Sul fatto che Instagram e TikTok siano diventati, soprattutto nel corso degli ultimi tempi, i social della Gen Z è fatto ormai assodato e dato per certo. Così come è indubbio che stiano dando filo da torcere alle vecchie conoscenze del panorama digitale.
Nella classifica dei siti più visitati a fine 2020 capitanavano nomi abbastanza scontati per la loro notorietà come Google, Facebook e Microsoft, seguiti a ruota da Amazon, Netflix e Apple. Fino a che, nel giro di un anno appena, la classifica dei siti più popolari ha completamente cambiato volto: lo scettro è passato a TikTok seguito poi da Google e Facebook.
Ed è notizia fresca di giorni quella secondo la quale il 40% dei ragazzi preferisce informarsi su TikTok o Instagram.
Apriti cielo: com’è possibile che Google venga superato in ricerche da due social, per quanto popolari? In realtà le cose non stanno esattamente così.
La Gen Z non utilizza più Google ma TikTok ed Instagram per fare ricerche: le cose non stanno proprio così
“Instagram e Tiktok sostituiscono le ricerche di Google”, “Millennials e Gen Z non utilizzano più Google per fare ricerche sul web”.
Sono solo alcuni dei titoli che campeggiano in questi giorni sulle pagine delle testate online (e non solo). A creare scompiglio sono state le parole dello stesso vicepresidente senior di Google, Prabhakar Raghavan che, parafrasato dai media, afferma:
“Il 40% dei ragazzi preferisce informarsi su TikTok e Instagram”.
Il dato emerge da una ricerca interna effettuata dalla stessa Big G – e riportata da Techcrunch – su un campione di utenti di età compresa tra i 18 ed i 24 anni negli Stati Uniti. La ricerca, proprio perché interna al colosso di Mountain View, ha destato immediata attenzione da parte dei media.
La realtà delle cose non è però esattamente questa. La ricerca evidenzia che sì, un utente su 2 della Gen Z preferisce cercare informazioni su Instagram e TikTok ma…per cercare luoghi da visitare o in cui cenare.
Ciò significa che il primato di Google Search non è stato – al momento – superato né da Instagram né da TikTok in quanto non si può affermare che le ricerche su Google non vengano più fatte se ci si basa su pochissime domande e query di ricerca tra i milioni di quesiti che gli utenti pongono quotidianamente a Google!
Possiamo quindi ritenere, la notizia del presunto sorpasso, una mezza fake news o, comunque una verità incompleta e i titoli che la riportano un classico esempio di clickbait.
Le contromisure di Google
Prosegue Prabhakar Raghavan:
“Continuiamo a scoprire che i nuovi utenti di Internet non hanno le aspettative e la mentalità a cui siamo abituati. I giovani cercano di trovare cose nuove in modi più coinvolgenti”
Se quindi – al momento – il primato “search” di Google non è ancora stato oscurato è pur vero che le nuove modalità di fruizione e interazione con i contenuti della Gen Z stanno comunque spingendo anche Big G a modernizzarsi proprio per rispondere alle richieste ed esigenze dei più giovani che sono senz’altro caratterizzate da una maggiore affinità con i contenuti visivi ed esperienziali.
Google è infatti al lavoro nell’ideazione di nuove funzionalità come per esempio l’applicazione della realtà aumentata su Google Maps e altre importanti novità come la trasformazione di testi in immagini tramite Imagen.
L’azienda stà inoltrano lavorando con i social “rivali” per un’indicizzazione dei contenuti che mostri proprio quelli dei social tra i primi risultati in serp quando gli utenti fanno una ricerca.
Insomma, il primato search è per ora al sicuro ma, senz’altro, anche Big G dovrà trovare e sperimentare nuove modalità per attirare e trattenere a sé i giovani della generazione Z.