Louis Vuitton: occhio alla truffa! Come riconoscere un falso

Quando sento parlare di moda di lusso, penso automaticamente a Louis Vuitton, alle sue borse inconfondibili e agli accessori senza tempo. La mia mente mi conduce alle vetrine allestite, impeccabili come se chi le pulisse passasse giornate intere con guanti di cotone e straccio alla mano. Poi torno alla realtà e tutto questo mi fa riflettere su quanto ci sia voluto per creare qualcosa di così grande proteggendo al tempo stesso ciò che è stato creato, soprattutto in tempi come questi in cui la contraffazione e la truffa sono sempre dietro l’angolo.

Image

Quando sento parlare di moda di lusso, penso automaticamente a Louis Vuitton, alle sue borse inconfondibili e agli accessori senza tempo.

La mia mente mi conduce alle vetrine allestite, impeccabili come se chi le pulisse passasse giornate intere con guanti di cotone e straccio alla mano. 

Le boutique luminose, i pavimenti lucenti, il personale accogliente e  le “guardie” in smoking all’entrata, infondono in me un senso di unicità e stile inimitabili.

Poi torno alla realtà e tutto questo mi fa riflettere su quanto ci sia voluto per creare qualcosa di così grande proteggendo al tempo stesso ciò che è stato creato, soprattutto in tempi come questi in cui la contraffazione e la truffa sono sempre dietro l’angolo.

Vediamo insieme, quindi, i momenti storici della casa di moda francese Louis Vuitton, lo studio dietro al branding e come evitare di cadere nella trappola dei falsi.

Louis Vuitton: un marchio da 25,9 milioni di dollari

Non c’è una persona al mondo (o quasi) che non conosca il marchio Louis Vuitton, il simbolo madre di una delle più amate case di moda internazionale, specializzata nella produzione e nel commercio di accessori, pelletteria e orologi da taschino.

Appartenente alla multinazionale di beni di lusso conosciuta come “Moet Hennessy Louis Vuitton”, l’azienda vera e propria nasce nel 1854.

In soli tredici anni conquista la nomina di marchio di lusso più prezioso al mondo e partecipa per la prima volta all’esposizione universale di Parigi.

Il marchio come lo conosciamo ora (Monogram Canvas con le iniziali LV su sfondo di fiori e quadrifogli) viene lanciato nel 1892, anno in cui Louis Vuitton passa a miglior vita e il figlio Georges subentra in amministrazione.

Da questo momento in avanti è tutta una carrellata di successi e di prodotti di alta qualità, pienamente rispettosi della linea estetica e promotori di un branding realizzato con i fiocchi.

Dopo l'entrata di Marc Jacobs come direttore artistico, nel 2000 l’azienda diventa una multinazionale ormai ben consolidata e nel 2004 il marchio vale già più di 25,9 milioni di dollari!

I prodotti vengono venduti in boutique indipendenti oppure in reparti di locazione di fascia alta presenti nei grandi magazzini, mentre il web si caratterizza con la vendita mediante e-commerce nel sito principale.

La sapiente promozione dell’azienda e le giuste scelte commerciali mantengono il marchio Louis Vuitton sul piedistallo da anni! 

Louis Vuitton: quanto studio c'è dietro al brand?

Il marchio  di Louis Vuitton non è solo rappresentativo e riconoscibile ma anche legittimato a dovere e in linea con i concetti di trasparenza, originalità, verità e novità che fanno parte dei requisiti di tutela giuridica.

Anche se questo potrebbe sembrarvi sufficiente per renderlo intoccabile, sfortunatamente il marchio LV rimane uno dei più contraffatti al giorno d’oggi.

Sebbene, infatti, la firma Monogram Canvas sia stata creata proprio per prevenire la contraffazione, oltre il 18% degli accessori sequestrati in Europa portano ancora la sigla LV.

Un brutto colpo per un’azienda che lavora ogni giorno sul proprio branding.

Se non avete mai sentito parlare di questo concetto vi riporto la definizione secondo aleksandrabobic.com:

“Il branding è il processo di creazione, gestione e sviluppo del marchio. Il modo più semplice per  descrivere i brand è che è la tua promessa al cliente. È l’esperienza che vuoi creare per il tuo cliente, è il tuo marchi odi fabbrica oppure il tuo sigillo di garanzia.”

Ciò vuol dire che, per Louis Vuitton, il brand rappresenta quanto di più importante ci sia nella strategia di marketing a lungo termine!

Avere un proprio brand significa sapere chi si é e cosa si vende e compiere ogni azione chiedendosi: “ quello che promuoverò porterà il cliente da me o dal mio concorrente?" ma sopratutto ci si chiede " Perché il cliente dovrebbe scegliere me fra tutti gli altri?” 

Ti interessa l'argomento?

Guarda il video di Dario Vignali

oppure leggere l'articolo di Francesca di Feo!

Louis Vuitton: come riconoscere un falso?

Per l’azienda Louis Vuitton la contraffazione dei propri prodotti non é una novità, ma comunque rompe le scatole sapere che in giro ci sono malfattori che utilizzano il marchio impropriamente.

Sebbene, come spiega wikipedia.org:

“L’azienda cerca attivamente di sradicare la contraffazione [..] Destina metà del suo budget per le comunicazioni alla contraffazione delle sue merci e controlla da vicino la distribuzione dei suoi prodotti.”

le situazioni in cui gli interessati cadono nella truffa sono all’ordine del giorno e, se ci pensate bene, a volte sono studiate a regola d’arte.

Quante volte ci sarà capitato di trovarci di fronte ad un banchetto pieno zeppo di borse firmate LV ad un prezzo decisamente inferiore rispetto a quello di una boutique?

Quante volte abbiamo passeggiato sul bagnasciuga e ci siamo imbattuti in personaggi che pur di venderne una portava il prezzo a € 5,00?

O ancora, quante volte ci sarà capitato di cercare la borsa LV che ci piace di più su internet e trovare venditori che invece di venderci quella originale ci vendono un’imitazione?

Queste stiuazioni si possono evitare se ci si allena bene su come riconoscere un falso.

Ma riconoscere una borsa LV falsa non è per niente facile come si può immaginare, i dettagli non sono pochi e ci vuole il tempo che ci vuole.

Per fare prima, ho pensato di riassumere tutti i passaggi da effettuare in un controllo accurato:

  • PELLE: la pelle della borsa dev’essere di un beige chiaro, mielato o addirittura più scuro se è stata già utilizzata. I manici devono avere lo stesso stato di usura della scocca quindi, se la borsa è stata usata ma ha i manici chiari è sicuramente un falso.
  • LOGO: il marchio LV dev’esser riportato al meglio delle possibilità e risultare perfettamente in linea con il Monogram, con il trattino della L più breve della O (questa più rotonda) e con le due T che si sfiorano quasi sempre. Il carattere dev’essere maiuscolo.
  • CUCITURE: le cuciture dei manici devono avere lo stesso numero di punti per lato su ogni lato. I punti devono essere di color giallo ocra chiaro.
  • ELEMENTI IN METALLO: le fibbie, i rivetti e gli anelli devono essere marchiati LV ed essere in oro o in ottone. I falsi solitamente sono soltanto dorati e presentano delle sbavature evidenti.
  • PARTE INTERNA: l’interno della borsa dev’essere foderato in micro-fibra e presentare un colore che può essere rosso, giallo, ghiaccio o tortora.
  • CODICE IDENTIFICATIVO: nella parte interna della borsa ( quasi sempre sotto l’etichetta) dev’esserci un data code alfanumerico che serve per identificare e certificare l’accessorio.

Rigurardo l'ultimo elemento, è in arrivo anche un’interessante novità!

Come spiega valigeriaambrosetti.it:

“ Il codice alfanumerico infatti è lo strumento più indicato per certificare le borse LV originali perché indica il nuovo, l’anno di produzione ed è costituito da due lettere seguite da 4 numeri.”

Ma, poiché sia i numeri che le lettere possono essere comunque replicati come e quando si vuole, l’azienda ha ideato un nuovo modo per bloccare la contraffazione inserendo un microchip nella fodera interna di ogni borsa.

Attenzione!

Non stiamo parlando di una cimice o di un gps per controllare i possessori di borse firmate LV quanto più di una strategia per tracciare luogo e data di produzione e tutte le informazioni relative alla borsa.

Tale microchip può essere letto con un apparecchio apposito utilizzato dai rivenditori autorizzati Louis Vuitton e in caso di furto o smarrimento può rivelarsi utile per riconoscere chi in realtà possiede davvero la borsa.

Intuitivo, non vi pare?

Louis Vuitton: dove acquistare in sicurezza?

Solo 300 filiali monomarca in tutto il mondo e questo vi basta per sapere che non c’è posto più indicato per acquistare il vostro prodotto Louis Vuitton.

Le boutique fisiche e l’e-commerce del sito web dell’azienda sono i posti più sicuri dove comprare l’accessorio di lusso che più vi piace senza aver paura di incorrere in un falso.

Potete scegliere di stare a quello che vi dice il venditore su Ebay o su Subito , ma quando cliccherete su "acquista" nessuno vi potrà dare indietro i soldi spesi per una borsa che sembra fatta di carta.

Nessuno potrà soccorervi se, al momento dell'unpacking, vi ritroverete con una cosa che assomiglia tutto tranne che ad una borsa LV. 

Nessuno verrà a consolarvi se avete sbagliato, perché siete stati voi a scegliere di dare fiducia ad un venditore non autorizzato pur di spendere meno. 

Insomma, se volete una borsa firmata LV e non potete permettervela, cercate di risparmiare qualcosina ogni mese e portare pazienza per il tempo necessario. 

Una borsa di LV è un acquisto importante e di lusso ma ciò non vuol dire che non possiate diventarne possessori!

Il momento dell'acquisto arriverà e potrete sfoggiarla in tutta la sua bellezza e perché no, magari farvi anche invidiare!

Louis Vuitton: la collezione primavera-estate vi piacerà!

La collezione privamera- estate 2022 di Louis Vuitton celebra i 200 anni dalla nascita del suo fondatore reinterpretando un’intera linea di borse e vestiti.

Spiega it.louisvuitton.com:

“ la collezione si concentra sulla filosofia circolare della moda e su come gli abiti si evolvono e si trasformano nel tempo, dando loro una nuova vita con un’identità ed emozioni diverse”

L’attenzione si è rivolta soprattutto alla grand couture, alle rifiniture e ai ricami tipici degli anni ’20 mantenendo sempre una visione avanguardista.

Lo stile degli abiti gioca tutto sulle forme e le dimensioni più strane e sulla multifunzionalità.

Vuoi saperne di più? Ecco il tweet che stavi aspettando:

Ci vediamo al prossimo articolo e se questo ti è particolarmente piaciuto puoi sempre condividerlo e farlo leggere ad altre persone. 

Potrete trovarci sempre nei principali social network e, se lo desiderate, lasciare qualche commento.

A presto!