Siviglia, ecco cosa vedere in 3 giorni, come arrivare e prezzi

Siviglia è una città ricca di storia e le attrazioni turistiche sono molte! Ecco perché bisogna capire cosa vedere se disponiamo solo di 3 giorni.

Siviglia, patria del flamenco e della corsa dei tori nonché luogo incantevole che abbraccia storia e cultura dell’Andalusia. Certamente meno impegnativa di Barcellona o Madrid, ma comunque una delle città più belle da visitare in territorio spagnolo.

Ecco quando andarci e quali attrazioni vedere in pochi giorni di vacanza.

Cosa vedere a Siviglia in 3 giorni?

Siviglia è una meta andalusa che ha molto da offrire ai suoi visitatori e poiché ricca di storia, cultura e divertimento, si presta benissimo per qualunque il motivo spinga milioni e milioni di turisti di tutte le età a sceglierla come destinazione per le vacanze.

Essendo una città abbastanza contenuta e ben organizzata, non chiede per forza che le si dedichi intere settimane per poter apprezzare la bellezza e la tipicità dei suoi luoghi d’interesse.

Tutte le attrazioni di maggior rilievo infatti, si concentrano in punti relativamente vicini fra loro e pertanto, bastano pochi giorni per poterla godere a 360°.

Secondo la maggior parte delle agenzie,  un ipotetico itinerario di 3 giorni può essere sufficiente per poterla visitare senza dover correre come pazzi.

Una volta arrivati all’Aeroporto San Pablo, la prima cosa da fare è dirigersi in centro città, lasciare le valigie in hotel e  iniziare a capire come muoversi e come concentrare le energie.

Del resto si sa: tre giorni passano davvero in un batter d’occhio quando ci si trova in giro per il mondo.

È per questo motivo che serve sempre avere una mappa con sé, in modo tale da segnare un percorso che sia ottimale e che faccia risparmiare ore preziose.

Per comprendere le origini e la storia di questa città, le cose da vedere durante il primo giorno di permanenza sono senza dubbio:

  • il Barrio de Santa Cruz
  • la Catedral (ingresso 26€) e il campanile della Giralda 
  • la Torre del Oro: torre militare al cui interno si trova il Museo Navale (ingresso 3€) con tutti gli strumenti e i documenti testimonianti la potenza spagnola durante gli anni delle Grandi Scoperte.
  • la Plaza de Toros de la Maestranza: la più antica arena per corride della Spagna che può contenere fino a 12.000 spettatori durante la Feria de Abril. Al suo interno è possibile visitare anche il Museo Taurino (ingresso 8€) che mette in mostra cimeli, documenti e poster dell’arte spagnola più controversa e discussa del mondo.

Nel pomeriggio invece, ci si può dedicare a una passeggiata rigenerante al Parque de Maria Luisa, il polmone verde della città che si trova a pochi passi dal centro e quindi, vicinissimo all’imponente Piazza di Spagna.

Il palazzo ricurvo costruito per l’Esposizione Iberoamericana del 1929 abbraccia una grandissima fontana, ma ciò che rende davvero unica quest’area spaziosa sono gli stemmi delle 48 città spagnole realizzati in mosaico di ceramica colorata e i 4 ponti che scavalcano il canale (rappresentanti i 4 regni di Spagna).

Durante il secondo giorno è possibile visitare altre attrazioni senza doversi spostare troppo dal centro, ossia:

  • il Real Alcàzar (ingresso 18,80€): uno dei palazzi più antichi d’Europa ancora in uso dalla famiglia reale spagnola.
  • il quartiere di Triana: il quartiere dei marinai e dei ceramisti in cui è possibile scorgere i negozi e le antiche insegne rigorosamente fatte a mano.
  • il Mercado de Triana: dove si possono assaggiare e comprare i prodotti tipici della città

Nell’ultimo giorno, invece, si può approfittare di un po’ di relax salendo su una delle mini crociere del fiume Guadalquivir ( biglietto 15€) e durante questa traversata è possibile ammirare le grotte della Cartuja (dove Cristoforo Colombo pianificò e studiò il viaggio verso le Americhe) o fermarsi al Parco di Donana, un ecosistema incredibile dove convivono 4 differenti ambienti naturali abitati da fauna rara e selvaggia.

Cosa vedere in 4 giorni?

Tre giorni volano come il vento e spesso, per paura di non riuscire a vedere le attrazioni più interessanti, chi può opta per l’ulteriore prolungamento del viaggio.

Oltre ai luoghi già visti nei primi 3 giorni, per chi desidera allungare la permanenza di un giorno in più è possibile visitare altri posti assolutamente unici nel loro genere, ovvero:

  • l’Antica Fabbrica di Tabacco
  • l’Archivio delle Indie
  •  la Basilica de la Macarena
  • il Palacio de Las Duenas
  • il Museo delle arti e dei costumi popolari (ingresso 1,50€)
  • la Piazza della Reincarnazione: per ammirare il Metropol Parasol, ossia una struttura avanguardista costruita nel 2011 in legno, per proteggere la piazza sottostante dai raggi del sole.

Spostandosi al di fuori della città, alcuni siti importanti da visitare sono:

  • El Rocio: un piccolo villaggio della provincia di Huelva con un bianchissimo santuario, meta di pellegrinaggio durante la domenica di Pentecoste per venerare la Paloma Bianca.
  • la Playa de Rompeculos: situata a poca distanza da El Rocio, questa spiaggia dorata si affaccia sull’immensità dell’Oceano Atlantico dal quale si può godere del tramonto.

Decisamente diverso da quest’ultimo luogo ma altrettanto particolare da vedere è il Rio Tinto, ovvero un posto unico, con rocce di un arancione intenso e acque rosso sangue che creano un contrasto meraviglioso con il cielo e il verde che lo circonda.

Ma la vera attrazione turistica in questa zona del fiume è l’antica ferrovia mineraria e il trenino d’epoca che per 12 km lascia al visitatore il tempo di ammirare questo paesaggio decisamente atipico.

Cosa vedere in un week end?

Poiché moltissimi turisti visitano Siviglia in toccata e fuga, è necessario capire come concentrare tutte queste attrazioni nella durata di un week end.

Immancabili sono sicuramente la Cattedrale e la Giralda, come anche la Plaza de Espana, la Alcazar, la Torre del Oro e il quartiere di Triana.

Durante il secondo giorno invece, ci si può dedicare a qualche attività rilassante come il già citato giro turistico sul fiume Guadalquivir oppure fermarsi a bere un aperitivo sulle terrazze panoramiche che offrono una visione più ampia della città.

Se percorrere le distanze a piedi risulta faticoso o troppo lento in termini idi tempistica, si può sempre scegliere di noleggiare una bici o un kayak che non solo accorciano i tempi di percorrenza da un luogo all’altro ma consentono di vedere gli scorci più nascosti e pittorici delle strade secondarie.

Cosa fare durante la sera?

La Spagna è conosciuta per la sua mondanità, per il calore che i suoi cittadini sanno trasmettere e per essere uno dei Paesi maggiormente dediti alla tradizione e al divertimento.

Non è un caso quindi, che anche in una città come Siviglia ci si imbatta in spettacoli e feste, soprattutto durante la sera.

Per i turisti più giovani e per coloro che amano entrare nel vivo della cultura andalusa, una delle attività più interessanti da fare è prenotare un tavolo per vedere lo spettacolo di flamenco.

Questa forma di vita e quest’arte che raccoglie in sé dolore, passione e desiderio viene riproposta nei locali del Barrio de Santa Cruz, anche se il quartiere più noto per questo tipo di ballo è quello di El Arenal.

Il costo dello show parte da 43€ per un’ora e un quarto di danza, ma in alcuni posti come la Casa de la Memoria e il Tablao Flamenco Los Gallos l’esibizione si allunga di altri 15 minuti e il costo scende intorno ai 30€.

Se non si vuole pagare il biglietto, allora i locali come la Carboneria e il Lola de los Reyes Tablao Flamenco fanno proprio al caso vostro.

Qual è il periodo migliore per visitare Siviglia?

Sebbene sembri che l’estate sia il periodo migliore per visitare una città attiva e pulsante come Siviglia, in realtà la primavera e l’autunno sono le stagioni ideali per passeggiare per le vie della città senza dover subire la calura e il picchiettare continuo dei raggi del sole.

Nei mesi estivi infatti, la città diventa un forno e i termometri raggiungono con facilità i 40°C per poi non scendere mai oltre i 20°C.

La massima registrata negli ultimi anni arriva a 36°C e le piogge sono un evento davvero molto raro, perciò occorre munirsi di ventola e cappello di paglia per non rischiare di svenire per strada. 

Come arrivare e come muoversi in città?

Moltissimi turisti prediligono il mezzo di trasporto privato per potersi spostare in totale autonomia durante le vacanze, ma il modo più facile e veloce per poter raggiungere Siviglia è ovviamente l’aereo.

L’aeroporto San Pablo dista solo 10 km dal centro e vanta diversi voli interni e internazionali.

Alcuni però preferiscono prendere l’aereo e atterrare comunque a Madrid o a Barcellona, scegliendo di raggiungere la città in treno o in autobus.

Una volta arrivati in centro possibile usufruire dei trasporti urbani come la metropolitana, il tram e il sistema ciclabile.

Gli autobus sono gestiti da una rete di trasporto chiamata TUSSAM e il punto di raccordo avviene in due stazioni principali: la Plaza de Armas e la Prado de San Sebastian.

Il costo di un biglietto singolo si aggira intorno a 1,60€ mentre per la metropolitana (che ha 4 fermate) varia a seconda degli “scali” e si aggira intorno a 1,35€ e 1,80€.

Cosa mangiare a Siviglia?

Impossibile girare tutta la città senza mai fermarsi a sbeccare qualcosa, magari qualche pietanza tipica che non sia troppo calorica ma che racchiuda tutto il sapore dell’Andalusia.

Tra i piatti più famosi rientrano:

  • la tostadas: pane tostato condito con olio o burro, con aggiunta di jamon serrano o pomodoro tagliato a pezzettini.
  • i churros y chocolate: frittelle a bastoncino ricoperte di zucchero da intingere nella cioccolata calda.
  • los huevos a la flamenca: uovo fritto condito con salsa di pomodoro e chorizo.
  • il gazpacho: zuppa fredda fatta con pomodoro, cetriolo, olio e aglio insaporita con paprika, sale e aceto.
  • las patatas bravas: patate tagliate in modo grossolano servite con salsa di pomodoro o aioli.
  • el rabo de toro: coda di toro servita con patate.
  • il solomillo: filetto di maiale con patatas bravas
  • la tortillas de camarones: frittate di gamberetti servite come tapas o come pietanza vera e propria.

Per finire, un buon dolce tipico come il tocino de cielo non può assolutamente mancare.

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