Lo split azionario di Alphabet porterà a un nuovo Dow Jones?

Alphabet annuncia lo split azionario. Porterà a un nuovo Dow Jones Industrial Average? Bisogna attendere Amazon.com, l'unica Big Tech a mancare all'appello.

Alphabet ha toccato un rally superiore al 9% in after market (la seduta di martedì al Nasdaq si era chiusa già con un netto guadagno dell’1,73%). Dietro al rimbalzo ovviamente ci sono i risultati di un quarto trimestre da record ma anche un annuncio atteso da tempo: Mountain View prepara infatti lo split azionario. Sarà effettivo, con rapporto di 20 a 1, dal prossimo 1° luglio. Che cosa significa questo per il Dow Jones Industrial Average? Vedremo a stretto giro un nuovo indice delle blue chip Usa? Non prima che anche Amazon.com si decida finalmente di fare il suo split, visto che è l’unica delle Big Tech a mancare all’appello.

Alphabet va in rally al Nasdaq su risultati record e split azionario

Uno dei requisiti per entrare a far parte del Dow Jones è che l’azione possa essere “d’interesse per un gran numero di investitori”. Il che ovviamente non è possibile per titoli molto costosi. A oggi Amazon vale più di 3.000 dollari al Nasdaq. Anche la holding di Google si muove intorno a queste cifre ma dalla prossima estate non sarà più così. Alphabet ha seguito gli esempi più recenti di Tesla e Apple. A differenza di Cupertino, però, ha aspettato a lungo. Apple ha operato diversi split da quando nel 2007 aveva lanciato l’iPhone, proprio per non rischiare l’estromissione dal Dow Jones.

Dallo split di Alphabet un nuovo Dow Jones? Manca ancora Amazon

Il precedente split di Google risale al 2014 e in realtà non era stato neppure un vero split azionario. In quell’occasione infatti, parallelamente alla nascita della holding Alphabet i due fondatori Larry Page e Sergey Brin avevano voluto creare una nuova classe di azioni, senza diritti di voto. In questo modo potevano mantenere il controllo sul colosso del Web pur riducendo le loro partecipazioni. Da allora in ogni caso il titolo è rimbalzato di oltre il 330% a Wall Street. Rendendo sempre più stringente la necessità di un vero split azionario.

Alphabet al posto di Ibm o Cisco nel Dow Jones dopo il suo split?

Arriva così il momento di vedere un Dow Jones più fedele all’identità della Corporate America di oggi, con tutte le Big Tech e forse pure Tesla? Come nota Barron’s, se anche i responsabili dell’indice non vogliono vederlo diventare troppo tecnologico, proprio nel settore di Google e Apple ci sono titoli decisamente a crescita troppo lenta per essere considerati blue chip: da International Business Machines (Ibm), che fa parte del Dow Jones dal 1979 (ma ci era entrata e uscita già negli Anni 30), a Cisco Systems, alla stessa Intel. Sono loro che potrebbero fare spazio alle Big Tech mancanti che raggiungerebbero così Apple e Microsoft nel Dow Jones. (Raffaele Rovati)

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