Amazon un buy per Morgan Stanley. Può apprezzarsi dell'83%

Secondo Brian Nowak, analista di Morgan Stanley, il titolo Amazon può apprezzarsi dell'83% entro il 2023. Buy che si spiega con i multipli del retail.

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Sono in molti a considerare Amazon.com un buy, anche senza James Bond. Il colosso Usa dell'e-commerce, che secondo il sito The Information starebbe trattando l'acquisizione di Mgm Studios (quelli dei film di 007 appunto) per 9 miliardi di dollari, potrebbe apprezzarsi dell'83% a Wall Street entro il 2023. Ne è convinto Brian Nowak, analista di Morgan Stanley, che basa la sua ipotesi non sullo streaming, né sui servizi enterprise di Amazon Web Services (Aws), bensì sul core business del gigante di Seattle: il retail.

Amazon un buy. Può apprezzarsi dell'83% entro il 2023

Per Nowak, infatti, a confermare che il titolo Amazon è sottovalutato sono i multipli e in particolare il price/earnings to growth (Peg, metrica che mette in rapporto il prezzo di un'azione, l'eps e la crescita prevista dell'azienda). Gran parte dei maggiori rappresentanti di Retail e Consumer Staples, infatti, scambiano con un Peg di 3 mentre quello di Amazon è fermo a 1,2 e quindi a sconto del 30% rispetto alla media dei suoi pari. Anche nello scenario più prudente, con un multiplo di 1,7 per il Peg, secondo Nowak Amazon dovrebbe guadagnare il 38% a Wall Street entro il 2023. Rimanendo ancora a sconto di circa il 45% rispetto a Walmart. Se raggiungesse il multiplo di 3 il rimbalzo sarebbe invece dell'83% regalando ad Amazon una capitalizzazione superiore a 3.000 miliardi di dollari.

Per Morgan Stanley ad Amazon bastano multipli retail

E un prezzo di 6.000 dollari per azione, contro i 4.500 dollari che sono per altro l'attuale target price di Amazon (e i 3.270,39 della chiusura al Nasdaq di lunedì). I 3.000 miliardi di capitalizzazione sono un traguardo ipotizzato già lo scorso mese da Brent Thill, analista di Jefferies, che però a differenza di Nowak analizzava la combinazione dei business del gruppo Usa e non solo la sua posizione dominante nel settore del retail. D'altronde anche per il suo buy, Jason Bazinet, analista di Citi Research (che settimana scorsa aveva aumentato da 3.750 a 4.175 dollari il target price sul titolo), citava tra i fattori rialzisti proprio l'e-commerce: in Usa il tasso di penetrazione del commercio elettronico in generale si attesta al 20% appena e Amazon con la sua quota del mercato del 30% ha ovviamente ampio margine di crescita (senza neppure considerare il resto del mondo).

Amazon buy anche nello streaming. Comprerà Mgm?

Intanto sono attese novità per un altro business di Amazon, quello dello streaming video. Secondo quanto riportato per primo dal sito The Information, il colosso di Seattle, attivo nel comparto con la sua piattaforma Prime Video, potrebbe conquistare Mgm Studios, la casa di produzione nota soprattutto per la serie di James Bond. La capogruppo Mgm Holdings, finita in Chapter 11 nel 2010, è attualmente controllata dai fondi creditori. Già in dicembre Reuters aveva riportato che Morgan Stanley e LionTree avevano ricevuto il mandato per lavorare alla dismissione. Le indiscrezioni su Mgm sono partite dopo che lunedì At&t ha annunciato di avere raggiunto l'accordo per la fusione della sussidiaria WarnerMedia (di cui fanno parte canali come Hbo, Cnn e Cartoon Network oltre al catalogo cinematografico di Warner Bros.) con Discovery Inc. (Discovery Channel, Animal Planet, Food Network, Travel Channel ma anche Eurosport).

(Raffaele Rovati)