Atlantia accelera: offerta Cdp per Autostrade in arrivo

Atlantia balza in avanti a inizio ottava e recupera buona parte delle perdite accusate nella scorsa settimana. Gli acquisti sul titolo sono stati innescati dalle indiscrezioni di stampa del fine settimana: Il Messaggero ha riferito che il cda di Cdp oggi pomeriggio darà l'ok all'offerta vincolante su Autostrade

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Atlantia balza in avanti a inizio ottava e recupera buona parte delle perdite accusate nella scorsa settimana. Gli acquisti sul titolo sono stati innescati dalle indiscrezioni di stampa del fine settimana: Il Messaggero ha riferito che il cda di Cdp oggi pomeriggio darà l'ok all'offerta vincolante e senza condizioni sull'88% di Autostrade per l'Italia detenuto dalla holding dei Benetton a un prezzo collocato nella parte alta della forchetta 8,5-9,5 miliardi di euro. Secondo La Stampa invece l'offerta sarebbe condizionata all'approvazione del piano economico e finanziario, non ancora inviato al CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) e per la quale occorrono tra i 4 e i 6 mesi. L'entità dell'offerta è in linea con quanto ipotizzato nei mesi scorsi ma la novità principale è che si tratterebbe di una proposta vincolante. L'altra novità è rappresentata dalle modalità di pagamento previste nell'offerta: il 75% al closing in contanti e il resto dilazionato in 3-4 anni. Atlantia dovrebbe esaminare l'offerta in un cda convocato per venerdì prossimo.

Atlantia: il rebus della valutazione di Autostrade

Quale sarà il responso del board di Atlantia? Difficile dirlo in quanto la proposta di Cdp (che, ricordiamo, è capofila del consorzio di cui fanno parte anche i fondi Blackstone e Macquarie) è vincolante, caratteristica più volte richiesta negli ultimi mesi dalla holding, ma il prezzo proposto potrebbe non soddisfare i Benetton e soprattutto gli altri azionisti di Atlantia. Oltretutto nel fine settimana è arrivata anche l'OPA di NAF 2 su ASTM, l'altra big del settore autostradale quotata in borsa. Jonathan Amouyal, partner del fondo TCI (accreditato di una quota del 10% circa in Atlantia) ha colto la palla al balzo dichiarando che i numeri dell'OPA lanciata da NAF 2 rafforzano la loro valutazione di Autostrade pari a 11-12 miliardi, e che l'operazione dimostra che "al netto di decreti illegali, c'è appetito per investimenti infrastrutturali in Italia". Il riferimento è al decreto Milleproroghe che aveva ridotto notevolmente le penali a carico dello Stato Italiano in caso di revoca della concessione.

Analisi tecnica: Atlantia in pressione sulla resistenza

L'analisi del grafico di Atlantia mette in evidenza la pressione che nelle ultime settimane il titolo ha esercitato sul lato alto della fascia laterale rappresentato dal massimo di giugno a 16,2150 euro. Il perentorio superamento di questo ostacolo permetterebbe alle quotazioni di riattivare rimbalzo partito a marzo 2020 verso 17 e 19,50. Discese sotto 14,60-14,80 potrebbero invece anticipare approfondimenti sui supporti statici a 12,70-13,00 (conferme alla violazione di area 14).

(Simone Ferradini)