Seozoom: guida al tool italiano dell’analisi SEO in 3 step!

SeoZoom, il tool italiano dedicato all'analisi SEO dei siti web. Quali funzionalità offre Seozoom, come creare progetti, quali tool alternativi usare.

Uno dei principali strumenti che vengono utilizzati per fare l’analisi SEO è proprio questo tool italiano, SeoZoom.

Quando si deve gestire un sito web aziendale o, ancora meglio, ancora prima di crearne uno, l’analisi SEO è fondamentale.

La Search Engine Optimization, infatti, è un insieme di tecniche che riescono a far da ponte tra i bisogni ed i gusti degli utenti e ciò che invece è premiato dai motori di ricerca. In mezzo, troviamo il sito web del nostro brand.

Ecco quindi che riuscire a monitorare in modo dettagliato le performance del nostro sito è fondamentale per dare una marcia in più al nostro business sul web.

La SEO, infatti, oltre a fare in modo che il nostro sito web venga trovato dagli utenti che navigano online per determinate chiavi di ricerca, infatti, permette anche che gli utenti giusti arrivino a finalizzare i nostri obiettivi di conversione.

Insomma, la SEO è uno dei nostri più validi alleati quando si tratta di digital marketing, e SeoZoom è uno degli strumenti più potenti che possiamo utilizzare in tal senso.

Ecco perché in questo articolo parliamo di questo tool dell’analisi SEO, di come sia strutturato, e di come fare ad utilizzarlo al meglio. In fondo all’articolo, un bonus: quali altri tool, simili a SeoZoom, possiamo utilizzare per la nostra analisi SEO.

Innanzitutto, cos’è SeoZoom e come funziona

SeoZoom è un tool italiano che permette l’ottimizzazione del proprio sito, o dei propri siti, in modo assai completo.

Infatti, grazie a questo strumento, è possibile fare in un’unica suite alcune operazioni fondamentali quando si vuole analizzare un contenuto dal punto di vista SEO.

È infatti possibile:

  • fare la ricerca della parole chiave;
  • verificare che il proprio sito web rispetti i criteri basilari della SEO on page;
  • sviluppare un piano editoriale coerente con la propria strategia business;
  • aiutare nelle strategie di link building;
  • analizzare e studiare la concorrenza.

Alcuni processi che, qualora vengano svolti manualmente, occuperebbero molto tempo, grazie a questo strumento vengono invece completamente automatizzati.

Il proprio sito viene infatti analizzato come verrebbe analizzato da Google (attraverso i cosiddetti spider), restituendo una fotografia aggiornata dello status del proprio sito, evidenziando errori o imprecisioni.

In questo video YouTube, Riccardo Esposito, Web Writer Freelance, ha intervistato Elisa Contessotto del team SeoZoom, per verificare in diretta l’utilizzo del tool.

Come si è potuto riscontrare anche dal video, per i servizi offerti, SeoZoom ha dei costi molto contenuti rispetto ad altri strumenti di pari funzionalità. Il tool è inoltre verificabile di persona grazie ad una demo gratuita prenotabile a questo link.

Il tool offre diversi piani di abbonamento che possono valutati a seconda delle proprie esigenze:

  • nel caso si gestiscano 1 o 2 siti, potrà bastare il piano Lite;
  • in caso se ne gestiscano di più, potrebbe convenire un piano Professional, Business oppure Corporate

Oltre all’assistenza messa a disposizione per gli utenti abbonati, è anche stato aperto un gruppo Facebook, in cui discutere di problemi e migliorie allo strumento. Vengono anche condivisi aggiornamenti e novità, quindi può essere uno strumento efficace anche se non si è ancora abbonati alla suite.

Come strutturare un progetto su Seozoom: tutorial in 3 step

Per poter capire il funzionamento di questo strumento, la prima cosa da fare, dopo l’iscrizione, è la creazione di un progetto, che ovviamente sarà relativo al sito web che si desidera monitorare.

Quando si accederà alla funzionalità “Nuovo Progetto“, si aprirà un procedimento guidato che farà inserire URL, settore di pertinenza e nome dell’azienda.

Con il secondo passaggio, si entra nel vivo della questione, perché bisognerà inserire tutte le parole chiave pertinenti con la nostra attività. Non si tratta di una fase da eseguire obbligatoriamente nel momento in cui si apre il progetto: può essere infatti completata solo successivamente.

A quel punto, si potranno inserire i siti web di proprietà dei nostri principali competitor. In altre parole, si tratta di aggiungere i siti che compaiono nella SERP per le nostre chiave di ricerca.

Queste tre fasi servono a impostare correttamente un nuovo progetto all’interno del tool.

SeoZoom poi concede di scegliere a chi dare l’accesso dei propri dati: se però si tratta di un account a gestione individuale ovviamente questa fase non ci sarà.

Qualora desiderato, poi si può anche scegliere tra alcune integrazioni. Si può infatti scegliere se integrare l’analisi SEO con i dati di Google Analytics, Google Search Console, Plugin di WordPress, ecc. Può essere un’azione interessante, per avere una banca dati più estesa.

Ora che abbiamo inteso la facilità con cui iniziare ad analizzare il nostro sito web, possiamo passare allo step successivo, ovvero capire quali sono gli strumenti che mette a disposizione il tool.

I 5 strumenti messi a disposizione da SeoZoom per l’analisi SEO

Certamente la parte più nota di questo tool è quella dedicata alla ricerca delle parole chiave.

La pagina che si apre quando si decide di analizzare una determinata parola chiave è assai completa e mostra i risultati di quella keyword in quel giorno specifico. Senza contare che viene mostrata l’analisi della SERP, e anche la stagionalità del successo di quella keyword, ovvero il trend previsto con l’andare del tempo.

In secondo luogo, SeoZoom mette a disposizione una funzionalità che pochi altri competitor fanno: analizza il search intent per una determinata parola chiave. Con quest’espressione, si intende il motivo per il quale quella parola chiave viene ricercata in rete.

Si tratta di un’analisi a dir poco fondamentale, perché permette di creare dei contenuti che siano in linea con quanto desiderato dal proprio pubblico.

Mostra infatti anche gli argomenti principali e secondari da affrontare, e le parole chiave con un intento di ricerca simile o uguale. Gli analisti SEO sanno benissimo quanto onerosa in termini di tempo sia una ricerca simile.

In quarto luogo, abbiamo gli SEO Spider, ovvero quei crawler che scandagliano il nostro sito e trovano errori, pagine duplicate, pagine con errore 404, ecc.

Questo tipo di opzione permette di capire in pochissimo tempo quali sono le modifiche e gli accorgimenti da applicare affinché questi errori non compaiano più.

In ultima analisi, riteniamo interessante riportare che questo strumento riporta anche la cosiddetta Zoom authority, ovvero l’autorevolezza di un sito, secondo SeoZoom.

Il valore non è semplice da calcolare, perché è il risultato di una molteplicità di fattori, dal traffico, alla stabilità del suo ranking, alle possibilità di crescita nel tempo. Si attesta in valori da 0 a 100, dove 0 è “facile”, mentre “100” è difficilissimo. Si tratta di numeri indicativi, ma che possono dare un’idea interessante sull’andamento del proprio sito.

I Costi e l’Academy di SeoZoom

Questo interessante strumento, come abbiamo visto, viene fornito solo in abbonamento, dopo una prova gratuita.

L’abbonamento base (Lite) viene fornito ad un costo di euro 49 al mese più IVA e permette di inserire fino a 2 progetti. Si tratta di un ottimo abbonamento per chi debba gestire solo il proprio sito.

Per poterne inserire di più, è necessario l’account Professional, che gestisce fino a 10 progetti, con 1000 parole chiave memorizzabili (contro le 200 di un account base).

A seguire, poi, ci sono gli account Business a 139 euro al mese e Corporate a 469 euro al mese. Prezzi IVA esclusa.

Cambia anche il numero utenti: da un unico utente dell’account Lite a 20 dell’account Corporate.

SeoZoom, inolre fornisce un’interessante Academy. Ci si può iscrivere anche se non si è già clienti della piattaforma di analisi SEO.

Una volta iscritti al sito, infatti, saranno disponibili una serie di Webinar relativi alle principali tematiche SEO, oppure webinar dedicati soltanto al loro tool (reperibili qui).

In alternativa, l’Academy mette a disposizione anche un percorso formativo per chiunque voglia approcciarsi in maniera più approfondita al mondo della SEO: il percorso è chiamato Certified Professional e mette a disposizione degli iscritti dei videocorsi, nonché approfondimenti one-to-one e un esame finale.

Altri 3 tool dedicati all’analisi SEO

Oltre a SeoZoom, sono diversi i tool che permettono l’analisi SEO e la ricerca delle parole chiave.

Uno strumento molto completo e totalmente gratuito è quello fornito dalla Search Console di Google e dalla Webmaster Console fornita da Bing.

In questi strumenti, si possono trovare i problemi del proprio sito, in termini di broken links, pagine 404 e redirect non andati a buon fine, o problemi di leggibilità e link troppo vicini.

Se però vogliamo avere uno strumento più completo, che permetta anche un’analisi delle parole chiave e dei competitor dovremmo avvalerci anche di altri strumenti.

Google Trends e Answer the Public danno un’idea di base di quelle che sono le parole ricercate dagli utenti del web in un determinato momento, e suggerisce le parole chiave correlate.

Uno strumento sicuramente più approfondito è Ubersuggest di Neil Patel. La piattaforma è assai completa e permette di fare l’analisi delle parole chiave, l‘analisi SEO del sito web, e l’analisi dei siti della concorrenza.

Oltre a ciò, suggerisce parole chiave, idee di contenuti e mette a disposizione uno strumento per l’analisi dei backlink.

UberSuggest è in abbonamento e si può scegliere se pagare una tantum al momento dell’iscrizione, oppure se pagare mensilmente. I costi per un abbonamento base si attestano attualmente a euro 29 al mese.

In terzo luogo, anche Mangool è uno strumento utilissimo. Dopo un periodo di prova gratuito di 10 giorni, si può scegliere se continuare ad avvalersi delle funzionalità della piattaforma, aderendo ad uno dei suoi abbonamenti.

La proposta base ha un costo molto simile a quello degli altri strumenti già visti e si attesta sui 29,90 euro al mese. Mette a disposizione l’analisi della SERP, l’analisi delle parole chiave e quella dei backlink, oltre al Rank tracking.

Redazione Trend-online.com
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