Social Media Manager: come cambierà il suo ruolo nel 2022

Quella del social media manager è una professione mutevole. Rimanere aggiornati è l’unico modo per restare rilevanti in un settore che cresce e si modifica con il suo pubblico. Ecco tre trend da tenere d'occhio e studiare nei prossimi mesi.

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Quando nacque Facebook nel lontano 2004, nessuno si poteva aspettare che un piccolo progetto universitario cambiasse per sempre il web trasformandolo in ciò che è oggi. Con il boom dei social media, sono nate anche tantissime nuove opportunità lavorative e professioni. 

Tra esse, l’importantissimo pilastro aziendale, il social media manager. 

Ma non solo: specializzazioni come quella del Content Strategist, Community Manager, esperto in sponsorizzate, e analisti social media si sono fatte largo negli ultimi anni, contribuendo a rivoluzionare il modo in cui le aziende sviluppano e gestiscono la loro presenza online. 

Tuttavia, quella dello specialista in social media è una professione mutevole e soggetta ai cambiamenti. Rimanere aggiornati è l’unico modo per restare rilevanti in un settore che cresce e si modifica con il suo pubblico. Ecco i trend da tenere d’occhio e studiare per i prossimi mesi.

Il boom dell’influencer marketing e dei brand ambassadors

All’estero in molti hanno evoluto le strategie di influencer marketing andando a creare dei veri e propri ambasciatori 3D: ologrammi in realtà virtuale sempre disponibili e pronti a promuovere prodotti e servizi per le aziende.

Tuttavia, se parliamo di piccole e medie imprese, non è necessario creare da zero un influencer “androide” per la propria strategia. Un buon social media manager saprà imbastire una strategia di influencer marketing efficace andando a selezionare i personaggi più affini al brand. 

Ecco perché oggi è più importante che mai per un social media manager studiare e comprendere i fondamenti e le tecniche migliori per sviluppare una strategia di influencer marketing efficace, dalla preparazione, alla collaborazione fino all’analisi dei risultati. 

Secondo diverse ricerche, infatti, questa strategia è una delle più efficienti dal punto di vista del ritorno sull’investimento e per l’incremento organico dell’engagement, e risulta una delle più vantaggiose in materia di costi/ricavi. 

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La gestione del social commerce 

I Social Media sono ormai diventati una parte integrante di qualsiasi strategia di marketing, e la naturale progressione che in molti si aspettavano ha portato alla nascita di veri e propri e-commerce all’interno delle stesse piattaforme, grazie alle funzioni di social commerce. 

Grazie ad essi un utente può effettuare acquisti direttamente da Instagram, Facebook e Pinterest, andando ad accorciare la buyer’s journey e accedendo a prodotti perfettamente allineati con le sue esigenze e i suoi desideri. 

Questo cambiamento epocale nel modo di fare e-commerce ha generato una domanda decisamente alta di specialisti in social commerce, che si occupano di sviluppare, ottimizzare e gestire i negozi online sulle piattaforme social media. 

Diversi studi di settore hanno dimostrato che una vetrina social ben strutturata porta a un significativo aumento di vendite e conversioni, ed il potenziale di marketing all-in-one è decisamente allettante per tantissime aziende in ambito retail. 

Va da sé, quindi, che un buon social media manager dovrà essere ben preparato sull’argomento, e offrire un’assistenza a 360° anche in materia di social commerce. 

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Digital marketing su TikTok: un mondo a sé 

Nel 2022, TikTok ha dimostrato di essere la terza piattaforma più popolata a livello globale, grazie alla sua crescita esponenziale iniziata nel 2020 che ha portato a un incremento dell’utenza del circa 50,3% in media ogni anno. 

Sebbene tante aziende vedano ancora TikTok come una piattaforma “giovane” – destinata alla Generazione Zeta – e instabile, oggi il trend sta velocemente cambiando, mostrando un significativo incremento di utenti in fasce d’età variegate. 

Inoltre, diversi studi di settore hanno dimostrato un altissimo ritorno sull’investimento nel puntare sulle campagne organiche

Ryanair, con I suoi oltre 1.5 followers su TikTok, ha adottato un approccio comico nella propria strategia di comunicazione, andando a delineare per tantissimi altri brand le linee guida ottimali per sviluppare un piano efficace. 

Genuinità, autenticità e umorismo sono gli ingredienti per un mix che funziona su TikTok, che – a differenza di piattaforme come Facebook e Instagram – ha un ritmo veloce che soddisfa, tramite il formato “video breve”, la bassissima soglia di attenzione sui social media. 

È innegabile quindi che le aziende – nell’assumere un social media manager – desiderino anche una competenza specifica per il TikTok marketing. Un professionista dovrà quindi saper carpire la complessità di una strategia in questo senso, nettamente diversa rispetto a quella adottata sua altre piattaforme. 

Anche perché le sponsorizzate su TikTok hanno un costo nettamente più alto rispetto a quelle disponibili su Instagram e Facebook, ed è quindi essenziale poter disporre di una strategia organica che però porti a risultati concreti. 

Il che non è semplice: in molti hanno già fiutato l’opportunità su questa piattaforma, e la competizione risulta quindi spietata. 

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