Personal Branding sui Social Network: la guida definitiva

Nel 2022 tutti conoscono l’importanza di promuovere il brand sui social network quando si parla di aziende, ma è possibile applicare la stessa strategia anche a un professionista autonomo? Mai sottovalutare il potere del personal branding: se fatto bene, può diventare un ottimo strumento per generare clienti!

Image

Negli ultimi anni, con il boom dei social network, si è assistito ad una transizione rapida e dinamica dal semplice “passaparola” a vere e proprie strategie di sfruttamento dei social per creare la propria nicchia online e generare conversioni.

I pionieri del personal branding non hanno fatto altro che trasformare loro stessi nel “prodotto da vendere”. Sembra l’inizio di un romanzo distopico, ma la realtà è molto più rosea di così: identificando le proprie competenze e distinguendosi dagli altri, si ottengono più lavori.

È la regola base del marketing. E i social network sono diventati il brodo primordiale di tantissimi professionisti per cominciare a creare il proprio marchio.

Ma come si crea un “personal brand” di successo sui social network? Questo articolo ti mostrerà i segreti del personal branding, e ti accompagnerà in tutti i passaggi utili a creare un brand personale sui social network fuori dal coro!

Social Network: cos’è il personal branding?

La definizione canonica di personal branding è come un individuo vuole essere percepito agli occhi del pubblico. Si tratta quindi di crearsi una reputazione, un’immagine di sé stessi in relazione al mondo circostante e “venderla” bene.

Essenzialmente, possiamo vedere il personal branding come la descrizione che vorremmo le persone usassero per noi quando non ci siamo.

Potrebbe essere un po’ strano pensare a sé stessi come un brand, ma la verità è che tutti – dalla signora anziana al supermercato al panettiere – abbiamo già un personal branding. Cosa dicono le persone di me al lavoro? Quali aggettivi usano per descrivermi? Hanno un’opinione positiva?

Dalla nascita dei social network, quasi tutti abbiamo un brand che promuoviamo online senza saperlo: almeno qualcuno ha parlato di cosa abbiamo pubblicato su Facebook o Instagram, e possiamo decidere se avere il controllo su tali discorsi o lasciarli al caso.

Creare un brand personale intenzionalmente ti permetterà di raccontare la tua storia esattamente come vuoi tu, annoverarti come esperto e leader nel tuo campo e connetterti con i clienti al di là dei soli prodotti e servizi che offri.

Social Network: personal branding per tutti

Abbiamo capito fino a qui che il personal branding nei tempi moderni è essenziale per il successo del tuo business, che tu offra prodotti o servizi. Ma a seconda del tipo di professionista, ci sono diversi modi in cui questa strategia ti potrà dare una mano.

Quali sono le ragioni specifiche per cui vorresti creare un brand personale forte e competitivo? Chiarire quali sono gli obiettivi da raggiungere con il tuo brand ti aiuterà a mappare tutti i passaggi per arrivare al risultato perfetto.

Da freelancer che lavora su collaborazioni, il personal branding è assolutamente fondamentale. Ti aiuterà a farti conoscere, a costruire la tua credibilità così da favorire la creazione di una customer-base che si fida di te.

In poche parole, creare il tuo personal brand significa avere i clienti che bussano alla tua porta, invece di doverli cercare col lanternino, il che risulterà in un risparmio di tempo e denaro. Chi è freelance saprà quanto questo è importante.

Da imprenditore invece, ti sarai già interfacciato alla costruzione del brand della tua azienda. Avrai stilato una lista di prodotti o servizi, i valori del tuo marchio, come ti distingui rispetto agli altri nonché creato il tuo logo e la tua style guide.

Ma dietro a un grande business c’è sempre un grande imprenditore.

Le persone sono naturalmente attirate dal conoscere chi c’è dietro a un’azienda. Tesla sarebbe la stessa senza Elon Musk? Il cliente vuole conoscerti, sapere perché hai fondato la tua azienda in primo luogo, quali sono i tuoi valori, i tuoi talenti e la tua personalità.

Sempre parlando di Elon Musk, l'imprenditore fa il bello e il cattivo tempo sul mercato finanziario solo con un tweet:

Ora, raggiungere quel livello risulta difficile, ma possiamo ispirarci ai grandi nomi per creare la nostra strategia: l’importante è sempre rimanere fedeli a sé stessi.

Coltivare un brand personale forte e costante renderà umana la nostra azienda, e ci permetterà di sviluppare relazioni più forti con i nostri clienti, il che risulterà in un passaparola “social”: un circolo virtuoso che porta solo benefici.

Attenzione però a non esporvi troppo: la cancel culture è sempre dietro l’angolo, quindi è bene evitare di esprimere un’opinione se si sa già che sarà controversa. E gli investigatori di Twitter, Facebook e Instagram non si fermeranno ai Tweet recenti, quindi prima di cominciare è bene rivedere la nostra intera “social network history”.

J.K Rowling, la popolare scrittrice della saga di Harry Potter, si è quasi giocata la faccia recentemente con un tweet considerato piuttosto controverso dalla comunità LGBTQ+ di Giugno 2020:

Ma qualcuno ha rischiato grosso anche per tweet di diversi anni prima.

Come far parlare di sé sui Social Network

In un mondo dominato da Facebook, Twitter, Instagram e Youtube, il consumatore è decisamente influenzato da cosa si dice su queste piattaforme: ormai il discorso social impatta notevolmente il modo in cui si acquista.

Questo allarga notevolmente l’orizzonte del marketing per le aziende con una semplice equazione: più engagement vuol dire più persone che parlano di te, e comprano. La visibilità del tuo nome è direttamente proporzionale al numero di volte in cui vieni cercato su Google.

Ma quali sono i metodi più facili per far parlare di sé sui social? Vediamone alcuni:

  • Punta sugli influencer: il successo del tuo brand personale dipende soprattutto dall’efficacia con cui le persone parlano di te. Avere degli advocates – persone che ti promuovono – relativamente famosi può fare miracoli.
  • Inventa attrattive: gli incentivi sono un ottimo modo per attirare a sé i clienti. Non solo sono utili a promuovere il nome del brand, ma servono come lente di ingrandimento per comprendere i clienti. Promozioni per le feste, sconti e novità che sfruttano lo shock value sono i tuoi biglietti per il treno della fama!
  • Crea dei contest: non c’è modo migliore di coinvolgere i clienti che chiedergli direttamente di partecipare ad un’attività da te promossa. Che sia un quiz, un concorso o una challenge – TikTok insegna – un cliente ingaggiato è un cliente che rimane. Inoltre, potresti scoprire cose interessanti sui tuoi clienti.
  • Crea delle campagne social divertenti: la serietà è passata di moda – fino a un certo limite naturalmente. Taffo insegna, le campagne social che strappano un sorriso all’utente hanno un grande successo. Del resto, una persona va sui social per divertirsi.

Il consiglio fondamentale è solo uno: divertiti, e sii te stesso. Crea un’immagine di te che ti rispecchi attraverso la tua strategia di marketing, e non avere paura di uscire dal percorso tratteggiato. I grandi pionieri non seguono mai le orme di qualcun altro.

Social Network: far spiccare la propria area di competenza

Prima di creare il proprio brand personale dobbiamo avere ben chiaro esattamente cosa vogliamo offrire – se non siamo già un’azienda consolidata.

Partiamo dal presupposto che tutti hanno un talento: il mondo è gigante e pieno di opportunità. Puoi cimentarti in qualcosa che esiste già, o trovare un problema da risolvere, le possibilità sono infinite.

Qualunque sia la motivazione per cui hai scelto di lavorare in indipendenza, il tuo talento va identificato ed allenato bene per permettergli di generare i profitti che vuoi. Un consiglio pratico per identificarlo e dare un’occhiata alle macroaree del mondo del lavoro:

  • Soldi e business
  • Educazione
  • Politica
  • Famiglia o relazioni
  • Media
  • Divertimento

Una volta identificata la tua area di expertise, il consiglio è quello di seguire sui social quanti più “colleghi” possibile. L’ispirazione non è imitazione, e guardando come si comportano loro sui social potresti scoprire qualcosa di più sulla tua professione, cosa funziona e cosa no.

Il networking – ovvero fare rete con altri professionisti – è fondamentale per un freelancer. LinkedIn può essere un buon punto di partenza, ma non è l’unico mezzo. In tutta Italia – pandemia permettendo – si organizzano eventi di persona o via webinar per conoscere colleghi.

Social Network: il piano editoriale

Costruire un brand personale richiede costanza ed organizzazione: i post non vanno improvvisati, ma pensati ogni settimana, considerando anche l’ora ed il giorno in cui verranno pubblicati. Per questo motivo, il piano editoriale – o content calendar – è fondamentale.

Un piano editoriale è uno strumento utilizzato dai professionisti per organizzare e controllare il design e la distribuzione del materiale promozionale ed educativo al pubblico in tutti i canali più rilevanti – in questo caso, i social network.

Prima di tutto, dovremo identificare il nostro pubblico, ovvero gli utenti a cui i nostri post saranno rivolti. Se per esempio stiamo promuovendo il nostro corso online sul personal branding, ci servirà raggiungere persone che sono interessate ad acquisire questa conoscenza.

Creiamo una “buyer persona”, ovvero un personaggio di fantasia che rispecchi chi vogliamo raggiungere: età, genere, hobby, posizione lavorativa e stipendio. Se offriamo servizi di persona, concentriamoci anche sulla posizione geografica del nostro pubblico.

Dopodichè, sarà il momento di creare un po’ di contenuti per averli pronti da postare. Le quattro aree di contenuti principali sono:

  • Informazioni sul brand personale: chi siamo, qual è il nostro background e cosa offriamo
  • Contenuti educativi: consigli, chicche del mestiere che possono interessare al tuo pubblico
  • Contenuti bonus: una frase motivazionale, una battuta divertente o una storia che vi ha ispirato: le possibilità sono infinite

Una volta creati i contenuti, dovremo scegliere le piattaforme più rilevanti dove diffonderli: per i professionisti, LinkedIn è un must have, mentre per gli influencers è molto importante Instagram. Il modo migliore, e ricercare quale canale il nostro pubblico preferenziale frequenta.

Infine, dovremo mettere in piedi il nostro calendario editoriale, ed è sempre consigliato avere una visione d’insieme almeno mensile. Vi sono molte risorse per capire quanto e quando è meglio postare, ma la regola principale è quella di non fare spam: dovete farvi desiderare un po’!