Anima Holding al palo, ma l’appeal speculativo aumenta

Anima Holding si è fermato sulla parità ieri, ma gli analisti si concentrano sugli ultimi acquisti di Amundi e sui potenziali risvolti.

Chiusura senza infamia e senza lode ieri per Anima Holding che, dopo aver ceduto quasi tre punti percentuali in avvio di settimana, ieri ha anche provato a spingersi in avanti, salvo poi tornare sui suoi passi.

Anima Holding si ferma a ridosso della parità

A fine giornata Anima Holding si è presentato a 4,392 euro, con un frazionale calo dello 0,05% e oltre 1,3 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 1,9 milioni.

Il titolo ieri è stato oggetto di attenzione da parte del mercato, sulla scia di alcune indicazioni che hanno riportato in primo piano il tema dell’M&A.

Anima Holding: Amungi sale al 5,16% del capitale

Secondo quanto risulta dalle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti, Amundi Asset Management detiene complessivamente il 5,16% del capitale di Anima Holding. L’operazione è datata 17 maggio e gli acquisti sono stati effettuati dai fondi di Amundi.

Lunedì scorso, poche ore prima della comunicazione Consob, Giampiero Maioli, CEO di Credit Agricole Italia, ha sottolineato come, in questo momento, sono esclusivamente concentrati sul business bancassurance di Banco BPM, escludendo un interesse per Anima Holding.

Anima Holding: Banco BPM è il principale azionista

Gli analisti di Equita SIM ricordano che lo scorso 7 aprile Credit Agricole ha annunciato di aver acquisito una partecipazione pari al 9,18% del capitale di Banco BPM.

L’istituto di credito guidato da Giuseppe Castagna è il principale azionista di Anima Holding con una partecipazione del 20,6% ed è il principale partner strategico della stessa, con un contratto di distribuzione fino al 2037 (che prevede protezioni significative per Anima), masse gestite di circa 45 miliardi di euro e una penetrazione sul totale dei fondi della clientela della banca del 69% circa.

Dall’altro lato Credit Agricole è l’azionista di controllo di Amundi, con una partecipazione del 69,8%. Equita SIM ricorda che in passato erano emersi sulla stampa rumors di un possibile interesse di Amundi per Anima Holding.

Anima Holding: per Equita SIM resta vivo l’appeal speculativo

Gli analisti di Equita SIM ritengono che l’appeal speculativo su Anima Holding  rimanga vivo, e che a questi prezzi, con un multiplo prezzo-utili adjusted 20022 pari a 9 volte, il profilo rischio-rendimento sia attraente per giocarsi le opzionalità M&A.

Resta immutata così la strategia suggerita da Equita SIM che su Anima Holding mantiene fermo il rating “buy”, con un prezzo obiettivo a 5,1 euro.

Anima Holding: la view di Intesa Sanpaolo

Lo stesso invito all’acquisto è stato reiterato ieri da Intesa Sanpaolo, con un target price a 5,2 euro.

Secondo gli analisti, la quota el 5,16% detenuta da Amundi, potrebbe contribuire ad alimentare l’appeal speculativo di Anima Holding, principalmente legato al potenziale processo di consolidamento bancario.

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