Google Adsense: 3 dritte per una campagna intelligente!

Google AdSense è uno strumento per monetizzare i contenuti già presenti nel proprio sito. Tutte le dritte per guadagnare grazie al proprio blog o sito web.

Quando si cerca di promuovere il proprio sito web, o magari di guadagnare attraverso il proprio blog (ne parlavamo in questo articolo), uno dei metodi più interessanti è certamente quello fornito da Google AdSense.

Pur sembrando un metodo piuttosto semplice per riuscire a monetizzare attraverso la semplice pubblicazione di contenuti online, in realtà, anche qui bisogna fare molta attenzione.

Il rischio infatti è quello di dover tener monitorato un altro account che non rende oppure, ancora peggio, allontanare i propri clienti dal sito per le troppe pubblicità non in linea con i loro interessi.

Ecco quindi che in qualsiasi strategia di marketing digitale che includa anche campagne attraverso lo strumento pubblicitario fornito da Google devono essere pianificate e studiate al meglio e nella loro interezza.

In questo articolo, quindi, cercheremo di far luce sul mondo delle pubblicità attraverso Google AdSense, cercando di capire come poterlo configurare ed utilizzare al meglio. Infine, cercheremo di scoprire se proprio questo strumento di monetizzazione dei contenuti online sia quello più valido ed utile per noi.

Cosa si intende per Google Adsense?

Quando si parla di Google AdSense si tratta di uno degli strumenti più interessanti per riuscire a monetizzare i propri contenuti presenti online.

Dopo aver creato un sito o un blog che ha raggiunto un certo successo (in questo articolo parliamo di come fare), il passo successivo potrebbe essere proprio quello di guadagnare attraverso ciò che si è scritto e prodotto.

Infatti, questo strumento è un modo facile e gratuito per poter monetizzare con un qualcosa che è già disponibile in rete. Si tratta semplicemente di attivare questo strumento ed impostarlo correttamente.

Una volta iscritti alla piattaforma di Google, infatti, tutto quello che si otterrà saranno dei semplici codici da aggiungere al proprio sito.

I nostri visitatori, una volta entrati nel nostro sito, troveranno, oltre ai nostri contenuti, degli annunci che saranno pertinenti con le loro ricerche ed interessi.

In altre parole, si tratta di un metodo basato sul guadagno generato dai clic e dalle visualizzazioni.

In questo video YouTube, Stefano del Grande, esperto di promozione di contenuti digitali, spiega perché Google AdSense può essere utile, o può non esserlo, per il proprio sito web.

Onde evitare confusione, comunque, cerchiamo di capire la differenza tra due strumenti di Google dal nome molto simile, Google AdSense e Google ADS.

C’è differenza tra Google Adsense e Google ADS?

Molto spesso, con i continui cambi di nome di alcuni strumenti reperibili online si genera un po’ di confusione e spesso anche due strumenti pubblicitari dal nome simile, come Google AdSense e Google ADS (ex Google AdWords) vengono tra di loro confusi.

Non si tratta, però, dello stesso strumento.

Infatti, se come abbiamo visto qualche riga addietro, Google AdSense è prevalentemente destinato a chi gestisce siti web, blog, forum o altre realtà presenti online. Esso infatti permette che gli annunci vengano inserite all’interno della propria proprietà. Si tratta dunque di uno strumento per publisher, alla pari di Google Ad Manager e AdMob.

In questo caso, l’obiettivo è la monetizzazione dei propri contenuti pubblicati online. 

Al contrario, invece, quando parliamo di Google ADS, non parliamo di uno strumento per publisher, bensì per inserzionisti.

In questo caso, infatti, gli annunci non vengono pubblicati all’interno del proprio dominio o del proprio spazio digitale. Gli annunci vengono visti in rete dagli utenti che effettuano una ricerca per una determinata parola chiave, oppure all’interno dei siti di altri publisher.

Insomma, ragionando in questo modo, l’obiettivo non risulta più essere la monetizzazione di contenuti digitali, bensì quello di far crescere la nostra attività, attraverso l’incremento di visite al sito e, di conseguenza, di conversioni.

Si tratta di due funzionalità ben diverse, con due scopi che poco hanno tra di loro in comune e che è bene ricordare nel momento in cui si decide di provare a fare una campagna.

Come si imposta il profilo di Google AdSense

In realtà, non si tratta di un processo troppo complicato. Tutto ciò che serve avere a disposizione è il proprio account Google, oltre al proprio sito.

Basta infatti collegarsi alla pagina principale del sito di AdSense e fare login.

A seguire, si scelga il proprio Paese di pertinenza e si indichi se il proprio sito è di un privato oppure aziendale.

Verranno richiesti tutti i dati personali o aziendali relativi al proprio account e, a quel punto, per poter finalizzare il processo di iscrizione, sarà sufficiente copiare il codice HTML generato da AdSense ed incollarlo tra i tag ed del proprio sito web.

In genere, il processo di attivazione non è troppo lungo, e ci vuole all’incirca una giornata. Talvolta, però, può volerci anche qualche ora in più.

Quanto si guadagna con Google AdSense?

La facilità con cui ci si iscrive al programma di Google AdSense non è proporzionale a quella di guadagno. I fattori che entrano in gioco sono ben diversi.

Come spiegato nelle righe precedenti, il guadagno attraverso l’inserimento di banner pubblicitari nel proprio sito web avviene soltanto quando gli utenti decidono di cliccare sopra gli annunci (cost per click).

Nessun pagamento viene corrisposto se non vi sono clic.

Inoltre, per quanto possa sembrare una tentazione, non si deve cercare di aumentare i propri clic attraverso inviti all’azione specifici presenti nel sito oppure, peggio ancora, cliccando noi stessi.

Google infatti dispone di un sistema antifrode ben organizzato e il proprio account rischierebbe di venir sospeso a tempo indefinito.

Ad ogni buon conto, tramite Google AdSense è possibile guadagnare. Il quanto si possa guadagnare è l’oggetto del dibattito tra chi ritiene questo strumento molto utile e chi ne ritiene altri più valevoli del proprio tempo.

Innanzitutto, il presupposto è che l’importo che effettivamente si guadagna è al netto della commissione che trattiene Google (in generale, viene trattenuto dal 30 al 50 per cento).

In secondo luogo, è da considerare che circa l’uno o il due per cento degli utenti del sito web effettivamente cliccherà sul proprio annuncio.

In terzo luogo, il costo del click dipende anche dalla nicchia di mercato. Se si è scelta una nicchia redditizia, i costi sono ben più alti e si può arrivare a decine di euro a click. Sono però settori ben specifici in cui la concorrenza è spietata.

Per raggiungere le prime posizioni è necessario un lavoro di SEO non indifferente. Il gioco ne varrà la candela?

Vediamo ora come cercare di guadagnare di più attraverso AdSense.

3 dritte per gestire AdSense in maniera intelligente

Guadagnare attraverso Google AdSense è certamente possibile. C’è chi riesce a guadagnare centinaia di euro al mese, grazie semplicemente all’attivazione di questi banner pubblicitari gratuiti. Come possono fare?

Innanzitutto, non si tratta di blog o siti web generalisti. Il fatto di essere generalisti magari può premiare in visibilità, in quanto ci si occupa più o meno di tutto, ma va a totale discapito della creazione di una nicchia specifica.

Ed è proprio grazie alla nicchia specifica che gli annunci nel nostro sito web possono essere in linea con il nostro target. Se si hanno più nicchie, anche gli annunci allora non saranno in linea.

In secondo luogo, la nicchia non deve soltanto essere specifica, ma molto specifica. Non è sufficiente concentrarsi su un unico argomento in generale, ad esempio ‘i viaggi‘. Bisogna trovare il settore specifico per il quale sia gli utenti sia Google ci riconoscano leader del settore. Ad esempio ‘i viaggi in camper‘.

In terzo luogo, non tutti i settori pagano allo stesso modo e quello dei viaggi è un settore piuttosto saturo e che, quindi, paga poco. In generale, ecco i settori sui quali sarebbe più redditizio concentrarsi:

  • Finanza e mutui;
  • Assicurazioni;
  • Tecnologia (tutte le ultime novità ed uscite);
  • Salute & Benessere (il più proficuo di tutti). 

Naturalmente, anche in questo caso, anzi, a maggior ragione, nonostante il settore sia profittevole è necessario approfondire ulteriormente e concentrarsi su una nicchia molto specifica.

Salute & Benessere, infatti, è un argomento danaroso ma anche assai saturo. Per poter emergere tra centinaia di siti dedicati all’argomento da molto più tempo di noi è infatti necessario trovare dei risvolti ben specifici.

Il lavoro di SEO che ci sarà alle spalle di una campagna di AdSense sarà veramente incredibile e necessiterà di un tempo molto lungo. Per questa ragione, quindi, bisogna capire se l’investimento valga la pena.

Anche se abbiamo promesso 3 dritte, ve ne regaliamo una quarta.

La quarta è quella meno danarosa, ma quella che sul lungo termine ci premierà. Si tratta della passione. Dovendo sviscerare un argomento in ogni modo possibile, è necessario che il gestore del sito web ne sia appassionato, e sia in grado di trasmettere questa passione ai suoi visitatori.

Tutto, in realtà, dovrebbe partire proprio da qui.

Con quali altri strumenti monetizzare i propri contenuti online?

Come anticipato, per moltissimi esperti di marketing digitale, Google AdSense non è lo strumento più profittevole. Da un lato è gratuito e facile da impostare. Dall’altro, però, paga assai poco. Si paga di cifre intorno ad 1/2 euro al giorno, a seconda della nicchia e della visibilità del proprio sito web.

Bisogna insomma capire se il proprio sito o blog sia sufficientemente visibile ed appetibile online.

Per molti, in realtà, anziché AdSense è più profittevole valutare un’affiliazione.

Il mondo dell’affiliate marketing è in costante crescita e non è difficile trovare la piattaforma più adatta alle nostre esigenze.

Si tratta della promozione attraverso il proprio blog o sito web di prodotti che non sono specificatamente nostri. In questo caso, si guadagna una percentuale sulla vendita effettuata attraverso il nostro link di affiliazione.

La cosa interessante è che non è necessario promuovere un solo tipo di prodotto: ogni sito può iscriversi a diversi portali e monetizzare da diversi canali.

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