Uniswap ora funge da infrastruttura critica per la finanza decentralizzata, consentendo a sviluppatori, trader e fornitori di liquidità di partecipare a un mercato finanziario solido e sicuro. Oggi (dice il team) siamo entusiasti di presentare una panoramica di Uniswap v3. Stiamo puntando a un lancio della mainnet L1 Ethereum il 5 maggio, con una distribuzione L2 su Optimism. Cerchiamo di capire insieme tutti i dettagli!

Sul tema scottante delle criptovalute da dichiarare nel riquadro RW risponde Carolina Casolo di Fiscozen, dicendo che risulta necessario, ai fini della sopracitata trasparenza bancaria, compilare sempre questa sezione nel proprio modello dei redditi anche in caso di possesso di una sola criptovaluta o parte irrisoria di essa. In questo caso si tratterebbe però di una sola dichiarazione ai fini di trasparenza bancaria e monitoraggio fiscale.

La questione della regolamentazione delle criptovalute, in verità, può leggersi sotto un duplice fenomeno: quello relativo all’assenza di una giurisdizione terza che possa autorizzare dall’alto tutti gli usi correlati alla gestione dei cripto asset; e quella, opposta, legata alla eventuale presenza di una regolamentazione che, se presente, andrebbe ad incarnare una morsa costrittiva alla futura adozione delle criptovalute in generale.

Se dovessimo sintetizzare i cambiamenti delle quattro criptovalute che si sono contraddistinte negli ultimi 100 giorni e non solo, potremmo iniziare da ciò che è accaduto a Bitcoin, ad Ethereum, a Uniswap, a Dogecoin. Questi dati mostrano a chiare lettere due performance più caute e stabili, riguardanti le “capitane crittografate” Ethereum e Bitcoin, con un +35 dollari e un +86 dollari rispettivamente, e due performance non indifferenti: Uniswap e Dogecoin.

Stando a quanto è possibile visionare su aave.com Ethereum sembra essere minacciata dalla crescente fiducia a Polygon e da altre applicazioni DeFi più efficienti. La piattaforma mostra che l’applicazione AAVE, un protocollo open source, ha un Market Size di oltre 9 miliardi di dollari su Ethereum e quasi 3 miliardi di dollari su Polygon.

La svolta è già iniziata, ma per l’effettiva applicazione di Taproot bisognerà lavorare per i prossimi tre mesi. Si stima che entro Dicembre 2021, la criptovaluta madre subirà una sterzata che la cambierà per sempre. Ecco tutti i dettagli! Cominciamo col dire che Taproot elimina del tutto la necessità di rivelare informazioni personali o altri dati importanti, generalmente contenuti negli script completi.

L’intento di questo contenuto è quello di aiutare chi si trova alle prime armi e desidera addentrarsi nel settore delle criptovalute. Abbiamo, pertanto, deciso di creare una guida che offra degli spunti di riflessione e che metta a punto alcuni elementi cardine. Il nostro obiettivo, in questo articolo, è dunque quello di “insegnare” ad identificare la migliore criptovaluta emergente e selezionarla in base ai criteri che definiremo durante la trattazione.

Qualcuno avrà già sentito parlare del termine “staking”, qualcun altro invece lo considera un concetto astratto e poco praticabile in concreto. Per una chiarezza a vantaggio di tutti, possiamo ricordare che per Staking s’intende la semplice detenzione di fondi in un portafoglio di criptovaluta, al fine di supportare la sicurezza e le operazioni di una rete blockchain.

Il punto di vista dei trader, in relazione al contesto Altcoin, è piuttosto diviso. Qualcuno sostiene che siamo già entrati nel bel mezzo della stagione delle Altcoin, altri che ritengono debba ancora presentarsi in tutto il suo splendore. Generalmente, l’opinione di un trader esperto non sopraggiunge mai a sentimento, ma è fondata su metriche e indicatori capaci di tradurre dati certi su cui fondare un’opinione.

A sentir parlare di percentuali di tassazione sembrerebbe quasi che detenere Bitcoin e altre criptovalute, piuttosto che ottenere profitti attraverso gli investimenti finanziari, non è poi così conveniente. Eppure, com’è noto, le percentuali di ritorno che si possono incassare sono davvero elevate, come dicono le news degli ultimi anni. Con questa affermazione non vogliamo di certo invogliare nessuno ad alcun investimento, ma semplicemente riflettere sulla questione fiscale.

Prima di concentrarci sul potenziale del Digital Marketing, è il caso di conoscere la famiglia intera della materia, compreso il suo significato. Se il marketing digitale è un ramo del Marketing puramente inteso, quest’ultimo viene definito dall’American Market Association come quel complesso di set e processi volti a creare valore al fine di comunicarlo ai consumatori.