Posizionamento SEO nel 2022: ecco i nuovi trend!

Tutti conosciamo l’enorme potenziale della comunicazione online. Eppure, alcuni ambiti sembrano essere molto complicati. Tra questi rientra tutto ciò che riguarda il posizionamento SEO. Ma come migliorarlo? Perché è così importante? Quali sono i SEO trend del 2022? Andiamo a scoprirlo in questo articolo!

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Tutti conosciamo l’enorme potenziale della comunicazione online. Tuttavia, spesso alcuni ambiti sembrano essere particolarmente ostili ai “non addetti ai lavori”. 

Questo concetto risulta essere estremamente calzante quando parliamo di SEO, o Search Engine Optimization

La SEO, in italiano “ottimizzazione per i motori di ricerca”, viene definita da glossario marketing come:

L’insieme delle attività che hanno lo scopo di migliorare il posizionamento di una pagina in base ad alcune parole chiave sui motori di ricerca. 

In poche parole, la SEO riguarda tutto quell’insieme di tecniche e strategie che consentono al tuo sito o al tuo articolo di apparire tra i primi risultato di ricerca su Google. 

Ma per quale motivo parliamo della sua importanza?

Ebbene, secondo uno studio studio condotto da BirghtEdge, il 51% del traffico su un sito web arriva per mezzo della ricerca organica. 

Questo significa sfruttando delle attività di ottimizzazione web non a pagamento, tra le quali abbiamo appunto la Search Engine Optimization.

Inoltre, sempre dai dati presentati in questo studio, è possibile constatare che, senza un’adeguata strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca, si rischia di perdere circa il 58% dei ricavi. 

Mi sembra un ottimo motivo per investire nella SEO, non trovi?

Eppure, non si tratta dell’unica ragione. Inoltre, come sappiamo l’algoritmo alla base di Google non è fisso, ma può variare in continuazione. 

Quindi quali sono i nuovi trend per l’ottimizzazione SEO nel 2022? Andiamo a scoprirli in questo articolo!

Ottimizzazione SEO: l’importanza dell’utente sul web

Il primo punto che non bisogna mai dimenticare quando si gettano le basi per una strategia di Search Engine Optimization è che chiunque si occupi della scrittura per il web non sta scrivendo per Google, ma per gli utenti. 

Certo, piacere a Google e finire in prima pagina è ottimo, ma non dobbiamo mai dimenticarci che al centro c’è proprio l’esperienza degli utenti sul web. 

Le persone che si occupavano di ottimizzazione per i motori di ricerca all’inizio non si sono mai concentrate sull’utente finale. 

Risultato? Un fiume di parole chiave inserite senza alcuna considerazione della leggibilità.

Eppure, le cose stanno cambiando e Google ce lo sta dicendo chiaramente. Infatti, anche con l’ultimo aggiornamento dell’algoritmo il motore di ricerca più utilizzato al mondo ha affermato che la Page Quality è diventato uno dei fattori di ranking. 

Per dirla in parole più semplici, la qualità della pagina percepita dagli utenti è diventato uno dei fattori fondamentali per posizionare tale pagina su Google. 

Ovviamente non possiamo parlare solo di Page Quality. Infatti, questo ed altri parametri sono contenuti in una macrocategoria che deve necessariamente essere tenuta in considerazione: l’esperienza dell’utente. 

Google vuole fornire risposte precise agli utenti, è nel suo interesse. Di conseguenza, i contenuti che risultano interessanti per le persone che fanno ricerche su Google saranno premiati. 

Nulla di più semplice. 

Quindi, da questo primo principio abbiamo capito che, se vogliamo apparire tra i primi risultati di Google dovremo necessariamente ricordare che stiamo scrivendo per delle persone e non per delle macchine. Il contenuto generato non solo piacerà a Google, ma anche all’utente finale. 

Un evergreen dell’ottimizzazione SEO: la velocità del sito

Sono anni che gli esperti di SEO di tutto il mondo affermano quanto la velocità sia un importantissimo fattore che può influire sul posizionamento di un contenuto. 

Ebbene, questo nel 2022 diventa vitale per l’ottimizzazione SEO. 

Infatti, Google premia tutti quei siti che hanno una velocità di caricamento uguale o inferiore ai 2,5 secondi. 

Ma come facciamo a controllare la velocità di caricamento del nostro sito web?

Niente paura! Esistono differenti tool per fare questa ricerca. 

Tra i vari programmi ne esistono alcuni a pagamento ed altri gratuiti, come Page Speed Insight

Tramite questo tool basterà inserire l’URL del tuo sito nella barra di ricerca ed il gioco è fatto! In pochissimo tempo scoprirai la velocità del tuo sito web. 

E se il sito dovesse risultare troppo lento? Beh, in questo caso si potrà intervenire su quelle che sono le cause più frequenti dei rallentamenti, come il tema troppo pesante, il CSS inutilizzato oppure l’uso di immagini eccessivamente grandi.  

Il posizionamento SEO migliora se il sito è mobile friendly!

Ebbene sì, anche questa non è una grande novità. Infatti, come sappiamo, sempre più persone utilizzano Internet dal proprio cellulare. 

Sempre rimanendo nell’ottica del garantire agli utenti la migliore esperienza possibile, ricordiamo che l’ottimizzazione per il mobile garantisce un miglior posizionamento SEO del sito o del contenuto. 

Dunque, parlando ancora di velocità è necessario controllare non solo quanto il sito web risulti essere veloce da desktop, ma anche da mobile. 

Inoltre, quando parliamo di ottimizzazione per dispositivi mobili non facciamo riferimento solo alla velocità di caricamento. 

Infatti, ci sono numerose altre variabili che potrebbero portare ad una fruizione non ottimale del tuo sito da mobile, come un testo troppo piccolo o delle immagini con dimensioni non definite

La ricerca vocale incide sul posizionamento SEO?

Siamo nel 2022 e sempre più persone possiedono un assistente vocale. Che si tratti di Google Home o Alexa poco importa, facciamo comunque riferimento ad un dispositivo che intercetta la domanda dell’utente. 

Secondo le stime di Finance Online del 2020 si registrerà un incremento delle vendite di questi dispositivi di 25milioni entro la fine del 2022. 

Ma questo cosa significa e come può influire sulla SEO?

Rispondo subito a questa domanda. 

Infatti, l’utilizzo della ricerca vocale può andare a modificare profondamente la SEO. 

In che modo, ti starai chiedendo. Ti rispondo subito. 

Quando facciamo una ricerca online “tradizionale”, quindi digitando a mano il contenuto che stiamo andando a cercare tendiamo ad essere maggiormente sintetici. 

Invece, quando parliamo con Alexa, Google Home o qualsiasi altro assistente vocale risultiamo maggiormente discorsivi

Di conseguenza, cambieranno le query di ricerca (quindi le domande che vengono poste a Google) e bisognerà ottimizzare l’articolo anche sotto questo punto di vista. 

E questo come potrebbe essere intercettato tramite una strategia SEO?

Beh, basterà utilizzare un linguaggio naturale nella scrittura degli articoli, come se stessimo parlando

Bisognerà concentrarsi maggiormente sulle parole chiave a coda lunga in quanto risultano più complesse e naturali.

Tramite questa piccola tecnica i tuoi contenuti potranno essere trovati da un numero sempre maggiore di persone che effettua ricerche online tramite strumenti di assistenza vocale. 

L’accessibilità è un fattore di ranking SEO?

Tra i fattori che influiscono sul posizionamento SEO di una pagina web c’è anche l’accessibilità.

Si tratta di un parametro che sta via via conquistando un’importanza sempre maggiore, sempre nell’ottica dell’esperienza dell’utente. 

Attenzione: ricorda sempre che quello che piace all’utente, piace anche a Google. 

Di conseguenza, un sito che presenta dei contenuti facilmente navigabili anche per gli utenti con delle disabilità sarà premiato dal motore di ricerca

Ma come si può fare a migliorare l’accessibilità e, di conseguenza, la SEO?

Un consiglio per migliorare il tuo posizionamento è quello di utilizzare sempre l’ALT text per le immagini. Infatti, il testo alternativo ha lo scopo di consentire la fruizione dei contenti anche alle persone non vedenti, migliorando di fatto l’accessibilità.