Hashtag di viaggio per le tue vacanze: 5 consigli efficaci per andare virali sui social

Come trovare e scegliere gli hashtag di viaggio giusti per i contenuti nei social media. Da Instagram a Tiktok a Pinterest, la guida all'uso degli hashtag.

Quando si parla di viaggi e vacanze, ogni blogger e content creator conosce l’importanza dell’utilizzo degli hashtag.

Il momento del viaggio, infatti, quando ben documentato attraverso articoli e contenuti sui social media, è un’inesauribile fonte di engagement. Lo sanno i professionisti dei social, come lo sanno anche gli utenti comuni.

Pur sapendo di questa importanza, però, molti incorrono in alcuni errori nella preparazione dei propri hashtag.

In alcuni casi si può arrivare addirittura ad episodi di shadowban ma, senza arrivare a questi livelli estremi, molto spesso ci si accorge che semplicemente gli hashtag non ci danno la copertura che ci aspettiamo. E questo può essere un grande danno per la nostra strategia marketing.

In questa guida, ti diamo alcuni consigli per utilizzare al meglio i tuoi hashtag di viaggio nei tuoi contenuti.

Perché dovresti sfruttare gli hashtag per i tuoi viaggi

Ci sono molti articoli online che sono dedicati ai “10 migliori hashtags da usare per le tue vacanze” oppure “10 hashtag per avere successo“. La questione è una e una soltanto. Questi sterili elenchi servono davvero?

Sì e no, in realtà.

Essere al passo con i trend del momento è un buon metodo per ottenere maggiore visibilità. Seguire ed utilizzare gli hashtag giusti può consentire al proprio contenuto di andare virale. Questa è certamente una possibilità.

Dall’altro lato, però, ottenere una grande visibilità che non sia però supportata da una solida strategia di social media marketing alle spalle non avrà molto effetto sul lungo termine.

Il proprio contenuto attirerà velocemente nuovi visitatori curiosi al proprio profilo, che se ne andranno altrettanto velocemente quando non troveranno ciò che cercano.

Insomma, gli hashtag certamente sono un ottimo per aumentare la propria visibilità all’interno del social network che si sta utilizzando, e rimanere costantemente aggiornati è di sicuro un ottimo modo per mantenere elevata la popolarità dell’account.

Oltre a ciò, gli hashtag aiutano a migliorare il coinvolgimento del proprio profilo. Se il contenuto è di qualità, infatti, verrà trovato dagli utenti incuriositi che, pur di non perderlo, decideranno di salvarlo oppure di taggare chi potrebbe essere interessato. E noi sappiamo che più che i likes, Instagram apprezza commenti, salvataggi e condivisioni.

D’altro canto, però, è difficile che la propria strategia possa essere trovata negli elenchi di hashtag del web.

Cerchiamo di vedere social per social, quali sono le migliori strategie da attuare per rendere virali i propri viaggi e vacanze.

Come scegliere gli hashtag di viaggio su Instagram

Il social fotografico per eccellenza. Instagram, d’altro canto, è nato così. Postando immagini di posti esotici arricchite di filtri. Ora la realtà è ben diversa ma un viaggio può riuscire a rendere popolare il proprio account in molti modi. Gli hashtag certamente aiutano nel perseguimento dello scopo.

In ogni caso, dal momento della sua apertura, anche gli hashtag hanno relativamente perso di importanza. L’algoritmo infatti è divenuto sempre più complesso nel tempo e tante cose, che prima erano consentite, adesso non lo sono più.

Gli elenchi di hashtag proibiti, infatti, vengono costantemente aggiornati ed è necessario aggiornarsi costantemente, onde evitare lo spettro dello shadowban.

Come scegliere dunque?

Anche qui il dibattito si apre, perché c’è chi dice che bisognerebbe usarne 5, altri 8, altri fino a 30. La verità è che bisogna sperimentare. In generale, bisognerebbe suddividere gli hashtags in due modi:

In base all’argomento:

  • hashtag di viaggio riferiti al prodotto e servizio che si sta vendendo;
  • hashtag riferiti a se stessi e al proprio brand, che siano unici e usati da noi o dai nostri followers solo per condividere contenuti relativi a noi;
  • in terza battuta, hashtag riferiti alla propria specifica nicchia (ovvero, l’obiettivo di pubblico che si vuole raggiungere);
  • parole chiave riferite al luogo il cui si sta viaggiando;
  • infine, hashtag riferiti specificatamente al contenuto che si sta scrivendo (o all’immagine che si sta mostrando).

Oltre all’argomento, si dovranno categorizzare anche gli hashtag in base alla loro popolarità. Un contenuto non diventa virale perché tutti gli hashtag utilizzati sono virali. Sarebbe più corretto bilanciare parole chiave tra hashtag molto popolari e hashtag che lo sono meno.

Cpme scrivevamo in questo articolo:

Il trucco è cercare le parole chiave che hanno una portata superiore ai 5 milioni; poi quelle con portata da 1 a 5 milioni, e infine quelle con una portata inferiore a 1 milione.

Il consiglio che diamo è di sperimentare e non adagiarsi sugli allori quando si trova una combinazione particolarmente fortunata. L’algoritmo di questo social, infatti, penalizza anche chi utilizza sempre le stesse combinazioni di parole chiave. Importante dunque fare molta attenzione.

Infine, se stiamo viaggiando con un gruppo, cerchiamo di utilizzare le parole chiave che identificano quella particolare social community, in modo da poter essere ricondivisi e commentati dagli altri membri.

Come scegliere gli hashtag di viaggio su TikTok

TikTok è divenuto rapidamente un nuovo ed efficace strumento di marketing turistico.

Come ben sappiamo, gli hashtag di TikTok funzionano allo stesso modo di quelli degli altri social, con qualche vantaggio in più:

  • partecipare alle diverse challenge lanciate dal social media;
  • entrare nei “Per Te” ed avere quindi un boost alla popolarità del contenuto;
  • classificare il video come appartenente ad una particolare categoria.

La chiave per riuscire a sfruttare al meglio le potenzialità di questo social media è, come sempre, quella di conoscere la propria nicchia di mercato.

Inoltre, ancor più che sugli altri social, su TikTok è necessario applicare tecniche di Real Time Marketing. Si tratta infatti di una piattaforma in continua evoluzione e mutamento, per la quale è necessario rimanere costantemente aggiornati sui trend del momento per riuscire ad emergere.

Da questo punto di vista, anche gli hashtag che si vorrà utilizzare dovranno essere scelti con molta cura. Hashtag popolari fino a una settimana fa potrebbero non essere seguiti alla stessa maniera una settimana dopo. Tutto è veloce e pertanto per avere successo bisogna proporre il contenuto giusto al momento giusto.

Differentemente da Instagram non c’è un’indicazione su un limite massimo di parole chiave per contenuto. Teoricamente si può superare il centinaio. Nella pratica, però, è sempre meglio non esagerare.

Anche qui, la cosa migliore è indagare sugli hashtag di viaggio utilizzati dai propri competitor e quelli utilizzati dalla nicchia che si vuole colpire.

Il mix corretto è quello che prevede parole chiave di viaggio più popolari e hashtag che invece lo sono un po’ meno. Non dimentichiamoci infine di creare l’hashtag relativo al nostro brand e che ci identifica inequivocabilmente.

Anche lanciare una challenge tramite hashtag relativa alla propria vacanza può essere una buona idea, ma ricordiamoci di non andare contro alla nostra brand strategy e al nostro tone of voice.

Hashtag di viaggio e Pinterest: ecco come fare

Pinterest è un ottimo social media per fare travel blogging.

Anche se funziona in maniera un po’ diversa rispetto a Instagram, anche qui ci sono gli hashtag e servono a far trovare il proprio contenuto da potenziali utenti interessati. Solo che qui i contenuti si chiamano Pin e non Post.

Quando si deve pubblicare un Pin, la cosa migliore da fare è una ricerca e verificare quali sono gli hashtag di viaggio che funzionano meglio. Come per gli altri social media, non ha molto senso utilizzare hashtag che hanno solo 200/300 contenuti perché significa che la parola chiave è poco cercata.

Su Pinterest, poi, vige un limite numerico, collocato ad un massimo di 20 hashtags per contenuto. Non dimentichiamocene (nonostante il sistema ci permetta di caricarne di più).

Sono da inserire nella caption, logicamente, ma per alcuni anche nella descrizione del post. Ci raccomandiamo, se state usando Pinterest per il vostro business, di usare le parole chiave anche nella biografia e nelle Bacheche. Sono infatti strumenti importantissimi che permettono che il vostro profilo e i vostri contenuti vengano trovati.

Non dimentichiamoci infatti che i contenuti di Pinterest, se ben scritti, vengono indicizzati e possono dunque essere trovati dai motori di ricerca (il social è infatti integrato con la SEO).

3 consigli per scegliere bene gli hashtag dei propri viaggi

In linea generale e prescindendo dal singolo social network che si desidera utilizzare, ci sono alcune utili regole che è importante sempre ricordare quando si cerca di aumentare la popolarità dei propri contenuti.

  • Conoscere il proprio target ed usare gli hashtag che identificano quella particolare nicchia.

Questa è la prima regola: dobbiamo essere in grado di capire chi è il nostro pubblico di riferimento e a chi vogliamo parlare. Gli hashtag che useremo andranno in base a queste caratteristiche.

  • Creare hashtag propri.

Cerchiamo di identificare il nostro brand con uno o più hashtag che siano riconoscibili e unici.

Potrebbe trattarsi del nome del proprio travel blog, del proprio nome, ma non soltanto. Potrebbe trattarsi di un motto che ci identifica o identifica la nostra community. Insomma, anche se si tratterà di un hashtag inevitabilmente piccolo, permetterà a chi è interessato a noi di vedere e seguire tutti i contenuti prodotti da noi o relativi a noi.

Si tratta di un importante step utile a costruire awareness attorno al proprio brand.

  • Utilizzare gli hashtag propri della community o del brand con cui siamo in viaggio.

Questo allargherà la platea di riferimento e permetterà di aumentare considerevolmente l’engagement attorno ai propri contenuti fino a renderli, sperabilmente, virali.

In un’ultima analisi, non dimentichiamoci mai di qual è il nostro obiettivo e di come vogliamo essere conosciuti nel web dal nostro potenziale pubblico (qual è il nostro tone of voice, ad esempio). La scelta del nostro hashtag, infatti, dipenderà anche da questo.

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