Come avere successo con i meme: 6 linee guida da seguire!

Ecco le 6 linee guida da seguire e che devi usare per avere successo con i meme. Come fare? Per capire al meglio tutto, inizieremo dalla base fino ad arrivare alle regole precise. Saprai cos'è un meme, perché si chiamano meme, come funzionano i memes, degli esempi e alcuni meme famosi.

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I memes seguono le tendenze ma di base per crearli si seguono sempre le stesse regole. Un meme è la rappresentazione di un trend sotto forma di comicità e divertimento.

Vorresti avere successo con un meme? Qualsiasi sia la tua idea di rappresentazione puoi seguire delle linee guida ben precise per fare un ottimo meme che faccia divertire, attirare l’attenzione degli utenti e allo stesso tempo riesce a convertirli e a comunicare bene il concetto e il messaggio da far passare.

Sarai arricchito dalle migliori linee guida da seguire alla lettera per fare un meme di successo. Come averlo anche tu? Sappi che un meme può diventare virale: potrebbe essere proprio il tuo! Ripercorriamo la base dei memes, oltre alle regole da seguire: solo per capirne il funzionamento! Serve per davvero comprenderlo per ottenere grandi risultati!

La comunicazione è sicuramente un punto forte da non sottovalutare! Una domanda sorge spontanea: si può avere successo con i meme? Ebbene sì perché lo dimostrano i fatti e i casi studio esistenti. Vedremo proprio le 6 linee guida da seguire! Dopodiché scoprirai anche cos'è un meme, perché si chiamano meme, come funzionano i memes, degli esempi, alcuni meme famosi e le linee guida per un meme di successo.

Cos'è un meme esempio?

La parola meme si riferisce a una sorta di imitazione, un elemento culturale che viene imitato e riproposto da varie persone, soprattutto sui social media. Cosa può essere? Uno stile, un comportamento, un’idea, un concetto e tanto altro.

Viene diffuso mediante chat o relazioni interpersonali, oppure, tramite i mezzi di comunicazione di massa e sui social. Replicare e mutare sono parole importanti legate al meme. Che cos’ un meme nello specifico?

Facciamo un esempio generale: elemento di cultura o che fa parte del sistema sociale e di comportamento che viene trasmesso da una persona ad un’altra attraverso una imitazione. L’origine di un meme viene dalla parola inglese stessa e dal greco mimema, che vuol dire imitazione, ecco.

Con il tempo i memes sono emersi sul web come immagine, nelle frasi, nei video e nelle foto: tutte modificate in modo spiritoso e divertente. I concetti sono reali ma vengono riprese parti comiche. In altre parole, un meme è un contenuto umoristico che fa il giro di internet in un batter d’occhio.

Virale? La maggior parte delle volte lo diventa e come. In linea generale, un meme, potrebbe presentarsi sotto forma di gif o assieme ad un breve video. Tutti i contenuti meme riportano dei messaggi o addirittura degli slogan.

Con le chat e con la posta elettronica, oltre che con i social, un meme, si diffonde velocemente. L’Oxford Dictionary fornisce una definizione esaustiva di meme che si riferisce ad un contenuto immagine o gif, video, copiati, rimodellati o diffusi in maniera rapidissima e anche con variazioni. 

Perché si chiamano meme?

La parola è stata coniata da Richard Dawkings, nel lontano 1976. Il termine era un tentativo di spiegare delle informazioni con un fare divertente e che attira e soprattutto ha il potere di essere imitato perché già conosciuto o famigliare.

Il perché si dice meme e il motivo per cui si chiamano così è molto semplice. Si tratta di un elemento replicabile, trasmissibile, condivisibile, approvato dagli altri, imitato, riproposto e rimodellato. È un vero e proprio strumento di comunicazione e di espressione a livello divertente.

I memes digitali dei contenuti che diventano virali e che hanno il potere di manipolare gli utenti e di catturare la loro attenzione sui social media e sul web in generale. Può essere anche un disegno, l’importante è che sia una informazione di senso e trasmesso in maniera divertente.

Esso suscita una emozione ed è per questo che viene condiviso o riprogettato con lo stesso concetto: ecco la motivazione della sua viralità. Nel gergo della rete internet, i meme sono dei meccanismi che si diffondono con le nuove tecnologie e che si potrebbero riferire a prodotti, idee, hashtag, email, blog e ai modi di fare pubblicità.

Che sia una immagine o un video, è proprio questi uno dei motivi per cui si chiamano meme. Perché si dice proprio meme? Quest’ultimo conquista milioni e miliardi di persone sotto forma di immagine ma che trasmette un messaggio preciso sotto forma di elemento e testo già conosciuto nella mente delle persone.

Diventati ormai famosissimi modi di replicare un concetto passando per un altro, sono spopolati su tutti i social network, contagiando gli utenti di Instagram, Facebook, Twitter, YouTube, ecc. Si può utilizzare anche per mandare un messaggio di un brand, con lo scopo di entrare a far parte dell’immaginario collettivo.

Chi è il padre dei memes? Mike Godwin assolutamente perché nel 1994 ha scritto un articolo che spiega bene il fenomeno alla lettera. Possiamo definire un meme una vera e propria idea evoluta che lascia un segno nella mente delle persone che lo hanno visualizzato sui social media.

Si propaganda spontaneamente e soprattutto è possibile tenere una completa tracciabilità di qualsiasi meme sul web. Fantastico vero? Un contenuto che può essere usato sempre e per qualsiasi scopo, effettivamente.

Come funzionano i meme?

Una informazione sul web può essere sotto forma di testo, di immagine, di video, di gif animata e di tutti questi racchiusi in un meme. Piccoli contenuti memorizzabili nella mente e trasmessi sui social media, sono condivisibili tra gli utenti e oltretutto presentano dei discorsi sociali reali sotto forma di testo divertente.

Come funziona un meme? In formato digitale, di tipo umoristico, potrebbe perdere visibilità nello stesso modo in cui l’acquisisce e diventa virale. Perché? Effettivamente i memi cambiano in base alle tendenze e ai fatti più popolari del momento.

La sua crescita esponenziale è senza dubbio legata a vicende familiari già approdate nella mente delle persone e che si ripropongono in modalità umoristica e sotto forma di meme. La tipologia di meme più diffuso è sicuramente le image macro.

Il contenuto in questi casi si costituisce come un’immagine o un video prese da film, incorniciati da un testo o una citazione con il font Impact. I dank meme, invece, sono soggetti e oggetti che si presentano come paradossi oppure contenuti nosense e che sono incomprensibili. Sono i casi in cui si contraddistinguono per la loro controtendenza.

Il funzionamento dei memes riprende il concetto di un fatto accaduto, già conosciuto da chi lo guarda, ma che, allo stesso tempo, ripropone un altro concetto umoristico con le immagini e i fatti di quello già conosciuto.

In tendenza o in controtendenza, i memes sono sempre sotto forma di un qualcosa che già esiste e che tramite questo si riesce a riproporre un concetto diverso, anche di vendita. Alla fine, i memes possono essere visti proprio come dei fatti accaduti diventati popolari o ripresi da scene dei film.

Meme esempio

Un tormentone? A tutti gli effetti lo è perché la maggior parte delle volte un meme fatto bene diventa virale. Insomma, si diffonde e salta da un dispositivo ad un altro sui vari social media e su ogni canale esistente.

Un vero meme di successo ha il potere di attirare l’attenzione e di essere riprogettato di volta in volta. Tra l’altro, la diffusione virale è totalmente spontanea e la condivisione avviene da parte degli utenti di volta in volta.

Di esempi di memes ne possiamo fare tantissimi. Un meme esempio di questi tempi è il povero gabbiano che ha perso la sua compagna. Un altro meno recente è quello di Misseri. Cerchi anche tu ispirazione per le campagne pubblicitarie?

Molti brand italiani puntano sul meme e potresti prendere spunto proprio da loro per realizzarne uno di successo. Per quanto riguarda il marketing virale di meme che funzionano ne citiamo altri: bisc-otto di Matera, i meme divertenti di American Uncle, ClioMakeUp (tratto da una serie tv) e Arancinotto.

Memes famosi

I meme più famosi sono senza dubbio quelli di Harlem Shake. Ispirato al quartiere omonimo, questo meme rappresenta in un video scene quotidiane e successivamente una danza divertente. Badger Badger Badger è un altro esempio di meme famoso: un’animazione premiata come migliore serie animata.

Altri memes famosi: gif rickrolling, Simons’cat, il fidanzato distratto (il ragazzo guarda un'altra donna mentre la sua ragazza si sconvolge). Inoltre, anche il meme di Messi che protesta è un altro iconica e famosa immagine che ha fatto il giro del web.

Un gesto all’italiana diventato virale: una simulazione di un gesto Messi che dice all’arbitro “cosa ho fatto?” durante la Champions League del 2016. Per cui, la mano a cuoppo di Messi è diventata una immagine virale e lo è ancora oggi, con cui creare qualsiasi tipo di contenuto umoristico e divertente.

Poi, è impossibile non citare il nonno dei meme, Hide the pain Harold. Questo meme viene usato per descrivere situazioni in cui si finge che va tutto bene. Vi ricordate Math Lady e i pensieri matematici? Un meme che ha fatto la storia. Ricordiamo ancora MR. Calvin Candie che ride oppure First Reaction Shock di Matteo Renzi.

Ecco le 6 linee guida da seguire per avere un meme di successo!

La prima linea guida in assoluto da seguire per avere un meme di successo è quella di utilizzare il font, ossia il carattere, diffuso dei meme. Cambiando questo, non rende la stessa sensazione. Il Font Impact deve essere usato proprio come regola, per cui, non dimenticare il carattere del meme. Come creare un meme di successo? Ecco di seguito le regole:

Usare i meme generator (applicazioni) che consentono di usare format preimpostati per vedere l’effetto. In questo caso si dovrà avere una conoscenza minima dei programmi di grafica, ne esistono molti semplici, come Canva.

Per fare al meglio un meme per i social media c’è necessità di progettare una strategia misurata e precisamente studiata per il pubblico. Bisogna sempre rivolgersi ai propri clienti.

È fondamentale conoscere il senso dell’umorismo. Soprattutto quello del target e riferito al contenuto che stai per pubblicare.

I meme di marca è una sorta di copia e incolla efficaci, sempre cercando di comprendere il contesto. Inoltre, non devono essere forzati o fuori luogo perché potrebbero danneggiare la reputazione. Quindi, più è naturale, più è efficace. 

Funziona se non viene riproposto in modo eccessivo. Per questo ci vuole molta parsimonia e tanta pianificazione. Vorresti mettere in dubbio la professionalità dell’azienda? Allora dovrai seguire questo consiglio.