10 motivi per cui in molti sconsigliano il Network Marketing

Alcuni schemi in network marketing sono delle vere e proprie truffe per spillare soldi ai propri rappresentanti. Scopri come riconoscerle!

Diverse indagini sulle aziende in Network Marketing hanno svelato verità scioccanti, intervistando ex rappresentanti e persone che sono finite nelle trappole degli schemi a piramide. Quindi è bene fare attenzione ai segnali e ai dati raccolti negli anni.

In questo articolo, vedremo le 10 ragioni per cui in molti sconsigliano il network marketing, e ti aiuteremo a capire se l’azienda con cui stai pensando di collaborare sta tentando di truffarti! 

1. Le truffe network marketing puntano sul reclutamento e non sulle vendite

Se il network marketing si descrive come un tipo di lavoro che si basa sulle vendite dirette, la realtà è che molte di queste aziende non funzionano così. Nella maggior parte dei casi, un rappresentante non genera profitti dalle vendite, ma dal reclutamento di sottoposti. 

Ed è esattamente ciò che uno studio condotto dall’USA Federal Trade Commission ha rilevato in una famosa azienda di prodotti dimagranti in network marketing. I rappresentanti non guadagnavano sulle vendite, ma sulle persone che riuscivano a reclutare sotto di sé. 

La struttura era creata in modo che i rappresentanti venissero premiati per aver reclutato altre persone – che dovevano acquistare un kit di benvenuto molto costoso – e non sull’effettiva vendita dei prodotti. Il che ha portato tantissime famiglie alla bancarotta”. 

Infatti, i rappresentanti di varie aziende in network marketing sono sommersi da prodotti non venduti nei loro garage. E la ragione è semplice: i prezzi di questi prodotti vengono gonfiati esponenzialmente per sostenere lo schema. 

Inoltre, quando consideri il profitto potenziale, capirai che il network marketing può funzionare solo per un gruppo molto ristretto di persone. Se ti basi solo sulle vendite dei prodotti che acquisti, dovresti venderne una quantità industriale solo per rientrare dei costi. 

E in quanti conoscono così tante persone da riuscire a realizzare così tante vendite mensilmente? 

La verità è che l’unico modo per generare un introito vivibile dal network marketing è quello di reclutare tantissime persone sotto di te. Il problema è che solo 4 persone su 1000 ci riescono. 

2. La struttura di alcuni modelli network marketing impedisce ai rappresentanti di fare soldi

Di tutte le verità riguardanti le truffe in network marketing questa è la più importante: è praticamente impossibile per la maggior parte delle persone generare profitti per sé e per la propria famiglia. In pochissimi ci riescono. 

Ecco perchè queste aziende si concentrano più sul reclutamento al fondo della piramide – che di fatto invia soldi in alto acquistando i prodotti da vendere. Non importa saturare poi un territorio in cui diventa impossibie vendere: l’importante è che i nuovi arrivati acquistino più prodotti possibile. 

Da un punto di vista matematico torna tutto. Una delle bugie che ti diranno queste aziende è che avrai infinite opportunità di guadagno, se ti impegnerai abbastanza. Il che non è possible, perchè il modello è assolutamente insostenibile.

L’opportunità non è infatti illimitata. Anzi, il contrario. Le centinaia di migliaia di persone al fondo della piramide non potranno mai reclutare tante persone quante ne hanno reclutate quelli che stanno in alto. Un mercato saturo impedirà infatti di trovare virtualmente nuove persone da reclutare. 

In secondo luogo – a prescindere dalla saturazione del mercato – il piano di reclutamento richiede a ciascun partecipante di trovare e assimilare un determinato numero di persone per assicurarsi un profitto almeno vivibile. Quindi, la proporzione tra chi vince e chi perde è scritta già dall’inizio. 

Se, infatti, servono 25 persone, è ovvio che solo 1 su 25 guadagnerà un salario vivibile. Già dalla fondazione di questo schema, le opportunità di guadagno sono quindi riservate solo al 4% delle persone che lavorano per un’azienda in network marketing. Il restante 96% risulta quindi solo carne da macello per arricchire quel 4%. 

3. Il network marketing truffaldino ti chiede di acquistare sempre più prodotti 

Se hai un amico o un’amica che lavora per un’azienda in network marketing, potresti aver visto qua e là dei post sui social media dove parla di omaggi, convegni e vacanze pagate dall’azienda. Oppure stati in cui esprime la propria gratitudine e la propria determinazione a raggiungere obiettivi sempre più soddisfacenti nell’ambito della sua avventura nel network marketing. 

C’è una ragione ben precisa per cui le aziende in network marketing offrono questo tipo di vantaggi ai propri rappresentanti. I costosissimi prodotti fuori mercato non si vendono da soli, quindi queste aziende incoraggiano e promettono ricompense succose per coloro che riescono a farlo in un tempo ben prestabilito. 

Queste ricompense – nella maggior parte dei casi – vengono elargite solo al 4% di cui parlavamo in precedenza, mentre i rappresentanti che stanno più al fondo della piramide vengono illusi e truffati nel reclutare altre persone che ci possano cascare. 

Ma non finisce qui. Cosa fa un rappresentante quando gli mancano pochissime vendite per ottenere un omaggio, la partecipazione a un convegno esclusivo o il posto di responsabile? Facile – comprerà egli stesso il rimanente. Ecco perché tantissimi rappresentanti finiscono con il riempirsi di prodotti senza farsene niente, perché poi non riescono a venderli. 

Alcune aziende in network marketing incoraggiano insistentemente e non troppo velatamente i loro rappresentanti ad acquistare personalmente i prodotti per accedere alle ricompense. Il che, teoricamente, non sarebbe legale. 

Altre invece spingono i loro rappresentanti ad utilizzare loro stessi i prodotti che acquistano per dimostrarne l’efficacia, come è successo ad alcune donne che lavoravano per una celebre azienda in network marketing di frullati per dimagrire. 

“Eri incoraggiato a consumare e ‘vivere’ il prodotto tu stesso. Dovevi metterti a dieta e seguire un regime rigidissimo. Il problema è che il prodotto era decisamente costoso, e quindi alla fine mi sono ritrovata ad essere io stessa una cliente, e non una rappresentante

4. Le aziende truffaldine in network marketing reclutano persone costantemente

Quindi, se è impossibile fare soldi con il network marketing, perché tantissime persone rimangono e continuano a farsi truffare? Semplicemente non lo fanno. Una nota azienda di prodotti per il dimagrimento perde infatti il 90% dei propri rappresentanti ogni anno, e il 60% dei supervisiori. Il turnover è altissimo in queste aziende.  

Il problema è che i rappresentanti non rendono noto quando lasciano l’azienda. Ne parlano solo quando ci sono dentro, e sono costretti a spammare i loro profili social con elogi e pubblicità per l’azienda – addirittura a mentire su quanto effettivamente guadagnano. 

Spesso, vengono incoraggiati a copiare testi predefiniti istruiti dai propri supervisori. 

Tuttavia, quando i rappresentanti arrivano a comprendere di essere stati truffati, e che non riescono ad arrivare a fine mese con il loro lavoro – ma anzi, si trovano in bancarotta – sono troppo imbarazzati per dichiararlo. O magari si uniscono a un altro network marketing nella speranza che funzioni almeno una volta. 

Gli ex rappresentanti vengono anche costretti al silenzio dalle aziende per cui hanno lavorato o dai loro colleghi. Perché? Spesso, a queste persone viene fatto un vero e proprio lavaggio del cervello, e diventano quindi ostili verso coloro che hanno capito il tranello. 

Inoltre, chi lavora ancora per un’azienda in network marketing non può permettersi di avere qualcuno che parla della truffa, della mancanza di un introito stabile, della scarsa qualità dei prodotti e di molti altri aspetti negativi. Quindi, a quel punto, si passa alle minacce. 

Quindi, a prescindere da tutto ciò che vedi sui vari profili dei rappresentanti in network marketing, la verità è che essi devono reclutare insistentemente sempre più persone per sostituire quelle che se ne sono andate. Non cedere alla manipolazione. 

5. Il network marketing è un’attività imprenditoriale ad alto rischio

Tantissimi rappresentanti amano descriversi come piccoli imprenditori, ed arriveranno spesso a manipolare i propri amici e familiari nel supportarle la loro attività imprenditoriale. Il problema è che questa attività imprenditoriale è ad altissimo rischio, e i soldi guadagnati finiranno tutti nelle tasche del famigerato 4%. 

A differenza di un vero imprenditore, un rappresentante non può scegliere i propri prodotti né tantomeno un fornitore conveniente. Rimangono incastrati con i prodotti e i prezzi dettati dalla propria azienda in network marketing, non potendo neanche decidere quanto margine fare perché le commissioni vengono decise per loro. 

Non si tratta neanche di un modello simile al franchise, perché quest’ultimo almeno si basa su ricerche di mercato e sul territorio per garantire un livello di concorrenza sostenibile – che garantisca un buon flow di cassa. 

Un rappresentante in network marketing si troverà invece a vendere in un’area magari satura di persone che vendono gli stessi prodotti, agli stessi identici prezzi alle stesse pochissime persone che decidono di acquistarli. 

Inoltre non dispongono neanche della libertà di prendere decisioni esecutive in materia di cambi e rimborsi, dovendosi basare rigidamente su ciò che l’azienda in network marketing decide per loro. Il che spesso si traduce in politiche di rimborso inesistenti.

I rappresentanti vengono anche spesso indottrinati su cosa e quanto postare sui social media – e sgridati quando i loro post personali non riflettono l’atteggiamento positivo e incoraggiante dell’azienda. 

È difficilissimo pensare che queste persone credano davvero di essere imprenditori a tutti gli effetti. In realtà sono lavoratori a commissione non pagati, con nessuna garanzia di profitto o benefit aziendali. 

Conclusioni sul network marketing truffaldino: il 96% perde tutto

In Italia il network marketing truffaldino è diventato una vera e propria piaga sociale, specialmente a causa degli altissimi livelli di disoccupazione che portano le persone ad accettare qualsiasi tipo di lavoro con la speranza di riuscire ad arrivare a fine mese.

E queste aziende capitalizzano proprio sulla disperazione di queste persone, dando fondo ai loro ultimi risparmi per poi lasciarle nel loro brodo e – addirittura – minacciarle se intendono parlare della loro esperienza. 

Il network marketing spesso mina relazioni tra amici, familiari e conoscenti, che diventano solo più asini da monete per queste persone. 

Quindi, consigliamo di fare molta attenzione quando si sceglie di partecipare a questo tipo di schema: spesso il gioco non vale la candela. 

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
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