Inbound marketing: miglior modo per attirare nuovi clienti!

Per fare inbound marketing nel modo corretto è importante soprattutto saper realizzare contenuti belli esteticamente, mirati ed efficaci.

La definizione “inbound marketing” è stata coniata dal team di HubSpost nel 2005.

Per chi non lo sapesse, HubSpot è un’azienda americana che si occupa della produzione di software per fare marketing. 

Proprio perché è un termine di loro invenzione, per prima cosa è importante capire la spiegazione che loro stessi conferiscono.

Ecco, quindi, come il team di HubSpot si è espresso in merito: 

“Al contrario dei vecchi metodi di outbound marketing come acquistare annunci, comprare mailing list, e pregare per i contatti, l’Inbound Marketing si concentra sulla creazione di contenuti di qualità che attirano le persone verso la tua azienda e prodotto, dove essi spontaneamente vogliono essere. Allineando i contenuti che pubblichi con gli interessi del cliente, è naturale attirare traffico in entrata che è possibile convertire, chiudere e deliziare nel tempo.”

Da questa breve ma precisa spiegazione possiamo dedurre un concetto fondamentale che ci servirà per tutto l’articolo: il punto focale dell’inbound marketing è il contenuto proposto

I contenuti postati sono di fatto il biglietto da visita con cui un brand si offre ai clienti, nonché l’unico modo utile per comprendere al meglio i bisogni dei consumatori. 

Per fare inbound marketing nel modo corretto è importante soprattutto saper realizzare contenuti belli esteticamente, mirati ed efficaci.

Solo in questo modo, infatti, si può sperare di ottenere l’attenzione degli acquirenti ed incontrare il loro gusto. 

In questo articolo vedremo come raggiungere questo grande obiettivo! Vedremo cos’è l’inbound marketing, quali sono i benefici e gli strumenti necessari per metterlo in pratica. 

Cos’è l’inbound marketing e a cosa serve

L’inbound marketing è una tipologia di business che punta ad attrarre nuovi clienti tramite la creazione di contenuti di qualità e su misura per il pubblico. 

Le strategie per fare inbound marketing sono principalmente quattro:

  • Le tattiche SEO (Search Engine Optimization) e SEM (Search Engine Marketing)

Un giusto mix di queste tattiche garantisce vantaggi a qualsiasi tipo di azienda: PMI, grandi attività, e-commerce, commercio B2B o B2C, etc…

Se dovessimo rispondere alla domanda “a cosa serve l’inbound marketing?”, sicuramente la prima cosa che diremmo è che è funzionale a cercare nuovi clienti

Tuttavia, ci sono tanti altri benefici offerti da questo metodo di marketing: 

  • Migliorare il posizionamento sui motori di ricerca
  • Generare condivisioni ad aumentare il livello di apprezzamento
  • Conoscere il proprio pubblico, capire a cosa si interessa, quali sono i bisogni e le proposte più apprezzate. In poche parole, comprendere la domanda per aggiustare l’offerta
  • Permettere ai consumatori di trovare facilmente la nostra azienda sul web, grazie alla ricerca delle parole chiave. Rappresenta quindi una maggiore possibilità di essere conosciuti e cliccati su internet
  • Monitorare i risultati ed osservare le varie preferenze grazie a report costanti ed affidabili. L’impresa ha quindi tutte le informazioni utili per sapere cosa cambiare, quali strategie usare e che piattaforme scegliere per ampliare il proprio flusso di clienti e fidelizzare quelli già esistenti 

Perché fare inbound marketing nel 2022

Il mondo del commercio di oggi è caratterizzato da un’abbondanza esagerata di informazioni ed offerte. 

I consumatori hanno molta più scelta ma anche molto più potere rispetto a qualche tempo fa. Questo perché il web permette a tutti gli acquirenti di accedere in maniera più diretta e veloce alle soluzioni dei loro problemi. 

Anche se non ve ne rendete conto, tutti voi, prima di procedere ad un acquisto online, potete tranquillamente venire a conoscenza di tutti gli accorgimenti necessari. 

È infatti possibile consultare in qualsiasi momento le recensioni, il livello di gradimento, i servizi di una pagina e tante altre notizie. 

Una volta ottenute le informazioni necessarie, i canali social ne favoriscono la diffusione ed in questo modo raggiungono una notevole porzione di consumatori. 

Da qui possiamo dedurre l’importanza dell’inbound marketing per il mercato di oggi.

Per soddisfare la richiesta di informazioni del pubblico è fondamentale fornire risposte esatte e quindi contenuti adeguati. 

Questo permetterà di soddisfare i clienti e fidelizzarli al nostro business. 

Nel 2022 fare inbound marketing è un requisito necessario, se non obbligatorio, per potenziare un brand nel breve e lungo periodo. Infatti, al contrario delle altre tipologie di marketing, le conseguenze positive generate dall’inbound marketing, tendono a persistere nel tempo. 

Questo perché se un contenuto viene giudicato valido sin da subito, continuerà a generare condivisioni e riscontri a favore del brand per tutto il tempo che resterà visibile sul web. 

Gli strumenti per fare inbound marketing

Ora che è chiaro lo scopo principale dell’inbound marketing, siamo sicuri che vorrete sapere quali sono gli strumenti per agire nel modo giusto. 

Effettivamente non è sufficiente consigliare di creare contenuti di qualità. Ciò che postiamo rappresenta il mezzo promozionale finale, ma per arrivarci bisogna sapere come muoversi e quali tools sfruttare. 

Vediamo qui di seguito gli strumenti necessari per fare inbound marketing: 

  • Sito web 

Avere un sito personale su internet è l’elemento principale per iniziare una strategia inbound, poiché è il primo posto su cui i clienti si informeranno. Esso ha infatti la stessa identica valenza di un negozio fisico su strada.

Il sito deve essere ben curato, semplice da utilizzare e soprattutto interattivo. È importante che vi siano tasti diretti di condivisione sui social e sui profili personali degli utenti.

Dando uno sguardo alla SEO, è inoltre fondamentale scegliere le parole chiave giuste e posizionarle nei punti strategici del sito. Saranno infatti queste parole a favorire il posizionamento del marchio nei motori di ricerca. 

Vi consigliamo di inserire la parola chiave nel testo di presentazione, nel titolo della pagina, nell’URL, nella meta description e nelle varie immagini. 

  • Social media 

Il mondo social è ad oggi il metodo più diretto per raggiungere quanti più consumatori possibili. 

Le varie piattaforme di networking registrano accessi ogni ora del giorno e sono il primo spazio di condivisione utilizzato dagli utenti. 

Imporre la propria presenza sui social network è di importanza vitale per qualsiasi azienda, poiché permette un rapporto migliore con il cliente, il monitoraggio delle inserzioni, lo studio della concorrenza ed una maggiore visibilità.

  • Call to action 

Questa definizione indica l’invito ad agire nei confronti di un consumatore ed è il primo fattore influente per il processo di conversione da “potenziale cliente” a “cliente”. 

Chiaramente non è e non sarà mai possibile imporre una scelta o costringere qualcuno a fare qualcosa che non vuole. 

Tuttavia, ci sono alcuni metodi per favorire questo processo! In particolare, è importante premere su quei consumatori indecisi che hanno bisogno di una piccola spinta per convincersi. 

Per attuare una corretta strategia call to action vi consigliamo di inserire sul vostro sito pulsanti come “Clicca qui”, “Registrati”, “Scopri l’offerta” e altri imperativi di questo genere. 

Inoltre, è importante dare a questi tasti la giusta rilevanza e posizionarli su più pagine e su diversi punti della schermata.

Come attuare una buona strategia di inbound marketing

Fare inbound marketing sembra semplice, ma in realtà nasconde un sacco di insidie. 

Per ottenere sin da subito i risultati sperati bisogna saper applicare una strategia specifica e mirata. 

Qui di seguito vediamo i passaggi principali per fare inbound marketing a regola d’arte:

1. Attirare nuovi visitatori  

La prima fase dell’inbound marketing consiste nel richiamare l’attenzione dei visitatori del nostro sito o dei nostri canali social. 

Sicuramente se qualcuno visita una pagina è perché incontra i suoi interessi e fa parte del suo mercato di riferimento. Quindi bisogna lavorare proprio su questo. 

In che modo farlo? Cercando di rispondere ai suoi bisogni tramite i social network, blog, ottimizzazione SEO ed interazione diretta. 

2. Convertire i visitatori in potenziali clienti 

Una volta catturata l’attenzione dei visitatori, bisogna compiere un passo decisivo affinché questi decidano di affidarsi a noi. 

Qui entrano in gioco le tattiche “call to action” descritte poco fa. Se fatte nel modo corretto, il gioco sarà fatto! 

Capirete di aver raggiunto l’obiettivo nel momento in cui vi verranno chieste determinate informazioni in merito ai prodotti e servizi offerti. 

3. Da potenziali clienti a clienti effettivi

Questo è sicuramente il punto cruciale della strategia, poiché è qui che si gioca la partita. 

Una volta che si è entrati in contatto con il potenziale cliente, bisogna cominciare a mettere in atto specifiche tattiche per generare ulteriore interesse.

Una di queste è l’e-mail marketing, tramite la quale i consumatori possono rimanere sempre aggiornati su tutte le offerte e le promozioni presenti sul sito. 

In questo passaggio quello che fa la differenza è la capacità di saper vendere e di valorizzare i propri contenuti.

4. Fidelizzare i clienti acquisiti 

Arrivati a questo punto il grosso è stato fatto! Dal momento che siamo sicuri di aver ottenuti nuovi clienti, dobbiamo accertarci che questi ci restino fedeli nel tempo. 

La fidelizzazione è uno dei fattori principali dell’inbound marketing e concretamente si realizza tramite diversi metodi: pubblicità, sponsor, promozioni, contenuti digitali, offerte, newsletter, wishlist e tanto altro.

Differenze tra inbound marketing per B2B e B2C

Chiunque operi nel mondo del marketing digitale sa bene che c’è una differenza fondamentale alla base di tutte le strategie ed i progetti che si decide di mettere in atto. 

Esistono, infatti, due tipi di commercio che richiedono due diversi approcci di marketing:

In breve, le imprese B2B si occupano di vendere ad altre imprese al loro pari. Si tratta quindi di vendite da parte di aziende nei confronti di altre aziende. 

Al contrario, il commercio B2C prevede il metodo di scambio più classico, ovvero la vendita da parte di un’azienda nei confronti di un consumatore privato. 

Una volta compresa questa differenza, si può arrivare facilmente alla logica che risiede dietro un acquisto, nonché il fattore da conoscere per praticare bene le strategie di inbound. 

Il commercio B2C è dominato principalmente dalla parte emozionale dell’acquirente, il quale per una compera si fa guidare da istinto, necessità e bisogni personali. 

Diversamente, per il commercio B2B, la ratio di un acquisto è molto più sistematica, in quanto per lo più si tratta di compere di stock di merce aziendale. 

Nonostante queste differenze, l’inbound marketing risulta perfetto per entrambi i casi. Questo perché l’obiettivo finale è sempre e comunque la soddisfazione del cliente. Per raggiungere questo scopo, però, le strategie vanno giustamente adattate al pubblico di riferimento.

Ad esempio, la pubblicità e le offerte proposte devono essere di differente portata. 

Se siete un’azienda operante nel settore B2B dovrete garantire offerte su larga scala, promozioni su intere categorie di prodotti, collaborazioni con altri brand e sponsorizzazioni soprattutto a pagamento su quasi tutti gli articoli esposti. 

È importante comprendere che non si tratta di interfacciarsi solo con un cliente, ma con interi team finalizzati per gli acquisti di grossi stock di merce. Spesso, quindi, questi puntano sulla quantità più che sulla qualità. 

Di conseguenza, è meglio puntare su un amplio catalogo e tante offerte speciali. 

Al contrario, lavorando nel B2C, è meglio focalizzarsi più sul singolo cliente, proponendo sconti personalizzati e servizi più mirati. 

In questo caso non si ha a che fare con un’azienda, ma con una singola persona con specifici bisogni ed è importante impiegare tutte le forze per soddisfarli. 

In questo caso prevale la qualità sulla quantità. Il nostro consiglio è quindi quello di valorizzare e concentrarsi su ogni singolo prodotto. 

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