Marketing: campagna top per conquistare tutta la famiglia!

Stai per progettare una campagna marketing per famiglia e non sai come fare? Qui solo nozioni ufficiali. Leggi tutto per scoprire come fare.

Da sempre, la famiglia nel marketing influenza la società. Viene usata come simbolo attrattivo ed è stato analizzato che funziona ancora. Ti starai chiedendo come mai, dato che anche tu hai notato la figura della famiglia nelle campagne marketing e negli spot pubblicitari. 

Sappiamo per certo che la società si riflette nei discorsi sociali. Questo concetto è uno di quelli! Il target che hai in mente è tutta la famiglia? Per conquistarla, si dovrà sviluppare una campagna marketing strategica ad hoc. Ricordiamo che i testi sono segni e che questi sono stimoli importanti nel marketing per i consumatori. 

Non solo si riflettono ma si immedesimano in ciò che vedono. Le campagne marketing con la famiglia hanno da sempre fatto la storia. La pubblicità, in accordo con gli altri discorsi sociali, come la politica, mette in scena un simbolo familiare che cambia di generazione in generazione. 

La famiglia, pur in evoluzione, è un concetto sempre al centro fin dalle origini dei mass media. Oggi, riportata in digitale, funziona ancora. La famiglia e il marketing stanno mutando nel tempo. 

Per progettare una campagna marketing top e convertire la famiglia, è necessario conoscere la base della semiotica, della comunicazione, della pubblicità e soprattutto vedremo vari esempi geniali trasmessi e ripercorreremo concetti fondamentali per poter creare una campagna per la famiglia.

Quello che scoprirai in questo articolo non sempre viene approfondito sul web se non sui libri universitari. Di seguito, andremo ad approfondire il concetto di famiglia nel marketing, il perché viene usato e da chi, le potenzialità e come fare una campagna top per conquistare la famiglia intera.

Perché la famiglia nel marketing?

L’immagine stereotipata della famiglia è mutata nel tempo costantemente. Fin dal principio, le campagne marketing riprodotte in televisione hanno un fine economico ma si rivedono anche nei discorsi sociali. Le campagne marketing con la famiglia di successo producono un significato. 

Difatti, il messaggio di questo tipo di spot riflette i cambiamenti delle norme sociali e ha lo scopo di regolare un’accettabilità nei comportamenti delle persone. 

È stato analizzato che i consumatori, nel momento in cui fanno una decisione, e scelgono di comprare un prodotto o un servizio che hanno visto da una campagna marketing funzionale sulla famiglia, piuttosto che un altro, vengono influenzati da concetti già familiari e da scene già viste nella vita quotidiana di tutti i giorni. Per cui, il simbolo funziona alla grande per scopi di marketing. 

Ecco perché, fin dai tempi del boom dell’industria televisiva pubblicitaria, ancora oggi, con il boom del digitale, si possono convincere i consumatori, con tecniche e tattiche di comunicazione e semiotica e strategie con al centro la famiglia. 

Facciamo un passo indietro, cos’è la famiglia nel marketing? Simbolo universale, elemento centrale in ogni società e in ogni paese del mondo. Si tratta di un punto di riferimento. La famiglia tradizionale dei tempi dei mass media è in crisi, il digitale da spazio all’inclusività e il concetto si sta diversificando. 

Funzionerà per sempre, poiché deriva da un significato biologico e psicologico e culturale ben più profondo. Viene usata per convincere il target ad acquistare quel prodotto o servizio piuttosto che quello di un concorrente. 

Si, perché entra sin da subito nella mente di chiunque, una scena d’amore e di famiglia. Incrementa i profitti, è vero, ma serve anche per aumentare la reputazione. La famiglia è un modello sociologico da seguire e qualsiasi tipo di cambiamento di riflette nei discorsi sociali.

La famiglia nel marketing: dalle origini all’evoluzione

La storia della famiglia nel marketing per scopri commerciali risale alla seconda rivoluzione industriale. Si tratta del periodo boom dei metodi di comunicazione e dell’industria pubblicitaria e televisiva.

Le campagne marketing per un target di massa hanno un raggio d’azione esteso, e nel corso della storia, sempre più spot sono diventati popolari mettendo a fuoco il simbolo della famiglia. 

Vi ricordate la famosa pubblicità della famiglia felice di Mulino Bianco? Nessuno può dimenticarla: è da li che il marchio ha convertito gli spettatori in clienti. Un passaggio epocale è avvenuto negli anni Settanta e ottanta, in cui, arriva il modello di famiglia eterosessuale

Da ricordare che negli anni 50 si passa alla famiglia moderna, divorziata o con un solo genitore o senza figli o semplicemente con animali. Per non parlare degli spot pubblicitari americani che rappresentavano uomini lavoratori e casalinghe. Oggi non si notano più queste scene. 

Cosa è cambiato? I discorsi sociali? Negli anni 30 ci fu la crisi economica. Come hanno reagito le campagne marketing con la famiglia? Annunciato l’arrivo dei nonni nelle scene di marketing e le donne sono entrate nel mondo del lavoro

Di conseguenza, anche nelle campagne marketing si è potuto inserire questi simboli cambiati nel tempo. Tante sono le evoluzioni degli stereotipi nella famiglia all’interno delle campagne marketing nel corso della storia. Uno stereotipo è una rappresentazione espressa nella mente dell’immaginario collettivo sociale. 

Tra i vari stereotipi di famiglia attuati nelle campagne marketing nel tempo, notiamo quella tradizionale, la donna madre, la famiglia moderna dove la donna lavora, il cibo e la pasta come simbolo familiare italiano (famiglia protagonista negli spot). 

Definite convenzionale (comunemente accettate) e anticonvenzionale (esempio famiglia omossessuale) in periodi diversi. 

Da chi è stata usata la famiglia nel marketing

La casa, insieme alla famiglia, sono protagoniste di ogni campagna marketing rivolta alla famiglia. La prima è il luogo dei desideri. Ricordate la tipica famiglia felice che mangia i biscotti intorno alla tavola di casa? Mulino Bianco, esatto. 

È stata usata anche da Coca Cola, Knorr, Star, Ferrero, Ikea, Barilla, Fiat e Capitan Findus. Gli esempi più attuali di leve psicologiche familiari nel marketing digitale sono: Disney con i nuovi modelli anticonvenzionali e Napisan

Per non dimenticare Star (Star in famiglia) e soprattutto una campagna marketing attuale del 2021 riferita al gran ragù con la scarpetta Star in cui il protagonista è un bambino della famiglia. La famiglia nel marketing è stata usata come simbolo nelle campagne da tantissimi altri marchi famosi, popolari e anche di nicchia. 

Le potenzialità della famiglia nel marketing

Gli stereotipi creano delle aspettative e allo stesso tempo idee realistiche anche diverse dalla realtà. Gli advertising e le campagne marketing trasmesse in onda in diversi canali esistenti, risaltano il simbolo familiare, cambiando stereotipi nel tempo. 

Viene rappresentata in base al tipo di società in cui viene proposta e considera sempre il periodo storico e il contesto. Per avere successo, deve tenere a mente i valori sociali del target a cui è riferita la campagna marketing. Le famiglie tradizionali oggi non vengono più riprese poiché si è dato spazio all’inclusività. 

La potenzialità di questo simbolo è ancora attuale. Hai sicuramente visto anche tu almeno una volta una famiglia nelle campagne di marketing. La potenzialità primaria è il fatto che la società si rispecchia nei discorsi sociali, come le campagne marketing. 

Per cui, è quest’ultima che detta le regole, poiché, le persone a cui è rivolta si identificano e si rispecchiano guardando all’immaginario collettivo e alla massa. Le norme sociali e quelle pubblicitarie vanno a pari passo, rispecchiandosi l’una con l’altra.

Come fare una campagna marketing top per convertire la famiglia

In Italia e nel mondo, la famiglia nel marketing è un concetto delicato da studiare poiché è un simbolo che afferma i valori sociali. 

Il consumatore viene manipolato dalla scena familiare che visualizza e si immedesima, con il fine di acquistare quel prodotto piuttosto che un altro per il semplice fatto che è già familiare nella sua mente e immedesimandosi pensa di poter usufruire di quel prodotto o servizio per tutta la famiglia. 

Il cibo è sempre presente in uno momento insieme alla famiglia. Ripercorrere le stesse scene abituali, quotidiane, è il successo di ogni campagna marketing top fino ad ora. Il cibo lega tutti intorno a una tavola ancora oggi? Dopo la pandemia assolutamente sì! 

Qualsiasi prodotto, con la famiglia al centro, fa un grande effetto. Solo ed esclusivamente se la strategia di marketing viene progettata con le dovute regole da seguire. 

Ai tempi dei mass media e dell’industria televisiva pubblicitaria, funzionava tantissimo ma anche nel digitale è possibile ripercorrere le stesse strategie. Per creare una campagna marketing top e convertire la famiglia, ossia il target in questione, entra in gioco la comunicazione persuasiva e la semiotica. 

A questo bisogna aggiungere un testo, che sia un’immagine o un video, in cui appare il concetto in linea con le aspettative e i valori del target e soprattutto individuando i comportamenti quotidiani di questi ultimi.

Concretamente, per raggiungere la finalità, la campagna marketing dovrà intervenire su diversi piani, come quello persuasivo personale e psicologico sociale. 

La rappresentazione di mogli, mariti, figli, madri e padri è il focus del testo e del messaggio da trasmettere. Solo un esempio pratico di come è stata progettata una campagna marketing con la famiglia di un brand famoso può dare degli spunti per crearne una personalizzata top e convertire il target. 

Lo spot 2022 più recente è Scavolini con “Insieme siamo casa”. Mette in scena un luogo fondamentale in cui custodire e costruire progetti di vita familiare. Cosa è stato fatto? Storytelling, il racconto di tante storie: amore che nasce, che cresce, quello che si consolida. Dove? 

All’interno della casa dove si potrebbe pensare di accogliere poi una nuova famiglia. Notiamo che entra in gioco l’emozione condividendo momenti di vita quotidiana.

L’arredamento può rafforzare il legame famigliare, ecco cosa si analizza anche. Il tono è emozionale e riprende le collezioni d’arredamento per guardare al futuro. Il claim di conclusione? Siamo diventati casa insieme e se tornassi indietro ti sceglierei di nuovo”.

Carmela Maggio
Carmela Maggio
Seo Copywriter e Graphic Designer, classe 1996.Di origine lucana, laureata in Disegno Industriale, indirizzo Design della Comunicazione, tesi sulla progettazione di UI e UX, presso l'Università degli Studi G. d'Annunzio” di Pescara. Dopo la laurea
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