali – che Lamborghini prevede di abbattere del cinquanta per cento le emissioni di C02 dei propri modelli in gamma entro l’inizio del 2025.

  • La prima Lamborghini completamente elettrica: terza e ultima tappa del piano.

Ed eccoci arrivati all'ultimo step, quello che si compirà nella seconda metà del decennio e che saluterà l’arrivo della prima Lamborghini full electric; sarà il quarto modello annunciato (fra quelli nuovi) dalla casa di Sant'Agata, destinato ad affiancare la gamma delle supersportive, che nel 2025 saranno totalmente ibride: la vettura, prima del suo genere, porterà simbolicamente a compimento il piano «Direzione Cor Tauri».

L’elettrificazione di Lamborghini diverrà realtà:

Il nostro sogno, la nostra visione – spiega Winkelmann  – è che nella seconda parte di questo decennio avremo una Lamborghini elettrica: ci immaginiamo una 2+2 un po’ più alta da terra rispetto alle nostre supersportive: non una Aventador o una Huracan, ma una vettura da utilizzare tutti i giorni per più di due persone. 

In molti si chiedono quale sarà il sound della Lamborghini elettrica ma al momento neppure la casa del Toro sa rispondere: la ricerca è in corso, ma sicuramente il rumore di questo motore non dovrà essere scopiazzamento di quello del motore termico, anzi dovrà essere un suono particolare, in grado di provocare le emozioni che si provano ascoltando la musica del V12.

Lamborghini: il successo e la rinascita grazie a Urus

Winkelmann torna con la mente all'ormai lontano 2005, quando ricorda che quell'anno la casa di Sant'Agata vendette solamente mille e cinquecento vetture: fu in quel momento che si capì quanto Lamborghini non potesse restare una nicchia nella nicchia e che anzi si dovesse aumentare il campo e trovare un modello fuori dal perimetro delle supersportive. 

Sette anni dopo venne presentata Urus, in Cina, lanciata sei anni più tardi: da quel momento Lamborghini moltiplicò il fatturato di sette volte, cosa che cambiò per sempre il volto della casa automobilistica italiana.

Ed ecco che ci si pone la domanda fatidica: l'avvento della prima elettrica avrà per Lamborghini lo stesso effetto dirompente che ebbe l'immissione nel mercato di Urus tre anni fa?

Il Ceo di Lamborghini si dice confidente e intravede nella sfida attuale molte similitudini con quella del passato legato al Suv: una challenge che chiede di mutare sia il perimetro aziendale che l'impostazione mentale.