Influencer marketing: 6 cose assolutamente da evitare!

Si tratta di vera e propria pubblicità svolta da utenti popolari online, o più comunemente sui canali social, i quali vengono pagati per fare da testimonial.

La definizione “influencer marketing” si traduce letteralmente in “marketing di influenza” e fa riferimento ad una particolare tipologia di marketing che sfrutta la popolarità di alcuni personaggi per promuovere determinati prodotti o sponsorizzare un brand. 

L’industria del marketing in generale è sicuramente una delle più potenti e ricche in assoluto. Ma la tipologia specifica che tratteremo in questo articolo, ad oggi è stimata circa 1,07 miliardi di dollari a livello mondiale. 

Si tratta di una cifra davvero da capogiro e non c’è da meravigliarsi.

Dopotutto per le attività di promozione digitale, cosa c’è di meglio di chiedere supporto direttamente a chi con il web ci lavora? 

Per di più, gli influencer hanno subito un’evoluzione pazzesca sia nella quantità sia nelle tattiche utilizzate. 

Questo grazie alla continua crescita dei social network e agli aggiornamenti introdotti dalle varie piattaforme. 

Ma cos’è concretamente l’influencer marketing vi chiederete.

Si tratta di vera e propria pubblicità svolta da utenti popolari online, o più comunemente sui canali social, i quali vengono pagati per fare da testimonial a favore di un’azienda.

Quando usiamo la parola “testimonial” non stiamo esagerando, anzi intendiamo realmente persone che testino i prodotti in tutti i modi possibili e li consiglino al pubblico. 

Questo meccanismo risulta essere molto più efficace rispetto alle classiche promozioni, poiché punta e conquista la fiducia del consumatore abbattendo tutte le sue barriere psicologiche. 

Nei prossimi paragrafi entreremo nel merito dell’argomento analizzando tutte le sfaccettature del marketing di influenza, fino a scoprire cosa assolutamente evitare e a quali dettagli prestare attenzione.

Chi sono gli influencer?

In concomitanza con l’avvento dei social network, e quindi con l’arrivo del Web 2.0, ha cominciato a prendere piede il termine “influencer”.

Inizialmente il significato di questa parola non era perfettamente chiaro e veniva continuamente frainteso con altre definizioni simili. 

Con il passare del tempo, però, la gente ha cominciato a comprendere questo ruolo e ad osservarlo come una vera professione. 

Su quest’ultimo punto ancora ci sono diversi pareri, molti dei quali contrari rispetto al reputare l’influencer come un reale lavoratore. 

Di fatti, però, come potremmo definirlo? 

Dopotutto, si tratta di una persona che mette a disposizione il suo tempo, le sue energie e, in questo caso, il suo seguito sui social a favore di un’azienda o un brand.

In secondo luogo, non dimenticate che tutti gli influencer stipulano contratti di collaborazione per poter operare e, di conseguenza, hanno diritto ad una retribuzione così come tutti. 

Ora che abbiamo chiarito questa piccola parentesi possiamo passare ad analizzare cosa effettivamente fa un influencer e come si articola il suo ruolo. 

Gli influencer lavorano all’interno del processo comunicativo tra azienda e cliente e si occupano di promuovere e sponsorizzare gli articoli e il brand, al fine che i consumatori scelgano di acquistare. 

Ovviamente, anche se si tratta di comunicazione tramite social, l’attività di promozione prevede altri passaggi aggiuntivi a sostegno della pubblicità che si sta realizzando. 

Gli influencer, infatti, sono tenuti a testare direttamente il prodotto: se si stratta di cosmetica mostrano l’applicazione, se è un oggetto il suo funzionamento, se è un alimento lo assaggiano, e così via…

Insomma, un vero e proprio test di fronte alle telecamere! 

Telecamere che possono far parte di qualsiasi piattaforma social. Anche se, in tutta onestà, il riscontro maggiore si ha su Instagram, Facebook e YouTube, le applicazioni che in questo ambito richiamano più utenti. 

Ciò che conta di più per chi fa influencer marketing, infatti, sono i numeri!

Visualizzazioni, mi piace, commenti, condivisioni… insomma qualsiasi tipo di feedback è assolutamente ben accetto. 

Se parliamo di cifre, però, dobbiamo fare un’ulteriore specifica: non tutti gli influencer hanno lo stesso grado di influenza. Questo, infatti, vari a seconda della popolarità del profilo. 

Seguendo questo criterio è possibile distinguere 4 categorie di influencer:

  • Micro-influencer: utenti con circa 25.000 follower
  • Macro-influencer: utenti con circa 100.000 follower
  • Mega-influencer: utenti con circa 500.000 follower
  • Celebrity: utenti con oltre 500.00 follower

Come potrete immaginare, a seconda della posizione ricoperta da una persona, varia anche la retribuzione richiesta.

È giusto che ad esempio una celebrity chieda un profitto maggiore rispetto ad un ragazzo che magari ha da poco raggiunto la notorietà online. Anche perché si tratta di due successi di promozione totalmente differenti.

Importanza degli influencer nel digital marketing

Siamo sicuri che molti di voi staranno pensando “ma cosa fanno di tanto particolare queste persone? Esiste già la pubblicità in tv, cosa cambia?”.

Queste domande sono assolutamente lecite ed è doveroso dare una spiegazione!

Avete presente quando si dice che Internet è la nuova televisione? Esattamente, questo è il concetto base da cui partire. 

La prima differenza, infatti, riguarda il mezzo di comunicazione utilizzato per trasmettere i messaggi promozionali ai clienti.

Anche se può sembrare un dettaglio di poco conto vi assicuriamo che non è così! 

Pensate che ad oggi sono 4 miliardi e mezzo gli utenti che usano piattaforme social. Stiamo parlando del 57,6% della popolazione mondiale! 

Calcolando che ci sono tante persone che, per l’età o altri motivi, non sono pratiche con la tecnologia, è una percentuale davvero strabiliante. 

Questo è quindi il primo motivo per cui avere un calendario editoriale che preveda la presenza degli influencer è fondamentale per il digital marketing. 

In secondo luogo, è inevitabile affermare che essere supportati da persone famose conferisce credibilità, valore e spessore all’intera impresa.

Agli occhi dei consumatori, infatti, il messaggio che arriva è esattamente il seguente: “se questo prodotto lo usa lui/lei allora è sicuramente buono”. 

È come se si attribuisse agli influencer la totale fiducia nello scegliere i migliori articoli al posto nostro. Quasi lasciando intendere che la loro notorietà sia una sorta di garanzia di conoscenza. 

Lasciatevi dire che non sempre è così e più avanti vedremo perché è fondamentale stare attenti ad eventuali truffe e situazioni poco piacevoli in generale.

In ultimo possiamo dire che il digital marketing ha sicuramente bisogno degli influencer, ma è anche vero che gli influencer hanno senza dubbio bisogno del digital marketing per lavorare.

Questo incrocio di interessi fa si che si creino tutte le premesse per una campagna pubblicitaria assolutamente perfetta.

Strategie per fare influencer marketing

Fare influencer marketing nel modo corretto sembra un’attività facile. Voi penserete “basta scegliere un personaggio pubblico, stipulare un contratto e il gioco è fatto”.

In realtà non è proprio così, anzi è tutto fuor che semplice. Non tanto per la parte pratica in sé, quanto per gli studi e i progetti che ci sono dietro. 

Innanzitutto, prima di buttarsi a capofitto sui social, è fondamentale svolgere un’attenta analisi del proprio pubblico, così da capire quale piattaforma conviene utilizzare.

Una volta fatto questo bisogna ideare un calendario editoriale al fine di organizzare giorno per giorno tutte le pubblicazioni. 

A questo punto potrete cominciare a darvi da fare! 

Se non sapete da dove partire, non temete. Ecco qui 5 strategie testate, sicure e vincenti che sicuramente fanno al caso vostro:

  • Link e citazioni

Che influencer marketing sarebbe se non venisse menzionato il nome del brand che si sta promuovendo? 

A prescindere da quale contenuto si decide di creare, il primo importante step da fare e tenere sempre bene a mente è citare il riferimento all’azienda.

Se si tratta di una foto postata bisogna sempre riportare il link nella didascalia e il tag della pagina social all’interno dell’immagine. 

Se invece è un video, l’ideale sarebbe dire a voce più volte il nome dell’impresa, del prodotto o delle offerte in questione.

  • Stories e swipe-up

Questa strategia è una vera chicca perché ormai le Stories sono approdate dovunque, soprattutto sui 3 canali principali che abbiamo citato prima: Instagram, Facebook e YouTube. 

Si tratta di un contenuto temporaneo che resta visibile agli utenti per solo 24 ore e che, successivamente, si autoelimina. 

Così a primo impatto potrebbe sembrare poco funzionale, in realtà è perfetto per lanciare piccoli avvisi incisivi che il cliente non può assolutamente perdersi.

Inoltre, è possibile inserire lo swipe-up, ovvero un collegamento diretto con il sito web, al quale si può accedere semplicemente trascinando lo schermo verso l’alto. 

  • Prodotti omaggio

Una delle tattiche migliori, soprattutto per favorire il processo di fidelizzazione del cliente, è la presentazione di offerte 2×1 che consentono di ricevere un prodotto gratis dietro l’acquisto di un altro articolo. 

In questo caso gli influencer sono utili ad esporre tutte le varie alternative, mostrando le combinazioni ed illustrando meglio l’offerta.

A supporto di tutto ciò è sempre utile sfruttare lo story telling da parte del personaggio famoso, il quale può narrare la sua personale esperienza con quella azienda. 

  • Giveaway 

Il termine “giveaway” si traduce dall’inglese in “dare via” e rappresenta una tattica di marketing usata per promuovere un prodotto o un brand tramite la donazione di alcuni prodotti.

Il funzionamento si concretizza solitamente in un concorso a cui possono partecipare tutti gli utenti iscritti alla piattaforma su cui viene organizzato. Successivamente viene estratto il vincitore del giveaway e gli viene inviato il premio.

Proprio per la sua natura, che ricorda molto le messe in palio, la pratica del giveaway è regolamentata dal Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), che stabilisce che possono essere vinti beni mobili e immobili, servizi e sconti di prezzo.

  • Codici sconto

Dulcis in fundo troviamo i buoni sconto. Questa è una delle strategie di influencer marketing più utilizzate perché viene associato il codice sconto proprio al nome dell’influencer.

I codici sconto vengono solitamente resi noti tramite Stories postate direttamente dal personaggio, il quale scrive e ripete più volte la parola da utilizzare. 

Potrebbe ad esempio essere “Veronica20”, il che indicherebbe che si tratta di una influencer di nome Veronica che garantisce il 20% di sconto.

Come utilizzare questi codici? Il procedimento è molto semplice: basterà accedere al sito dell’azienda sponsorizzata, effettuare un acquisto e, al momento del pagamento, inserire il codice nell’apposita barra denominata “codice promozionale”. 

In questo modo lo sconto verrà direttamente detratto dal prezzo totale.

Influencer marketing: cosa evitare assolutamente!

Qualsiasi branchia del marketing ha bisogno di un approccio attento sia dal punto di vista delle mosse da mettere in atto, sia nei confronti delle cose assolutamente da evitare.

Ci sono infatti alcuni comportamenti o determinate scelte che possiamo definire nocivi per un’attività che decide di fare influencer marketing.

Ecco qui di seguito 6 errori da non fare:

  • Scegliere influencer troppo deboli o poco adatti: è sempre sconsigliato scegliere personaggi con pochi follower o che non condividono il concept e le linee guida aziendali. Più un influencer è in linea con l’impresa e migliore sarà il suo rendimento.  
  • Fare valutazioni errate o superficiali: prima di optare per una collaborazione piuttosto che un’altra è opportuno osservare i lavori precedenti ed eventualmente chiedere delle referenze. Non fidatevi mai delle voci che girano sui social provenienti da commentatori tutt’altro che esperti.
  • Non essere chiari nei confronti dell’influencer: patti chiari amicizia lunga! Questo potrebbe il motto da prendere in considerazione per fare questo tipo di marketing. È fondamentale essere onesti sin da subito in merito agli obiettivi che si vogliono raggiungere e alla retribuzione prevista, così da permettere anche all’influencer di svolgere un buon lavoro.
  • Esagerare con le pubblicazioni: state sempre attenti a non fare attività di spam o a pubblicare troppo assiduamente. Il pubblico non apprezza essere tempestato di messaggi, quindi trovate un equilibrio con i contenuti postati e mantenetelo.
  • Non controllare i risultati: qualsiasi attività di promozione deve essere monitorata, a prescindere che questa sia svolta online o offline. È importante verificare i feedback prima e dopo l’inizio di qualsiasi collaborazione.
  • Improvvisare: un buon influencer che funge da sponsor per un brand non improvvisa mai i video che crea. Assicuratevi sempre che ci sia uno schema da seguire.

Influencer e pubblicità occulta: fate attenzione!

La pubblicità occulta, chiamata anche pubblicità indiretta, include tutte le azioni di promozione non dichiarate o svolte in spazi non pubblicitari.

Anche nel caso in cui questi comportamenti vengano effettuati in buona fede, risultano fortemente negativi proprio perché non dichiarati per la loro effettiva natura. 

Da quando è scoppiata la moda dell’influencer marketing, sono tantissime le persone che hanno cercato di fare le furbe e di aggirare il regolamento e le normative imposte dai social.

Infatti, qualsiasi contenuto pubblicato a fini pubblicitari deve essere dichiarato e indicato tramite uno dei seguenti hashtag: #ad, #adv, #advertising, #sponsoredby o #brand.

Prestare attenzione a questi particolari può anche essere un ottimo metodo di valutazione delle persone con cui si intende iniziare una collaborazione. 

Ricordatevi di affidare il vostro business ed i vostri affari a lavoratori fidati, competenti e onesti. Sia per evitare problematiche da parte della piattaforma, sia per fare una buona impressione agli occhi del pubblico. 

Redazione Trend-online.com
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