Digital Marketing: 6 esempi pratici di guerrilla marketing!

Guerrilla marketing, ovvero quella branca della pubblicità che punta sull'effetto sorpresa e sullo shock value per attrarre i clienti. Scopri come!

Il guerrilla marketing è una strategia non tradizionale che tipicamente coinvolge tattiche a basso costo e inusuali per raggiungere un determinato pubblico. Si basa su effetto sorpresa e shock value, e ottiene molti più risultati in termini di engagement rispetto alle strategie convenzionali. 

In questo articolo, forniremo una visione completa di delle strategie di guerrilla marketing, le modalità più comuni e qualche consiglio su come integrarle nella strategia!

Cos’è il guerrilla marketing nel digital marketing? 

Il guerrilla marketing si riferisce a tecniche di marketing a basso costo ed estremamente creative che le aziende utilizzano per incrementare la brand awareness nei potenziali clienti. Le componenti principali sono la sorpresa e lo shock value per attirare l’attenzione del pubblico. 

Ci sono tantissime ragioni per cui un’azienda vorrebbe usare il guerrilla marketing. Ad esempio, le piccole e medie imprese potrebbero non avere i fondi necessari per creare delle campagne di marketing troppo costose. 

Inoltre, se una campagna di guerrilla marketing ha successo nel sorprendere i potenziali clienti e dare una prima impressione memorabile, questi ultimi potrebbero essere più portati a parlarne con i loro conoscenti. Il che va a creare una campagna organica che richiede uno sforzo e un investimento minimo. 

Tipi ed esempi di guerrilla marketing nel digital marketing e nella pubblicità offline

Ci sono tantissimi diversi tipi di tecniche di guerrilla marketing da utilizzare, e ciascuna di esse richiede pensiero creativo e innovatività. Ecco alcuni esempi. 

1. Ambient marketing

L’ambient marketing coinvolge l’ambiente urbano andando a piazzare pubblicità su oggetti di uso comune. Il che non significa utilizzare i cartelloni pubblicitari, ma sfruttare le cose più inusuali per catturare l’attenzione delle persone, che non si aspettano di vedere qualcosa di simile. 

Le tendenze nel guerrilla marketing potrebbero includere il piazzare una versione sfalsata – più grande o più piccola – di un oggetto di uso comune, così che le persone cambino la loro prospettiva verso di esso. 

In ambito digitale, l’ambient marketing può tradursi in un post inusuale su un gruppo Facebook da parte di un brand ambassador, la cui peculiarità andrà ad incuriosire gli utenti! 

2. Ambush marketing

Questo tipo di marketing lavora per associazione. Ad esempio, un’azienda potrebbe utilizzare un evento – più o meno grande – a suo vantaggio, andando a incorporare riferimenti all’evento stesso nelle sue pubblicità. L’obiettivo è quello di creare un’associazione tra l’evento e il brand nella mente del consumatore. 

L’ambush marketing può anche coinvolgere una compagnia che va a sfruttare direttamente la campagna di un’altra azienda. Ad esempio, se un brand ha lanciato una nuova campagna di marketing tramite cartelloni pubblicitari, un competitor potrebbe affiancarne uno direttamente a risposta del messaggio originale. 

Il che andrebbe a spostare l’attenzione da un’azienda all’altra. 

In ambito marketing digitale, l’ambush marketing potrebbe significare il ricondividere un post di un competitor e ironizzare sul contenuto. Un esempio calzante ed estremamente divertente è il beef tra Wendy’s e Burger King! 

3. Grassroots marketing

Tramite questo tipo di marketing, un’azienda mira a creare una connessione profonda e duratura con un pubblico target. Invece di puntare a raggiungere più persone possibile con una campagna, questo dipo di pubblicità va a coinvolgere una nicchia di mercato specifica. 

Il che è anche definito come marketing di nicchia, ovvero raggiungere un pubblico ben delineato partecipando a eventi rilevanti per il target. Si può tradurre anche nell’insediarsi gradualmente in spazi dove il pubblico target si incontra – siano essi online o offline – offrendo loro omaggi e campioni. 

Ad esempio, un autore debuttante potrebbe offrire i primi capitoli del proprio link a un gruppo Facebook che si occupa di recensire libri di autori indipendenti. In questo modo, il vantaggio è duplice: acquisire un feedback di potenziali clienti e – se tutto va bene – vendere il libro. 

4. Street marketing

Lo street marketing avviene quando un’azienda utilizza uno spazio pubblico in maniera non convenzionale per portare attenzione al proprio brand. Sebbene possa essere confuso con l’ambient marketing, lo street marketing utilizza solo un complemento urbano: la strada. 

Tipicamente, lo street marketing va a generare più interazioni dirette con i consumatori rispetto a qualsiasi tipo di guerrilla marketing. Ad esempio, un’azienda potrebbe impiegare dei promoter che distribuiscono volantini e parlano dell’azienda con passanti interessati. 

Il che potrebbe coinvolgere anche altri tipi di attività più strutturate, come banchetti promozionali, performance, piccoli eventi o personalizzazione di un angolo di strada con i colori del brand. 

Ad esempio, un’agenzia di marketing potrebbe promuovere le sue attività andando ad assumere personale che distribuisca volantini, si vesta da mascotte o si posizioni a un’angolo della strada con un cartello che punta nella direzione della sede. 

5. Astroturfing

Strategia di marketing controversa e piuttosto rischiosa, l’astroturfing sfrutta recensioni e raccomandazioni false. Il che significa che invece di basarsi su feeback veritieri di clienti soddisfatti, brand ambassador finti vengono pagati per promuovere i prodotti o i servizi di un’azienda fingendo di non esserlo. 

I marketer più attenti tendono a sconsigliare l’utilizzo di questa tecnica, perché se scoperto potrebbe inficiare in maniera consistente sulla reputazione di un brand, andando a minarne l’autenticità in maniera irreversibile. 

Ecco perchè consiglio sempre di puntare su recensioni e feedback genuini dei clienti, come spiego in questo articolo su come ottenere più recensioni positive! 

Come utilizzare il guerrilla marketing nel digital marketing e in quello offline

1. Puntare sull’effetto sorpresa 

Una delle tattiche più importanti del guerrilla marketing – nonché la ragione per cui è così efficace – è l’effetto sorpresa. La differenza tra una campagna pubblicitaria normale, che sfrutta magari un cartellone pubbliciario e l’installazione di un cono gelato gigantesco in una piazza metropolitana è l’effetto sorpresa. 

Per crearlo, dovrai pensare a modi originali e creativi, perché i consumatori non si faranno sorprendere da ciò che conoscono già. Una volta ottenuto l’effetto sperato, avrai catturato l’attenzione del pubblico che ti interessa e avrai fatto una prima impressione memorabile! 

2. Fai le tue ricerche

Sebbene il guerrilla marketing possa sembrare qualcosa di impulsivo e spontaneo, dovrai svolgere prima di tutto una serie di ricerche di mercato, e pianificare la tua campagna pubblicitaria al millimetro. 

Sebbene questo tipo di campagne non richiedano un budget consistente, esso dovrà essere compensato dalla creatività di chi le sviluppa, insieme ad una conoscenza approfondita dell’impatto psicologico e della percezione del cliente rispetto ad una determinata azione. 

3. Coinvolgi il pubblico

Il guerrilla marketing si pone l’obiettivo di attrarre e divertire i consumatori in modo da creare un’esperienza memorabile e positiva da associare al brand. Uno dei modi migliori per attirare l’attenzione del tuo pubblico e di coinvolgerli in prima persona. 

Che tu chieda a un consumatore di partecipare a un trucco di magia, posare per una foto davanti a un’installazione particolare, essi si ricorderanno molto di più del tuo brand, perché è l’azione è il tassello più importante per rendere memorabile un’esperienza. 

4. Sii attento alle esigenze dei tuoi clienti 

Per far sì che la tua strategia di marketing funzioni, il tuo pubblico dovrà interagire con le tue campagne in maniera spontanea. Non dovrebbero sentirsi pressati nel partecipare o a comprare un prodotto, perché magari lo faranno – per imbarazzo – ma non torneranno mai più da te. 

Il che significa che dovrai essere in grado di “leggere la stanza” e conoscere le esigenze del tuo pubblico nell’approcciarlo. Il rispetto delle boundaries è una componente principale per far sì che il tuo brand non faccia una brutta impressione. 

Naturalmente, nel ricercare e approfondire il tuo pubblico, potrai anche verificare se sono già state svolte campagne di guerrilla marketing nel tuo settore, vedere come hanno performato e prendere ispirazione da quelle di successo – senza copiare naturalmente. 

I migliori esempi di guerrilla marketing – non solo digital marketing – che hanno funzionato

Per darti un’ulteriore spunto di come implementare la tua prossima strategia di guerrilla marketing, ti esporremo degli esempi pratici già sperimentati da altre aziende:

  • Coca cola, con la sua Happiness Machine, ovvero quello che sembrava un normalissimo distributore di bibite che però – se utilizzato – dispensava molte più lattine di Coca Cola, mazzi di fiori, panini e addirittura pizze surgelate! Ecco il video del canale ufficiale di Coca Cola!
  • Nike invece – prendendo spunto dal suo spirito attivo e ribelle – ha impedito per un giorno l’accesso alle scale mobili di un centro commerciale in America con un nastro brandizzato riportante la scritta “Pensa alla salute: fai le scale!”. 
  • McDonalds ha invece dipinto sulle strisce pedonali di una celebre strada di New York l’immagine di un happy meal, così che fosse impossibile per le persone non notarla e farsi venire voglia di uno spuntino sfizioso! 

Le conclusioni sul guerrilla marketing nel digital marketing e in quello offline

Le strategie di guerrilla marketing non sono adatte a tutti i brand. Alcuni archetipi non ne permettono l’implementazione, perché al suo core il guerrilla marketing ha lo scherzo e la semplicità. 

Il vantaggio di una campagna di questo tipo è sicuramente il costo ridotto: mandare qualcuno a fare volantinaggio per una giornata potrebbe costarti anche solo una cinquantina di euro, e creare un cartonato che rappresenta un elemento chiave del tuo brand da mettere all’angolo di una strada è ancora più semplice. 

Tuttavia, bisogna fare attenzione a diversi aspetti critici. Prima di tutto, evitare l’astroturfing, perché ultimamente un cliente ha molte più possibilità di verificare la genuinità di un feedback finto e le voci corrono in fretta a quel punto. 

In secondo luogo, bisogna sempre ricordarsi di rispettare lo spazio pubblico su cui opera una strategia di guerrilla marketing e soprattutto le persone a cui sono rivolte le strategie. Un esempio di guerrilla marketing fallito miseramente fu quello di Vespa. 

Qualche anno fa, il celebre produttore di scooter ha basato la propria campagna sul pagare alcuni attori per interagire con i clienti in diversi pub sparsi per il mondo. L’idea era quella di flirtare con gli avventori, lasciare il proprio numero di telefono e fingere un impegno improvviso. 

Il problema è che il numero di telefono era quello di un concessionario Vespa, e non della bella ragazza o del bel ragazzo con cui si era parlato tutta la sera, nella speranza di poter avviare una relazione. Il risultato è stato catastrofico, neanche a dirlo. 

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
765FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate