Prezzo ciliegie alle stelle: perché costano così tanto?

Se ne potrebbero mangiare 100 e ancora non basterebbero. Le ciliegie sono talmente buone da sembrare irrinunciabili, almeno fino a che non si vede il prezzo!

Sempre in coppia di due, belle rotonde, piccole e rosse. Le ciliegie sono uno dei frutti più amati e ricercati con l’arrivo dell’estate ma il prezzo al kg, quest’anno, scoraggia i compratori dall’acquistarle. Tra le ragioni dell’incremento dei prezzi c’è senza dubbio il caro benzina e dell’energie elettrica. Ma sono davvero queste le motivazioni dietro a cifre simili? Sui banconi di Milano, ad esempio, possono raggiungere anche 15, 18 o 20  al kg. Cerchiamo di capire il motivo.

Prezzo ciliegie 2022, un frutto di lusso?

Tra il finire della primavera e l’arrivo dell’estate, la natura ci delizia con un altro frutto prelibato talmente piccolo e dolce da rischiare di essere consumato in quantità esagerate: la ciliegia. Di colore rosso vivo, questo frutto nasce nel mese di maggio e sebbene si somigli nella forma, in realtà ha caratteristiche che lo distinguono in base al sapore e all’impiego nella produzione. Esistono infatti due tipi di ciliegie figlie dell’omonimo albero: quelle da consumare come frutto e quelle che sono destinate a diventare amarene, visciole e marasche grazie alla loro acidità.

Questi frutti vengono raccolti nel momento più significativo della loro maturazione per poi essere commerciati in tutto il mondo, specialmente nel territorio italiano dove esistono talmente tante varietà da avere l’imbarazzo della scelta.

Ciò che interessa di più il consumatore però, non è tanto il gusto e la consistenza quanto più il prezzo di vendita che ha già toccato livelli altissimi ed ha generato non poche polemiche in questo 2022. A esprimersi su tale questione è stata la Coldiretti che da qualche giorno è impegnata nella raccolta delle segnalazioni di produttori e imprenditori alle prese con la campagna cerealicola annuale. Seppur l’annata sia ottima sia per qualità che per quantità di frutti, i prezzi spuntati non sembrano confermare un bilancio altrettanto positivo.

Per avere una fotografia attendibile dell’andamento commerciale è stato necessario prendere come riferimento le vendite e le quotazioni attuali della GDO dove i prezzi sono di poco superiori alle stagioni precedenti.

A giocare un ruolo fondamentale sono anche i rincari dell’energia, della logistica, dei carburanti e degli imballaggi che spaventano le imprese ortofrutticole e influenzano notevolmente l’andamento dei prezzi di vendita del prodotto. Sull’incremento dei costi delle ciliegie si era espresso anche il presidente Savino Muraglia confermando quanto fosse necessario ricostruire una filiera in grado di valorizzare il prodotto con la creazione di un marchio che potesse essere riconosciuto dal consumatore e che lo invogli, di conseguenza, a spendere qualcosa in più.

Il prezzo al kg del tipo veronesi va dai 3 ai 6€,  mentre quello pugliese rimane sulla soglia degli 8€ anche se secondo gli operatori è destinato a scendere a causa dell’aumento della presenza locale.

Le Bigarreau italiane si fermano a 10€ al kg mentre quelle spagnole salgono tra 14 e 16€ al kg. E le Vignola sono ormai un lusso di pochi.

Quanto costa un kg di ciliegie Ferrovia

A generare scalpore nel listino prezzi delle ciliegie italiane è il costo della varietà prodotta dalle aziende ortofrutticole del Sud Italia, tra le quali spicca l’Azienda Agricola Prime di Sammichele di Bari con la rinomata “Ferrovia”. Questo tipo di ciliegia dal sapore dolce e inteso e dalla forma a cuore con peduncolo allungato, sono grandi quasi il doppio rispetto alle altre qualità di ciliegia e sono particolarmente apprezzare in tutto il mondo tanto da essere state denominate “l’oro rosso di Puglia”. Tale appellativo però non si limita solo alla preziosità del frutto quanto più al costo in fase di acquisto, che può addirittura toccare i 18€ al kg nei banchi ortofrutticoli lombardi.

I produttori di questa varietà, dal canto loro non vedono il problema nel prezzo quanto più nell’intero sistema di commercializzazione che crea un’insana competizione con i paesi esteri come la Turchia e la Grecia. I volumi prodotti da queste nazioni sono a dir poco esagerati seppur le pezzature del prodotto siano ridotte ma ciò  incide maggiormente sul fronte dell’offerta. 

Le ciliegie Ferrovia esattamente come quelle estere subiscono un deprezzamento tale da venire destinate ai discount del nord Europa, perdendo il riconoscimento del proprio nome e della provenienza.

Considerando l’andamento del mercato, molti commercianti acquistano dall’estero a discapito della produzione italiana e la maggior parte di coloro che si occupano di “smerciare” le ciliegie locali piuttosto di sentirsi beffata, preferisce guadagnare poco al chilogrammo pur di rimanere nel territorio italiano anche se da qualche parte c’è sempre chi vende il loro prodotto a prezzi impensabili.

Perché non conviene comprare la frutta al supermercato?

Si pensa sempre che comprate frutta e verdura al supermercato sia più conveniente e comodo che acquistarla dal fruttivendolo, eppure esistono degli ottimi motivi per cui non farlo potrebbe giovare al consumatore.

Sebbene i negozi come Coop, Aldi, Famila ed Esselunga dispongano di un vasto assortimento di prodotti ortofrutticoli in realtà, il prezzo stabilito nelle etichette è più alto rispetto a quello richiesto dal mercato.

Per fare un esempio, solo 300g di ciliegie all’Esselunga possono costare 2,85€ mentre  in un normale banco all’aperto con 5€ si può portarne a casa un kg e poco più. In secondo luogo, i supermercati comprando grandi quantità di prodotti a prezzi stracciati e ai fornitori vengono imposti prezzi sottocosto per fare offerte – civetta, rimettendoci sempre.

In più, non è detto che il prodotto acquistato sia di stagione e nemmeno che sia così buono come sembra visto che nella maggior parte dei casi viene trattato con sostanze chimiche e presentano difetti e ammaccature che influiscono sull’acquisto.

Diversamente, al mercato o al negozio sotto casa lo smercio è costante e nel magazzino i prodotti non vanno oltre i due o i tre giorni. La scelta del proprietario è personalizzata e la catena del freddo, seppur limitata, offre sempre frutta e verdura di ottima qualità.

Scioccante e immorale è l’uso degli imballaggi nei supermercati per la frutta come le mele, le banane e le ciliegie spesso contenute in vaschette di plastica o polistirolo che influiscono ulteriormente sul prezzo di vendita.

Tutte cose alla quali non si presta attenzione ma che si dovrebbero iniziare a considerare, soprattutto ora che ci si sta abituando sempre di più a comprare tutto attraverso la grande distribuzione.

I supermercati, i centri commerciali, gli e-commerce mettono in seria difficoltà la fascia sociale dei commercianti privati che non solo si fanno il mazzo per garantire al proprio cliente un’offerta curata giorno per giorno ma si prestano a qualsiasi trattativa pur di vendere la propria merce a buon prezzo. Il negozio di quartiere, rispetto al supermercato moderno e super accessoriato è un po’ come un piazza dove si possono incontrare persone che si conoscono, scambiare due parole con il proprietario e aiutare la sua realtà a sopravvivere.

Quali sono le ciliegie più buone in Italia

Le ciliegie Ferrovia sono solo una delle tante tipologie apprezzate dai consumatori italiani, grazie alla dolcezza della loro polpa rosata e alla grandezza del frutto.

Tra le più rinomate vengono ricordate senza dubbio:

  • la Mora di Cazzano (VR): varietà caratterizzata da una tonalità di rosso tendente allo scuro, polpa croccante e dolce perfetta per essere utilizzata nei dolci
  • il Durone nero dell’Anella (BO): buccia rosso brillante, polpa soda e consistenza elevata è una delle ultime a maturare (mese di giugno) ed è perfetta per la preparazione di marmellate
  • il Durone nero di Vignola (Emilia Romagna): dimensioni molto grandi, polpa carnosa e buccia rosso scuro viene raccolta a giugno e si può gustare a fine pasto o in una merenda veloce
  • la Ciliegia dell’Etna (Sicilia): coltivata nel territorio del noto vulcano, ha dimensioni medio – grandi e una polpa compatta non troppo dolce
  • la Ciliegia del Monte (Campania): colore che varia dal rosso al rosato, polpa di colore giallo
  • la Ciliegia Marostica (Veneto): la prima in Italia ad aver ottenuto il marchio IGP, forma rotonda e polpa zuccherina perfetta per la preparazione di salice di accompagnamento ai piatti di carne
  • la Bella di Pistoia (Toscana): la più bella per forma e colore, polpa croccante e molto saporita

Come si può notare, ce n’è per tutti i gusti e in ogni sua varietà, la ciliegia è sempre un buon frutto da gustare grazie alle sue proprietà depurative e disintossicanti, oltre che diuretiche.

Leggi anche: Il gelato più costoso in Italia? Il prezzo vi stupirà!

Perché mangiare le ciliegie fa bene

Le ciliegie sono un frutto molto piccolo ma ricco di proprietà benefiche e valori nutrizionali e pertanto, possono essere consigliate anche a chi soffre di diabete.

Mediamente più caloriche rispetto agli altri frutti, queste meraviglie tonde e dolci hanno un contenuto di zuccheri non troppo alto e questo le rende un cibo particolarmente adatto per tutti coloro che seguono particolari regimi alimentari.

Sono ricche di diversi minerali come il magnesio, il potassio, la vitamina C e il rame, anche se questo in misura moderata.

Oltre a questi valori nutritivi, le ciliegie contengono elevate quantità di alcuni carotenoidi, polifenoli e antocianine che le rendono un frutto ricco di antiossidanti e anti – infiammatori.

Non a caso, le ciliegie sono utili a chi soffre di patologie cardiovascolari e problemi d’artrite.

Essendo composte prevalentemente da acqua, sono frutti idratanti e diuretici in grado di migliorare la funzionalità dei reni e la bellezza della pelle.

Il consumo giornaliero consigliato non supera le due porzioni al giorno per evitare che si evidenzino problemi intestinali o mal di pancia forti anche nei più piccoli.

Una volta presa in considerazione quest’accortezza non c’è ragione che possa fermare gli appassionati di questo frutto ad assaggiarlo quando più lo si desideri, magari all’ombra di un bell’albero in un giorno particolarmente caldo d’estate. 

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