Benetton ancora sotto i riflettori. Dopo l’OPA su Atlantia in partnership con Blackstone la famiglia trevigiana potrebbe avere in canna un altro colpo. Ieri Bloomberg ha lanciato un’indiscrezione secondo cui Autogrill e Dufry stanno negoziando una combinazione. Il risultato sarebbe un vero e proprio gigante del travel retail: 6,4 miliardi di ricavi nel 2021.
Autogrill scatta su ipotesi integrazione Dufry
Improvviso scatto in avanti ieri a fine pomeriggio per Autogrill (oggi -5%). Il titolo ha chiuso a oltre +12% spinto dalle rivelazioni di Bloomberg: il gruppo leader nella ristorazione in viaggio sta trattando con Dufry (duty free shop) per una possibile aggregazione. Autogrill è frettolosamente uscita con un comunicato in cui ha precisato di essere interessata a “valutare diverse opportunità strategiche e a tal fine intrattiene interlocuzioni anche con operatori del settore”. In altre parole, i Benetton (controllano Autogrill tramite Edizione cin il 50,1%) sono attivi nella ricerca di un partner industriale con cui rafforzare il business.
I Benetton resterebbero primi azionisti della newco
Per raggiungere l’obiettivo i Benetton sembrano disposti a perdere formalmente il controllo sul loro investimento. In base alle capitalizzazioni attuali (2,65 miliardi di euro per Autogrill e 3,5 miliardi per Dufry) la quota dei trevigiani nella newco sarebbe intorno al 20-22 per cento. Questo farebbe dei Benetton potenzialmente il primo azionista davanti al private equity Advent (meno del 6%).
I vantaggi dell’operazione Autogrill-Dufry
La combinazione tra Autogrill e Dufry creerebbe un vero e proprio colosso del travel retail (commercio al dettaglio nel settore viaggi) con ricavi complessivi pari a oltre 6,4 miliardi di euro (in base ai dati dell’esercizio 2021). L’operazione avrebbe, secondo gli analisti, senso sia dal punto strettamente industriale (i due gruppi operano in aeroporti e stazioni ferroviarie, Dufry nella vendita al dettaglio, Autogrill nel food) che geografico (Autogrill è poco presente in America Latina, dove invece Dufry ha una buona posizione). Gli aspetti negativi (Covid e guerra Russia-Ucraina) potrebbero invece venire meno nel medio termine.
(Simone Ferradini)