La casa di Raffaella Carrà è in vendita: quanto costa?

A quasi un anno dalla sua morte, la casa della meravigliosa Raffaella è in vendita e in moltissimi sono curiosi di sapere il prezzo d'acquisto: ecco quanto costa.

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A quasi un anno dalla sua morte, la casa della meravigliosa Raffaella Carrà è stata messa in vendita. Di questo prezioso immobile si sa solo la composizione, ma tutto fa pensare che il prezzo sia da capogiro ed eccovi spiegato perché.

Dove si trova la casa di Raffaella Carrà e quanto costa?

Secondo recenti notizie, l’annuncio della vendita della casa di Raffaella Carrà è apparso in uno dei più rinomati siti immobiliari di Roma: il Remax.

Il famoso appartamento della showgirl dal caschetto biondo fa parte di un condominio di lusso situato in via Nemea al n°21, nell’esclusivo quartiere Vigna Clara soprannominato anche “l’Hollywood della Capitale”, nei pressi di Roma nord.  

Questa zona è celebre per essere abitata da moltissimi personaggi della televisione italiana e in una delle palazzine che compongo il comprensorio viveva anche lo storico compagno di lei: Gianni Boncompagni.

L’abitazione si sviluppa su una superficie di ben 490 mq e occupa, quindi, tutto il piano della palazzina. L’ambiente è diviso in:

  • 9 camere da letto ( 3 per gli ospiti)

  • 9 bagni

  • un salone di rappresentanza + diversi salotti più piccoli

  • una luminosa sala da pranzo

  • un’ampia cucina

  • una piscina

  • una sala trucco

  • una palestra

  • diversi balconi e terrazzi coperti da piante rampicanti

È composto da 3 accessi indipendenti e un ascensore interno che conduce a una stanza adibita a uso stireria e lavanderia.

La camera da letto principale è praticamente una suite di lusso, caratterizzata dalla presenza di un bagno con vasca idromassaggio e sauna. Le pareti, come anche i mobili, sono tutte dipinte di varie tonalità di rosa pastello ed enormi specchi riempiono l’intera parete di fondo.

La celebre sala della tv dove l’artista amava rivedersi nei suoi successi è enorme e presenta addirittura un proiettore.

L’arredamento scelto è interamente anni ’80 abbellito da mobili in legno chiaro, tantissimi tessuti delle più svariate fantasie e pareti rivestite di carta da parati.

Il riscaldamento della casa è centralizzato ed alimentato a GPL, mentre il climatizzatore è autonomo. Ovviamente, per ragioni di sicurezza è presente anche un bell’impianto di allarme.

Tutte queste peculiarità e comodità fanno pensare che il prezzo della casa possa essere sicuramente elevato, ma ciò che fa la differenza è anche il prestigio del complesso e del quartiere in cui la casa è situata.

Secondo le stime dei prezzi medi degli immobili residenziali dell’area:

Logicamente questi sono parametri ipotetici e il valore finale è molto lontano dalla nostra immaginazione considerando chi ha abitato la casa e la storia che l’ha caratterizzata, due fattori che possono soltanto contribuire ad aumentare il valore d’acquisto.

Com'è morta Raffaella Carrà?

La scomparsa di Raffaella Carrà ha segnato profondamente l’animo di tutte quelle persone, celebri e facenti parte del pubblico insieme, che l’hanno sempre seguita in tv e l’hanno amata per la grande donna che era.

Della sua malattia non si è mai saputo niente prima della dolorosa notizia legata alla sua morte, il 5 luglio 2021 all’età di 78 anni.

Ad esprimere due parole in merito era stato solo Sergio Japino, che le era stato accanto durante gli utili istanti ed ha riportato come avesse affrontato il dolore senza mai perdere la forza e il suo sorriso.

La sua innata vitalità e il suo esplosivo buonumore l’avevano aiutata a non portare il malessere al di fuori delle mura di casa anche se, dopo pochi giorni dal dramma, diverse voci hanno ipotizzato quali siano state le cause che ce l’hanno portata via.

Una fra queste, quella del dottor Giovanni Mangiaracina dell’Università La Sapienza di Roma che aveva collegato il tutto ad un problema di genetica collegato alla comparsa di un carcinoma polmonare.

Lo stesso brutto male che aveva portato via anche la madre Iris a 63 anni. Ciò nonostante, Raffaella Carrà aveva capito che le cose non sarebbero migliorate ed ha messo apposto tutte le sue cose prima di salutarci per sempre.

Il giorno del funerale, tenutosi  presso la chiesa di Santa Maria Ara Coeli (affacciata al Campidoglio), presenziava una marea di fiori gialli tutt’intorno ad una bara di legno grezzo, semplice e sobria, e un’urna per contenere le sue ceneri.

Tutte le persone a lei care e i fan hanno potuto rivolge l’ultima preghiera, portando con loro il ricordo di una delle star la cui musica ha capovolto il panorama televisivo italiano e l’ha resa, difatto, immortale.

Raffaella Carrà: chi era davvero e perché era tanto amata?

Per capire chi era Raffaella Carrà e in che modo avesse conquistato i propri fan è giusto (e doveroso) partire dall’inizio.

Nata a Bologna nel 1943, Raffaella era figlia di Raffaele Pelloni ( possessore di un’azienda agricola) e di Iris dell’Utro, infine sorella di Enzo Pelloni tragicamente deceduto in un incidente stradale.

La sua infanzia non è stata delle migliori, almeno dal punto di vista privato, perché il matrimonio dei suoi genitori durò appena due anni.

Alla prematura età di 8 anni infatti lascia il paese d’origine per proseguire i suoi studi a Roma, presso l’Accademia Nazionale di Danza dove rimane fino ai 14 anni.

Successivamente, decide di frequentare il Centro sperimentale di cinematografia della capitale per avere una visione a tutto tondo del mondo della televisione.

Dopo aver ottenuto piccole parti in diversi film di Mario Bonnard, Florestano Vancini e Leopoldo Trieste, Raffaella continua imperterrita a sognare il grande schermo ottenendo così grande soddisfazione e successo per tutti gli anni a venire.

Ed è forse proprio questa determinazione che la porta a diventare non solo una cantante e una ballerina eccezionale, ma anche una conduttrice televisiva di prim’ordine.

Non è un caso, infatti, che fosse definita dai più “la regina della televisione italiana”, simbolo di eleganza, bellezza e spontaneità senza pari.

Ciò che la rendeva unica era proprio questo amore che aveva per sé stessa e il coraggio che la spingeva ad osare senza mai risultare volgare o banale.

In anni in cui tante cose non trovavano soluzione nella legge e nella giustizia, Raffaella era un faro di speranza e al tempo stesso, di opposizione.

Era riuscita a contribuire all’alfabetizzazione di un popolo ancora poco istruito, imprigionato in convenzioni sociali e religiose e lo ha condotto verso la modernità con gentilezza e premura.

Raffaella è stata un’icona della televisione ma, ancor più, il simbolo di quello che è giusto nel mondo.

Quali sono stati i suoi più grandi successi?

Lavorativamente parlando, Raffaella Carrà è stata un mix di energia e passione talmente forte da influenzare anche chi le stava accanto.

La sua carriera cinematografia ha avuto inizio negli anni ’50 dove, per la prima volta, è avvenuto il suo battesimo del fuoco.

Dopo aver conseguito il diploma al Centro sperimentale di cinematografia, sostiene un provino per un piccolo ruolo nel film “La Ciociara” ( con Sophia Loren) di Vittorio de Sica, ma non viene accettata perché troppo matura rispetto alla parte che doveva interpretare.

Il vero successo arriva negli anni ’70 quando nello spettacolo “Io, Agata e tu” da vita ad un nuovo modo di esibirsi, un nuovo stile di fare la showgirl.

Nello stesso anno decide di cambiare cognome in Carrà, prendendo suggerimento del regista Dante Guardamagna, appassionato dei pittori Raffaello Sanzio e Carlo Carrà.

Nell’autunno dello stesso anno si posiziona al fianco di Corrado in "Canzonissima", dove dà scandalo mostrando l’ombelico scoperto.

Sebbene questo gesto fu polemizzato e criticato all’inverosimile, è vero anche che divenne simbolo dell’emancipazione femminile.

Raffaella decise di mostrare l’ombelico per piacere alla sua persona e non per piacere agli uomini o provocare in loro qualche sconveniente desiderio. Il suo corpo e la sua bellezza appartenevano a lei e solo lei poteva farne l’uso che riteneva appropriato.

Un altro momento televisivo che le procurò qualche ferita ma che poi si rivelò perfetto per far salire l’indice di gradimento degli ascolti, fu il famoso tuca tuca, ovvero il balletto proposto a “Canzonissima” nel 1971.

Troppo provocatorio e troppo audace in un primo istante, ma se poi riproposto a fianco del grande Alberto Sordi allora non ci sono censure che tengano.

Tre anni più tardi Raffaella si lancia alla presentazione di “ Milleluci” a fianco di Mina e prende parte alla terza edizione di “Canzonissima”, nella quale duetta con Topo Gigio nel brano Strapazzami di coccole.

Ne 1981 conduce “Millemilioni”, il primo programma di cooperazione televisiva internazionale mentre nel 1983 viene invitata ad esibirsi come ospite al Festival di Sanremo.

Dal 1983 al 1985 presenta “Pronto, Raffaella?” che diventa il primissimo programma del mezzogiorno della Rai e l’afferma come conduttrice e intrattenitrice.

Dal 1986 al 1987 conduce, insieme a Corrado "Domenica in" mentre verso la fine del 1995 torna in Rai con “Carramba! Che sorpresa.” E… tutto il resto è storia, anche nel panorama della musica!

Raffaella Carrà: perchè non ha vuto figli e chi sono i suoi eredi?

Nella vita privata Raffaella Carrà ha conosciuto due grandi amori: Gianni Boncompagni e Sergio Japino ma non ha mai deciso di sposarsi né di avere un figlio tutto suo.

In molti si sono chiesti il perché, fino a quando, in una delle sue ultime interviste ha aperto il cuore e parlato con onestà. La decisione di non avere figli suoi non è stata legata ad un egoistico desiderio di vivere la vita a suo piacimento, né tantomeno al fatto che i bambini non le piacessero.

Semplicemente, ha convenuto che mettere al mondo un figlio che non avrebbe potuto accudire per bene, non fosse giusto e non fosse per lei.

In gioventù era molto impegnata con il lavoro, non aveva molto tempo e doveva sposarti di continuo ad orari impensabili. Un ritmo di vita che poteva abbinarsi a lei, ma non ad un figlio piccolo.

Quando poi si è decisa ad averne, non ne ha avuto fisicamente la possibilità e ha sempre accudito i figli del fratello deceduto come se fossero suoi, facendoli poi diventare eredi di tutte le sue fortune.

Eccovi una delle più belle interviste in :