Google AdSense: 15 motivi per cui non stai facendo soldi!

Hai un blog ed hai attivato GoogleAdSense per monetizzarlo, però non stai guadagnando quanto di aspettavi? Ecco 15 possibili motivi!

Un account su Google AdSense è relativamente facile da creare, ma gestirlo è tutto un altro discorso. Ci sono diverse variabili da tenere in considerazione, e spesso – se non gestito bene – un account su questa piattaforma potrebbe essere più uno spreco di tempo che altro. 

Per chi non ne fosse a conoscenza, Google AdSense è un servizio messo a disposizione da Google rivolto ai proprietari di blog e siti web. Esso è utile a monetizzare il proprio blog o sito, ma dispone di un set di regole precise e specifiche per essere approvati ed utilizzarlo. 

Una volta che Google AdSense approva un candidato, è abbastanza facile cominciare e ospitare pubblicità sul proprio sito web. Utilizzare AdSense non richiede un particolare expertise o conoscenze tecniche. 

Inoltre, i guadagni possono diventare davvero succosi, se si utilizza il servizio nel modo giusto. Tuttavia, alcuni furbetti credono di poterla fare franca con dei trucchetti, e finiscono per essere completamente bannati dal servizio. 

Altri invece non impiegano tempo e risorse ad ottimizzare la propria presenza su Google AdSense, sperimentando una partenza straordinaria per poi veder nettamente calare i loro profitti tramite la piattaforma. 

Alcuni errori sono comuni, ed è proprio di questi che parleremo: ecco 15 degli errori più commessi dai proprietari di blog e siti web nell’utilizzare Google AdSense, e come risolverli in men che non si dica. Continua a leggere! 

1. Non condurre A/B testing su Google AdSense

Il successo di una pubblicità su AdSense sta tutto nel testarla e vedere se funziona. Un utente deve sperimentare con diversi tipi di ads e provare su canali differenti per capire il miglior piazzamento per la propria pubblicità. 

Inoltre, il testing dovrebbe essere un processo continuo, e non solo implementato una tantum. La sperimentazione è la chiave per il successo, quindi un utente dovrà continuare a condurre test con i più disparati tipi di pubblicità per vedere quale funziona meglio. 

I test potrebbero includere la sperimentazione con diversi schemi di colore, immagini, tipi, formati e dimensioni, e i dati raccolti dovrebbero poi essere analizzati per capire quale sia la strategia vincente. Se non si fa così, si sta improvvisando. 

Creare un rapporto ben elaborato sui test, e implementare campagne basate sui dati generati genera un buon risultato. Per coloro che fossero nuovi su AdSense è possibile utilizzare la funziona Auto Ads, che è di supporto proprio in questa task. 

Dopodichè, una volta si avrà acquisita familiarità con la piattaforma e le sue funzioni, sarà possibile sperimentare in autonomia per capire in maniera più precisa quali campagne implementare più spesso e con che frequenza. 

2. Non seguire le linee guida di Google AdSense

Come già menzionato in precedenza, le regole di Google AdSense sono rigide e vanno seguite al millimetro. È sempre raccomandabile per un nuovo utente leggere attentamente i termini e le condizioni di AdSense così da non commettere errori di questo tipo. 

Nel caso in cui rimanessero ancora dubbi, è d’uopo scrivere direttamente un e-mail al supporto di Google, o visitare i forum dedicati per vedere se esiste già una sezione di FAQ dedicata a una specifica domanda creata da altri utenti o professionisti. 

3. Alterazione del codice di Google AdSense

È assolutamente sconsigliato giocare con i codici predefiniti di AdSense. Google mette molto in chiaro questo punto all’interno dei suoi termini e condizioni. Inoltre, è controproducente da un punto di vista dell’efficienza. 

Non importa quanto ci reputiamo bravi e capaci con la programmazione e i codici, è sempre meglio lasciare il codice così come Google ce l’ha fornito. Questo perché una modifica va ad impattare direttamente sulle operazioni di targeting e conversioni per coloro che vogliono promuovere la propria pubblicità. 

Inoltre, le ads devono tassamente essere titolate “Annuncio” o “Link Sponsorizzato”. Qualsiasi altro tipo di heading andrà a inficiare con le potenzialità di guadagno su Google AdSense, e renderà inutile tutto il lavoro svolto.

4. Creazione di più account su Adsense

AdSense permette agli utenti di operare su diversi siti web utilizzando un singolo account. Quindi, nel caso in cui tu disponessi di più di un sito web, potrai gestire la presenza AdSense di ciascuno di essi utilizzando un solo account.

Google ha sviluppato questa funzione per assicurarsi che gli utenti ricevano i pagamenti sotto un unico nome, così da non creare confusione con la fatturazione ed evitare le truffe. Quindi, è sempre meglio seguire questa politica ed evitare di possedere più account.

Nel caso in cui il tuo account non dovesse funzionare, non farti tentare dal crearne un altro: contatta subito Google e abbi pazienza di aspettare una risposta, anche se dovesse tardare.

5. Invio di e-mail contenenti ads di Google AdSense

Google reputa contro i termini di servizio la pratica di inviare un’e-mail contenente un codice pubblicitario AdSense. Nel caso in cui Google dovesse scoprire che ciò succede, potresti addirittura rischiare di incorrere in una terminazione dell’account e in un ban di tutti i siti.

Questo tipo di politica è stata creata per evitare lo spamming di pubblicità via mail. 

6. Cliccare sulle proprie pubblicità Google AdSense

Cliccare sulle tue pubblicità è un’attività che va contro i termini di servizio di Google AdSense. L’algoritmo di Google è creato per scovare le attività illecite su internet, quindi non pensare che non verrai beccato. 

Tuttavia, Google capisce che un utente potrebbe cliccare sulla propria pubblicità per sbaglio, quindi non vengono prese azioni immediate. Quando succede, tuttavia è sempre meglio avvisare il supporto di Google così che esso possa scalare l’attività dal proprio contatore. 

7. Collaborazione con aziende illecite nell’uso di Google AdSense

Il traffico generato con i bot viene reputato invalido ed è una degli illeciti più gravi che puoi commettere nell’utilizzare Google AdSense. Questo perché si tratta – sostanzialmente e letteralmente – di furto di denaro. 

Google utilizza l’intelligenza artificiale per identificare traffico reputato “non umano”, e l’algoritmo è capace di scovare anche i furbetti più attenti. Se Google riscontrerà troppe attività sospette, potrebbe decurtare una percentuale di guadagni e – se l’illecito viene ripetuto più volte – terminare l’account definitivamente con tutte le conseguenze. 

8. Troppe pubblicità Google AdSense sul tuo sito web

Idealmente, Google AdSense chiede ai propri utenti di non piazzare più di tre pubblicità su una singola pagina web. Tuttavia, è risaputo che in molti ignorano il suggerimento, ed arrivano a piazzarne anche più di cinque nella speranza di guadagnare di più. 

Questo tipo di attività impatta direttamente sulla user experience, e va a danneggiare il “fill rate” sulla pagina web. Per questo motivo, AdSense potrebbe arrivare a decurtare in parte – o totalmente – i guadagni su una pagina web che contiene troppe ads. 

9. Aggiunta di ads che inficiano sulla user experience con Google AdSense

Quante volte siamo entrati su un sito web, solo per uscire immediatamente perché il tempo di caricamento era troppo lungo, a causa delle pubblicità? Succede molto più spesso di quanto si pensi, e la questione è che un utente non sta neanche guadagnando. 

Non si tratta solo del numero di unità pubblicitarie, ma anche il posto dove esse vengono piazzate è importante nell’utilizzare Google AdSense. Se andrai a piazzare tre o più unità sopra a un contenuto, non dando spazio all’informazione che l’utente stava cercando, questo danneggerà la user experience.

Il risultato sarà che l’utente inizierà a utilizzare un AdBlocker, e quindi le opportunità di guadagno sfumeranno in un batter d’occhio. 

10. Utilizzo di contenuti soggetti a copyright su Google Adsense 

Il contenuto originale viene sempre apprezzato da Google. Si pensa spesso che i contenuti vadano ad impattare solo sul posizionamento dei risultati di ricerca, ma talvolta i report hanno dimostrato che contenuti originali e di qualità vadano direttamente a influenzare sia profitti che crediblità dei siti web. 

Allo stesso tempo, le politiche pubblicitarie di Google AdSense incoraggiano gli utenti a stare lontani da contenuti plagiati o dall’utilizzare contenuti soggetti a copyright senza l’approvazione dell’autore. Quindi, l’algoritmo di AdSense è capace di stabilire se un contenuto è originale o meno. 

11. Contenuti non user friendly o offensivi su Google AdSense

Contenuti offensivi e violenti non sono permessi per le pubblcità di AdSense. Oltre alle categorie menzionate, vi sono diversi altri tipi di contenuti su cui Google preferisce non mettere pubblicità, che sono tutti raccolti nelle linee guida.

12. Siti web con contenuti illegali o non autorizzati che usano AdSense

La vendita di contenuti pirata, il mostrare attività illegali – a seconda dell’area geografica – e link per il download di virus e ransomware non vengono autorizzati ad utilizzare Google AdSense. Se possiedi un sito web che utilizza questo tipo di contenuti, Google AdSense potrebbe non permetterti l’utilizzo. 

13. Pubblicità su pagine 404, contatti o condizioni sulla privacy 

Google AdSense non permette la pubblicità su determinati tipi di pagine, tra cui: 

  • Condizioni sulla Privacy
  • Disclaimer
  • Termini e condizioni
  • Pagine di contatto
  • Sitemap
  • Pagine con errore 404
  • Pagine vuote

Solo le pagine che contengono contenuti consumabili e che hanno un alto potenziale di attività da parte degli utenti vengono considerate elegibili per la pubblicità. 

14. Video senza descrizioni

Questo è uno degli errori più comuni commessi dagli utenti. Aggiungere video – da YouTube, Vimeo, DailyMotion o originali – può sicuramente incoraggiare un eventuale lettore. Tuttavia, se un video manca di descrizione, Google non potrà decifrare il suo contenuto. 

Quindi, una descrizione scritta del contenuto è importantissima per evitare che Google lo consideri come una pagina vuota. Si consiglia di utilizzare almeno 300 parole ed ottimizzarle SEO. 

15. Utilizzo di lingue non supportate su Google AdSense

Google AdSense supporta un buon numero di lingue, tuttavia se il tuo sito web non parla una di queste, l’algoritmo potrebbe non approvare la tua candidatura all’utilizzo del servizio. Inutile creare l’account con una lingua e poi cambiarla: Google Adsense se ne accorgerà! 

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
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