Il record di Apple? Da lancio iPhone ha guadagnato il 5.800%

Appuntamento mancato con i 3.000 miliardi di capitalizzazione ma Apple ha guadagnato al Nasdaq un impressionante 5.800% dal lancio del primo iPhone.

Per Apple tutti i riflettori sono sulla soglia psicologia di 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Appuntamento mancato (ancora per quanto?) visto che è stato raggiunto lunedì 3 gennaio ma solo in intraday. Il vero record di Cupertino, però, lo sottolinea Reuters quando spiega che il titolo ha guadagnato il 5.800% a Wall Street da quando nel gennaio 2007 Steve Jobs annunciava il primo iPhone. La tecnologia non sarebbe stata più la stessa e neppure Wall Street. L’S&P 500 si è apprezzato di circa il 230% nello stesso lasso di tempo.

Non raggiunti 3.000 miliardi ma Apple guadagna il 5.800% dal 2007

Certo arrivare a 3.000 miliardi di valore di Borsa è un obiettivo più unico che raro. Nessuno ci è mai riuscito prima e oggi vengono già evidenziati con enfasi i più bassi traguardi di 2.000 o 1.000 miliardi, ottenuti con merito da da rivali di Apple come Microsoft o Alphabet (Google). Tuttavia è capire come Apple ci sia arrivata che è più importante anche perché nonostante la mitizzazione del compianto Jobs va ricordato che gran parte del guadagno è arrivato sotto il suo successore Tim Cook, sia in termini di business che di performance sul listino. Certo era stato Jobs a scegliere Cook ed evidentemente ci aveva azzeccato.

Da lancio primo iPhone Apple ha guadagnato il 5.800% al Nasdaq

Se Apple riesce ad arrivare a 3.000 miliardi di capitalizzazione con prodotti “da sbadigli” come sono stati gli ultimi iPhone dove potrà arrivare quando effettivamente lancerà una Apple Car o ruberà la scena del metaverso alla nemica Facebook? Cook è riuscito a dimostrare in questi due anni di pandemia che Apple rimane il modello da battere in primis per la capacità di gestire la supply chain. E questa sua virtù è stata messa a dura prova nel 2021, con la crisi dei chip e una logistica globale bloccata dai focolai di Covid-19. 

Traguardo di 3.000 miliardi conferma che Apple non è speculazione

Il mercato premia le aziende che hanno fondamentali e bilanci solidi e le aziende che raggiungono queste mostruose capitalizzazioni di mercato hanno dimostrato di essere solide non frutto di speculazioni“, ha notato Scott Wren, senior strategist del Wells Fargo Investment Institute, citato da Reuters. “È un risultato fantastico e sicuramente degno di essere celebrato. Mostra fino a che punto sia arrivata Apple e quanto sia dominante agli occhi della maggior parte degli investitori“, è stato il commento di Jake Dollarhide, chief executive di Longbow Asset Management.

Record a Wall Street frutto anche dei buyback. Nessuna come Apple

C’è un altro aspetto da considerare però quando si parla del traguardo dei 3.000 miliardi di capitalizzazione: i buyback. Il potere di Apple è anche nei suoi programmi di remunerazione degli investitori. Nel 2021 Apple è stata tra le aziende dell’S&P 500 quella che ha riacquistato la maggiore quantità di azioni proprie. Nel suo anno fiscale, che chiude a fine settembre, Cupertino ha realizzato buyback per la cifra monstre di 85,5 miliardi di dollari e ha staccato cedole per 14,5 miliardi. Distanziando ampiamente società, spiega la Cnbc, che pure non sono certo avare da questo punto di vista come Meta Platforms (Facebook), Alphabet, Oracle o, per uscire dal tech, Bank of America. (Raffaele Rovati)

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