Rottura Meta e Siae, quali sono effetti e conseguenze? Ecco i dettagli

Il mancato rinnovo del contratto tra Meta e Siae ha determinato il blocco di moltissimi brani musicali. Ma come funziona e quali sono le conseguenze?

Gli effetti del mancato rinnovo del contratto tra Meta e Siae hanno già iniziato a farsi sentire con migliaia di video, storie e feed “silenziati”. A fare le spese di questa decisione non sono però soltanto Meta e Siae ma anche utenti e creators, seppur in maniera differente.

Ecco allora quali sono conseguenze ed effetti della rottura tra Meta e la Siae.

Meta e Siae, quali sono gli effetti e le conseguenze della rottura

Lo scorso 16 marzo un portavoce di Meta ha annunciato che il rinnovo del contratto tra la società di Zuckerberg e la Siae non avrebbe avuto luogo.

Il contratto era in realtà già scaduto il primo gennaio 2023 ma Meta aveva continuato ad utilizzare i brani Siae nella fase di negoziazione del nuovo accordo. Fino a quando, lo scorso 16 marzo, è stata resa pubblica la notizia relativa al suo mancato raggiungimento.

Il nostro, è l’unico di 150 paesi a non essere riuscito a raggiungere un accordo con la società di Zuckerberg, come sottolineato dallo stesso portavoce.

Le conseguenze della decisione presa da Meta non sono di poco conto e coinvolgono non solo gli utenti ma anche diversi operatori del settore nonché, ovviamente, le due parti in causa.

Vediamo più nel dettaglio quali sono conseguenze ed effetti della rottura Meta – Siae.

I contraccolpi del mancato accordo tra Meta e Siae

La Siae perde un importantissimo canale di distribuzione, ossia quello rappresentato dai social. I social infatti fungono spessissimo da cassa di risonanza non solo per aprire la strada a nuove hit ma anche “resuscitandone” di vecchie.

Come non citare il caso di “povero gabbiano“, canzone del neomelodico Gianni Celeste che dopo quasi 34 anni dalla pubblicazione è divenuta virale grazie ai video su TikTok.

Peggiora poi in maniera forte e decisa l’esperienza lato utente che si ritrova a vedere storie e video spesso e volentieri “silenziate”.

E, infine, come non citare le nuove professioni digitali quali quelle di content creator ed influncer. Il problema qui non sorge tanto per il fatto di non poter inserire determinati brani italiani quanto per il fatto che i contenuti realizzati tempo fa con quei brani ora interdetti, sono fruibili solo senza audio.

Insomma, una vera ecatombe social.

Come avviene il blocco su Facebook ed Instagram dopo la rottura Meta – Siae

“Questa canzone non è al momento disponibile”. Una frase che accompagna sempre più spesso storie, feed e reels dei social Meta, “costringendo al silenzio” moltissimi contenuti.

Che la musica sia parte integrata nei social, sia lato utente che lato creator, è un fatto certo. Ma adesso tutti i brani, tracce e canzoni sotto l’egida della Siae sono bloccate su Instagram e Facebook.

Il che pare stia causando non pochi problemi a Meta anche da un punto di vista gestionale: Meta faticherebbe infatti a separare in maniera rapida ed efficiente i brani SIAE (e quindi non utilizzabili) dai brani non SIAE e quindi utilizzabili.

Silenziati, paradossalmente, anche i brani scritti da Mogol, presidente della stessa Siae (che si era scagliato contro Meta alla comunicazione della notizia).

Il blocco avviene in maniera differente a seconda che si tratti di Ig oppure di Fb. Su Facebook infatti i contenuti verranno bloccati, con la possibilità di poterli ricaricare in un secondo momento. Mentre su Instagram verrà silenziata la traccia audio “bannata” in quanto facente parte dell’archivio Siae ma rimarrà la possibilità di sostituire la traccia con un’altra.

Riassumendo: su Facebook il contenuto viene bloccato mentre su Instagram silenziato.

Non è difficile immaginare quanto, da questa controversia, a trarne profitto potrebbe essere un altro social. Stiamo parlando di TikTok che, visti anche i recenti provvedimenti di divieto di utilizzo presi da diversi Paesi, potrebbe forse tirare un po’ fiato.

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