E-commerce: 5 modi per attrarre la Generazione Z!

La Generazione Z sta diventando una delle fasce di consumatori più redditizia. Scopri come attrarli verso il tuo e-commerce con una strategia ad-hoc!

Sebbene molti Zoomers – i nati dopo il 1995 – stiano entrando solo recentemente nel mercato del lavoro o siano ancora coinvolti in percorsi di studio, è stato già possibile raccogliere dati sulle loro abitudini di spesa: la nuova generazione compra e spende soldi in maniera differente rispetto ai suoi predecessori.

Se i millennials e le generazioni precedenti mostravano una maggiore lealtà verso marchi specifici, la Generazione Z è più interessata a comprare prodotti che costino poco e funzionino bene. Ma questo li rende anche estremamente più impulsivi. 

In questo articolo esporremo le tecniche e le strategie più efficaci per rivolgersi alla nuova generazione, partendo dai dati raccolti sulle sue abitudini di spesa. 

E-commerce: le abitudini di spesa della Generazione Z

La Generazione Z rappresenta per adesso solo il 5% del totale dei consumatori a livello mondiale, ma questo numero è destinato a crescere considerevolmente entro il 2030, quindi è bene farsi trovare preparati. 

Partiamo dal presupposto che tutti i consumatori hanno ridotto significativamente le loro spese non essenziali a causa della pandemia, ma la Generazione Z si dimostra quella più “spendacciona” immediatamente dopo il periodo emergenziale

E fa tanto, tantissimo shopping online. 

Secondo una ricerca di 5WPR, associazione di consumatori statunitense, la Generazione Z spende in media 43 minuti in più sui negozi online rispetto al periodo precedente alla pandemia. Le ragioni principali sono due: 

  • Il 77% degli intervistati afferma che lo shopping online gli permette di scoprire prodotti innovativi da compagnie che altrimenti non avrebbero trovato
  • Il 72% afferma di trovare più confortevole l’ambiente online raggiungibile comodamente da casa rispetto ad affollati centri commerciali e vie dello shopping

Un altro dato molto interessante per coloro che volessero rivolgersi alla Generazione Z è che la maggior parte di loro utilizza YouTube come primo Social Network. è qui che essi spendono la maggior parte del loro tempo sui social, ed è qui che trovano i prodotti che vogliono acquistare. Seguono poi Instagram, Snapchat e Tiktok. 

Il rapporto suggerisce anche che gli Zoomers preferiscono acquistare prodotti da aziende di cui condividono i valori. Lo studio ha infatti evidenziato che in molti boicottano aziende che espongono un orientamento diverso dal loro, e nel contempo preferiscono acquistare da aziende che espongono il proprio orientamento politico e sociale, a patto che si allinei col loro. 

Il metodo più efficace per raggiungere la Generazione Z potrebbe quindi essere l’Influencer Marketing, dato il peso che viene dato al personaggio che promuove un prodotto: l’11% indica gli influencer come prima fonte credibile per l’acquisto di prodotti. 

Tutto questo può essere utile per modulare una buona strategia di marketing, ma cosa bisogna davvero vendere agli Zoomer per avere successo? 

Secondo i dati raccolti nel 2021, la nuova generazione prioritizza la tecnologia e la salute fisica e mentale, al contrario dei millennials che spendono maggiormente in viaggi, esperienze, casalinghi e mobili. 

Sempre basandosi sullo studio condotto da 5WPR, gli Zoomers preferiscono acquistare dalle piccole imprese rispetto ai grandi marchi, cercando sconti ed opzioni di rateizzazione dei prodotti. 

E-commerce: elettronica e tecnologia

La Generazione Z è più portata a spendere quando si tratta di tecnologia per l’intrattenimento, come ad esempio i videogiochi. Uno studio del 2019 ha rilevato che due terzi della popolazione maschile Gen Z affermano che il gioco è addirittura una “componente fondamentale” di ciò che sono.

Tuttavia, i videogiochi non sono la sola forma di intrattenimento elettronico da offrire a questa fetta di mercato: l’importante è concentrarsi sul vendere qualcosa di divertente o che possa aiutare a migliorare la vita di tutti i giorni. 

É bene però tenere a mente che, per investire in prodotti costosi, uno Zoomer dovrà sentirsi convinto al 100%. È incredibilmente importante per i marchi che si rivolgono alla Generazione Z creare contenuti che dimostrino:

  • Perchè c’è bisogno di uno specifico prodotto 
  • Come il prodotto sia un antidoto alla noia o risulti indispensabile per far fronte alla quotidianità
  • Perchè il prodotto è meglio di quello precedente

E-commerce: prodotti scontati

L’80% dei giovani intervistati nel rapporto di 5WPR afferma che preferisce aspettare che un articolo venga messo in saldo piuttosto che comperarlo a prezzo pieno. 

Perché la Gen Z è così coscienziosa riguardo alle proprie abitudini di spesa? La ricerca suggerisce che questo comportamento sia una netta conseguenza al periodo storico in cui sono cresciuti, e le difficoltà finanziarie a cui hanno assistito. 

Mentre i millennial sono cresciuti in tempi finanziari più stabili, la maggior parte dei primi ricordi della Generazione Z ha avuto luogo durante la terribile crisi del 2008. Gran parte di questa generazione è cresciuta in famiglie con un budget ridotto o ha assistito al crollo economico del loro nucleo familiare

Nel frattempo, un’ampia percentuale di millennial, così come quelli di altre fasce d’età, sono in grado di ricordare i tempi in cui la l’economia era ancora in espansione. 

Organizzazioni tra cui il Pew Research Center affermano che queste epoche hanno plasmato psicologicamente il modo in cui ogni generazione pensa in modo diverso riguardo al denaro.  

Molte ricerche mostrano che per convincere la Generazione Z a investire in un prodotto o servizio, l’offerta deve essere decisamente allettante per poterne giustificare l’acquisto.

Nel caso in cui uno Zoomers avesse estrema necessità di spendere una considerevole somma di denaro in un prodotto, l’opzione preferita rimane sempre il “compra oggi, paga domani“.

Se stai facendo marketing rivolto alla Generazione Z, considera la possibilità di chiedere a influencer popolari o clienti giovani di parlare del tuo prodotto sui social media.

Una recensione autentica del prodotto non solo creerà un senso di fiducia nel marchio, ma mostrerà anche al pubblico della Generazione Z che il prodotto è popolare e viene utilizzato dalle persone che seguono.

Da lì, un membro della Gen Z potrebbe ricercare o acquistare un prodotto semplicemente perché è più popolare o ha recensioni migliori rispetto a un’alternativa più economica.

E-commerce: salute fisica e mentale

Nel 2019, un sondaggio ha rilevato che la Gen Z era più interessata alla salute mentale e fisica rispetto alle generazioni precedenti. La salute e il benessere mentale sono la seconda categoria per cui la Generazione Z spende, secondo il rapporto sui consumatori 2021 di 5WPR menzionato in precedenza.

In effetti, questa fascie d’età sembra essere leader nella costruzione del movimento per il benessere negli ultimi anni, che promuove la consapevolezza sulla salute mentale, l’approvvigionamento alimentare etico e altri problemi di benessere correlati.

Ad esempio, è più probabile che i Gen Z utilizzino rimedi naturali rispetto ai farmaci tradizionali, sette punti in più rispetto ai Millennial. Hanno anche meno probabilità di mangiare fast food.

L’articolo evidenzia anche come la Generazione Z investa anche di più (5% per l’esattezza) nel benessere rispetto ai Millennial, un dato che si riflette nel Rapporto 2021 sulla cultura dei consumatori di 5WPR.

E-commerce: piccole imprese

Da gennaio 2020, la spesa verso le piccole imprese è aumentata di oltre il 260% da parte della Generazione Z, l’80% in più rispetto ai Millennials.

Questa consapevolezza probabilmente deriva in parte dalla recente pandemia, poiché molte piccole imprese hanno lottato per sopravvivere, e la nuova generazione ha compreso la necessità di investire su chi ne ha davvero bisogno. 

In un sondaggio del giugno 2021 condotto da Sendinblue e CITE Research, il 46% dei consumatori della Gen Z ha affermato di aver acquistato di più da piccole imprese rispetto a prima della pandemia.

La maggior parte è stata guidata dalla capacità di queste piccole ditte nel costruire un forte legame tra i consumatori e contribuire all’economia locale.

Un’altra rivelazione interessante è che i consumatori sono più disposti a condividere i propri dati con le piccole imprese, in cambio di sconti e offerte

Questa è un’ottima notizia per le piccole imprese che stanno cercando di capire come raggiungere i consumatori della Gen Z. È un invito a essere più trasparenti sull’attività e a non aver paura di mostrare cosa succede dietro le quinte.

E-commerce: formazione

Un’altra componente chiave delle abitudini di spesa della Generazione Z è la formazione. Se i millennial sono una delle fasce d’età più istruite, la Generazione Z è sulla buona strada per rubare il primato. 

Nel 2020, il Pew Research Center ha riferito che molti più membri della Generazione Z si iscrivono all’università rispetto alle generazioni precedenti, ed è anche più probabile che abbiano almeno un genitore con un’istruzione universitaria.

Questo porta a risvolti interessanti per le aziende che vendono prodotti relativi alla scuola ed alla formazione, ma oltre all’acquisto di forniture, è probabile che la Generazione Z investirà anche in corsi o programmi educativi

In definitiva, molti ricercatori ritengono che l’interesse della Gen Z per il mondo accademico sia radicato nel loro bisogno di stabilità finanziaria. Molti nella fascia di età credono che una buona istruzione porterà a un buon impiego. 

In qualità di marketer, è importante tenere a mente gli obiettivi di budget e di istruzione della Generazione Z. Questa generazione vuole imparare cose nuove, sta risparmiando per l’università e dà la priorità agli investimenti che miglioreranno il proprio futuro

Bisognerà convincerli che vale la pena acquistare un prodotto, anche se stanno risparmiando per l’università o per il master. In sede di creazione delle promozioni per i prodotti, è bene considerare  in che modo il prodotto potrebbe aiutare o avvantaggiare le esperienze di qualcuno che pianifica per studenti universitari o giovani professionisti.

Oltre a creare contenuti che collegano direttamente un prodotto a interessi professionali o accademici, vale la pena anche investire sulla creazione di corsi di formazioni su una specifica industria o servizio

Dopo aver visualizzato i contenuti didattici, il pubblico potrebbe voler saperne di più sul prodotto e sviluppare un più forte senso di fiducia per il marchio. In seguito, se sono interessati all’acquisto di un prodotto correlato al settore del marchio, potrebbero considerare prima il marchio che ha fornito loro valore aggiunto. 

E-commerce: modulare il marketing sulla Generazione Z

Sulla base della ricerca sopra menzionata, è meno probabile che la Generazione Z si dedichi a prodotti o marchi frivoli e poco utili sul lungo periodo. 

A lungo termine, la tendenza dei consumatori a mettere il valore di un prodotto al primo posto dovrebbe innescare un flusso di coscienza che si concentri sull valore aggiunto di un prodotto verso un consumatore. 

Sebbene la Generazione Z possa sembrare più attenta al budget, ciò non significa che non spenda. In effetti, molti dei potenziali clienti più frugali continueranno ad acquistare, investire o concedersi il lusso delle offerte di un brand quando appaiono convenienti, li aiutano a risolvere problemi quotidiani o forniranno un’esperienza positiva e memorabile.

In definitiva la chiave è concentrarsi sull’esperienza del cliente e puntare molto sulle recensioni positive lasciate da clienti soddisfatti. In questo interessante video Raffaele Gaito spiega la psicologia di uno Zoomer e come impostare una strategia di marketing per coinvolgerlo:

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
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