La famiglia nelle pubblicità è efficace? 9 casi studio!

Hai mai notato come il simbolo della famiglia nelle pubblicità viene usato da sempre? La storia della pubblicità evidenzia come la famiglia influenza la società. In questo articolo: 9 casi studio, l'evoluzione degli stereotipi, il concetto di famiglia nelle pubblicità e anche alcuni esempi nel marketing attuale.

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È stato riscontrato negli anni che il simbolo della famiglia nelle pubblicità funziona sulla società. A livello di marketing, viene usata per persuadere il consumatore e soprattutto un target di livello familiare. La società si riflette nei discorsi sociali. Infatti, la semiotica e il marketing vanno a pari passo. 

Dietro le strategie ci sono dei segni e dei testi. Dalla pubblicità fino alla comunicazione di un brand, il concetto di famiglia è sempre al centro. Da sempre la famiglia nelle pubblicità viene utilizzata come emblema della società. Quest’ultima si riflette e si immedesima? Si rivede? È proprio così! 

Vedremo il perché! Inoltre, andremo a verificare i casi studio che hanno fatto la storia. La semiotica, insieme al marketing dei consumi, studia pubblicità funzionali. Perché c’è sempre la famiglia al centro? E’ efficace? Lo scoprirai, insieme a come può funzionare anche oggi.

Durante la lettura di questo articolo, scoprirai che cos’è il concetto di famiglia nella pubblicità, la storia, l’evoluzione fino a oggi, i casi studio efficaci e alcuni esempi attuali.

Che cos’è il concetto di famiglia nella pubblicità?

Un concetto universale è quello della famiglia, un elemento centrale nella società. Il concetto di famiglia deriva da un significato ben preciso: sul piano biologico e culturale è l’istituzione centrale, un punto di riferimento dove la società si riproduce. 

In pieno cambiamento, si tratta di un sistema di relazione che si rigenera nel tempo. Da qualche decennio a questa parte stiamo assistendo a una diversificazione della famiglia. Quella tradizionale è effettivamente in crisi. 

Wikipedia riporta:

La famiglia è un simbolo ricorrente nella pubblicità commerciale, in cui viene comunemente utilizzata per convincere il pubblico a consumare i propri beni o servizi piuttosto che quelli dei concorrenti; pertanto, la simbologia familiare utilizzata è funzionale al perseguimento degli scopi che la pubblicità si prefigge: serve a incrementare i profitti, ma anche a costruirsi una buona reputazione tra i consumatori

Oggi stiamo facendo spazio a nuovi modelli di famiglia. I cambiamenti si riflettono nei discorsi sociali, soprattutto nel tema del marketing e della pubblicità. La famiglia è un’immagine della realtà, nonché un modello da seguire a livello sociologico. 

Da questa interpretazione possiamo dire che il concetto di famiglia nelle pubblicità è un modo per far riflettere la società. Perché funziona? Come mai viene usato questo simbolo nelle pubblicità? Scopri il resto!

La famiglia nella pubblicità: la storia

Partiamo dal principio facendo un excursus della famiglia nella pubblicità. Questo impiego risale alla seconda rivoluzione industriale. In questo periodo si notificano cambiamenti nei metodi di comunicazione dei prodotti per scopo commerciale. 

Le campagne pubblicitarie con un raggio d’azione esteso rivolte ad un target di massa hanno bisogno di essere caratterizzate. Alcune, nel corso del tempo e della storia, hanno raggiunto una maggiore popolazione grazie all’introduzione di uno spot con all’interno la famiglia con scene di questo tipo. I simboli familiari vengono usati anche in Italia per affermare i valori sociali. 

Nella pubblicità televisiva, l’immagine stereotipata della famiglia viene ricalcata. Si sa che la pubblicità è uno strumento di carattere economico ma è anche un discorso sociale: produce un significato poiché è una vera e propria forma di comunicazione. 

Essa è anche una funzione che punta su consumatori specifici. I testi nelle pubblicità nonché il messaggio che c’è dietro riflette i cambiamenti delle norme sociali con la finalità di regolare l’accettabilità dei comportamenti. 

Negli anni 70 e 80 ci fu un passaggio epocale: si arriva alla famiglia eterosessuale nucleare. Il modello che rappresenta la famiglia tipo di quegli anni. Negli anni 50 si passa dal modello tradizionale genitori e figli a quello moderno: famiglie divorziate, con un solo genitore o senza figli con animali. 

Il volto della famiglia nelle pubblicità stava già cambiando! Sempre negli stessi anni, negli spot pubblicitari americani si rappresentavano famiglie con uomini lavoratori e donne casalinghe. Ma solo negli anni 30 durante la crisi economica le donne sono entrate nel mondo del lavoro e valorizzate anche nella famiglia nelle pubblicità. Arrivano i nonni e anche i trend sociali come il cibo. 

Nelle pubblicità sul cibo si nota un ulteriore cambiamento nel tempo: nelle scene pubblicitarie la famiglia si riunisce intorno alla tavola con il cibo che lega tutti. Si tratta di trend sociali e di consumo. Passiamo alla famiglia nelle pubblicità come stereotipo prima così da comprenderne l’evoluzione dall’inizio fino ad oggi.

Evoluzione dello stereotipo famiglia nella pubblicità: dall’inizio ad oggi

I miti di ieri e di oggi nelle pubblicità abbracciano anche il simbolo della famiglia. C’è stata una grande evoluzione sugli stereotipi familiari. Evidenziamo e sottolineiamo i riferimenti italiani. In primis, gli stereotipi sono delle rappresentazioni che vengono espresse nella mente dell’immaginario collettivo. 

Il primo si riferisce alla famiglia italiana tradizionale: felice, unita e numerosa. Il secondo vede la donna madre italiana iperprotettiva e amorevole. Il terzo evidenzia le contestazioni femministe, una famiglia moderna dove la donna lavora. 

Lo stereotipo numero 4 sottolinea la madre compromessa, sola a gestire la famiglia. Il quinto vede il cibo e la pasta come veicolo italiano dove la famiglia è la protagonista in ogni pubblicità.

Scegliere di prendere un determinato prodotto dopo aver visto una pubblicità convincente sulla famiglia è stata la decisione di ogni consumatore dei tempi. 

Ecco cosa ha scritto insidemarketing.it:

Gli stereotipi tendono a creare delle aspettative e delle idee poco realistiche del mondo e delle persone, poiché propongono una visione troppo semplicistica, limitata e spesso totalmente diversa della realtà. Nonostante ciò, per molto tempo sono stati presenti nel mondo dell’advertising: nello specifico, gli stereotipi di genere in pubblicità sono stati ripresi nel corso degli anni da molti brand , ripresentandosi spesso in alcune campagne di marketing.

Nel tempo, il modello di famiglia nelle pubblicità è stato definito convenzionale e anticonvenzionale. Il primo si riferisce a forme usuali e comunemente accettate, mentre, il secondo a idee diverse, come le famiglie omossessuali. Attraverso i casi studio si possono fare degli esempi concreti.

9 casi studio di famiglia nella pubblicità

Ecco arrivati ai casi studio effettivi della famiglia nella pubblicità. La casa è sempre un elemento centrale della famiglia e anche nella storia della pubblicità. È il luogo dei desideri e dei bisogni! Un caso studio in questo caso è la Mulino Bianco: la tipica famiglia felice intorno alla tavola di casa a mangiare i biscotti del brand. Un altro esempio simile è Barilla. 

L’esempio classico è proprio quest’ultima che narra la famiglia, insieme a marche come Coca Cola, Knorr, Star e Ferrero. Nella mente di tutti, questo simbolo è un rifugio felice. Ecco perché si notano pubblicità con famiglie riunite intorno al pasto. Ikea nel 2012 riproduce una pubblicità anticonvenzionale con una coppia di famiglia omossessuale

La classe della pubblicità nello spot Barilla fatta nel 1986 evince l’alta società con i rigatoni Barilla, diventando così un cibo di lusso perché è stata attuata anche la tecnica ludica del quadrato di Greimass. Essa ha fatto riferimento al modello convenzionale. La pasta Barilla ha avuto un ruolo “aiutante” nella società. Un caso studio è lo spot di Fiat 500L con la famiglia italiana inclusa.

Il Capitano Findus, pubblicità famosa del 2014, ha una comunicazione diversa. La famiglia è al centro ma i volti non vengono mostrati. Le voci sono della madre, del padre e dei figli. Un’altra immagine frequente nelle pubblicità sono i bambini. La pubblicità diretta vede questi ultimi come i protagonisti, quella indiretta convince i genitori di tali bambini.

Famiglia nella pubblicità: 4 esempi attuali

La famiglia nelle pubblicità è sempre stata efficace. Tutti i migliori brand hanno usato questa leva psicologica con un enorme successo. Le campagne di marketing hanno avuto grandi risultati! Ma anche nel digital marketing la famiglia è un simbolo centrale? Ultimamente viene ancora usata come emblema comunicativo. Vediamo gli esempi di seguito.

La Disney ha cambiato il modo di rappresentare la famiglia in questi ultimi anni anche nel mondo del web, con spot di modelli anticonvenzionali

L’esempio attuale per eccellenza è la pubblicità di Star fatta nel 2020 con all’interno la famiglia felice. Vi ricordato il famoso claim “Star in famiglia”? Anche Napisan nello stesso anno punta sulla simbologia familiare.

L’anno scorso, nel 2021, il marchio Star torna in tv ma anche online con una nuova pubblicità riferita al ragù- AL centro la famiglia e un bambino. Il mio grand ragù e la scarpetta è ambientato in un contesto divertente di complicità familiare, dove si nota che non si può resistere ad un prodotto così delizioso soprattutto mangiato in famiglia.

La famiglia nelle pubblicità è efficace! Lo conferma anche Ultimavoce.it e aggiunge:

Nello specifico, la famiglia viene rappresentata secondo il tipo di società a cui viene proposta la pubblicità e periodo storico in cui si va ad inserire, importante quindi tenere conto dei valori sociali per fare in modo che quella pubblicità abbia più probabilità di avere successo.

Oggi, infatti, è in controtendenza chi presenta una famiglia di tipo tradizionale visto che si sono inserite anche famiglie formate da coppie omosessuali. Diventa altrettanto importante comprendere, inoltre, se si tratta di una società individualista come quella degli Stati Uniti o se si tratta di una società con impronta collettivista come la Corea del Sud.

In conclusione, se la società si rispecchia nei discorsi sociali, come la pubblicità, allora, è quest’ultima a dettare le regole della società? Insieme, diventano le norme effettive e parallelamente vanno nella stessa direzione. Anche tu ti sei visto in una delle pubblicità sulla famiglia?