Crollo azioni Saipem: 2 motivi valgono ancora l’investimento

Saipem non riesce a riprendersi dall'ultimo crollo dopo un trend ribassista che dura ormai da troppo e fa riflettere sulle prospettive future della società.

Per chi se lo stesse chiedendo, il 2021 è stato un anno ottimo per la Borsa italiana, nonostante gli alti e bassi e le notizie destabilizzanti che come sempre si susseguono rumorose.

Se andiamo a leggere uno degli ultimi articoli de IlSole24Ore nell’anno 2021, infatti, troviamo conferma di questo con dei dati molto soddisfacenti:

“I mercati azionari italiani sono tornati a correre dopo la gelata 2020 dovuta alla fase acuta dell’emergenza sanitaria. Nel corso del 2021 la capitalizzazione di Piazza Affari è infatti balzata del 24,7% a quota 757 miliardi, per un peso sul Pil salito al 43,1% dal 37% del 2020.”

Ottimi dati per un mercato in ripresa.

Tuttavia le azioni Saipem, nonostante alcune sedute che le hanno visto in testa a Piazza Affari, hanno preso una direzione che correva, e continua a farlo oggi più che mai, lungo un sostenuto trend ribassista. A settembre 2021, Milano finanza riportava una delle performance più interessanti del titolo:

“In una giornata molto positiva per Piazza Affari (+0,91%), Saipem guadagna il 3,92% e si porta a 2,069 euro, beneficiando non solo dell’andamento di mercato ma anche del report dell’Opec pubblicato nel pomeriggio, nonché delle scoperte di ExxonMobil in Guyana.”

Ovviamente l’ottimismo di alcuni lettori e sostenitori di Saipem si era fatto largo dopo una giornata del genere, ma la gioia è durata poco perché a fine ottobre segna nuovamente un ribasso, stavolta pari all’ 11%.

Il crollo è netto, rendendo le azioni Saipem le peggiori dell’indice FTSE MIB.

Su SoldiOnline si legge chiaramente la ragione, o perlomeno le cause che avrebbero portato a tale perdita:

“La società ha diffuso i risultati dei primi nove mesi del 2021. Il periodo in esame si è chiuso con un risultato finale negativo e una contrazione dei ricavi (nonostante una ripresa del giro d’affari nel terzo trimestre), a causa principalmente dei minori volumi sviluppati nella divisione Engineering & Construction Offshore.”

Le notizie creano un’atmosfera poco gradevole che circonda le azioni Saipem sancendo l’inizio di un periodo che non si sarebbe concluso bene, anzi le cose peggiorano fino ad arrivare alle porte del 2022 con un accenno di ripresa che si conclude con un tonfo ancora più grave.

Le azioni Saipem venivano scambiate a 1,83 euro l’1 gennaio 2022 per arrivare alla fine del mese a valere solamente 1,32 euro.

Un tracollo decisivo che porta la società e gli investitori a tremare. Vediamo cosa aspettarci dal noto gruppo milanese e quali sono le ragioni che potrebbero ancora spingere all’acquisto gli investitori.

Il ruolo di Saipem

Saipem è una società per azioni che opera da quasi settant’anni nel settore delle infrastrutture e dell’energia.

Ben nota in tutto il mondo e quotata a Piazza Affari, opera in oltre 60 Paesi con alle spalle Eni Spa e CDP Equity Spa.

Essendo nel bel mezzo della transizione energetica, Saipem è in prima linea, come scrive anche sul suo sito ufficiale:

“Noi di Saipem stiamo portando avanti azioni diversificate al fine di guidare la transizione energetica lungo quattro pilastri: le energie rinnovabili, la decarbonizzazione delle industrie ad alta intensità di carbonio, la conversione delle biomasse, l’economia circolare e l’idrogeno.”

Fondamentalmente il suo compito è quello di distribuire energia ed è qui che leggiamo i soliti problemi recenti, tra i più comuni a tutte queste grandi società: l’aumento dei costi delle materie prime unito alle difficoltà per l’approvigionamento di risorse essenziali.

Questo dovrebbe spingere i sostenitori della transizione energetica a favorire un acquisto che possa assecondare il suo percorso di ripresa, ma il denaro non bada alle buone intenzioni, almeno non quello di tutti.

Le idee di Saipem erano tante, tra sviluppi di nuove tecnologie a fronte della decarbonizzazione e accordi internazionali. La società mirava al futuro, forse proprio quello che non si riesce a vedere per lei in questo momento.

Ma perché è stata soprattutto lei a cadere?

Analisi delle azioni Saipem

Al momento attuale le analisi degli esperti dicono che il proseguimento sulla linea ribassista è l’opzione più quotata.

Niente fa pensare al possibile rimbalzo, anche perché la discesa continua ormai in modo sostenuto.

Solo nell’ultimo mese abbiamo visto un calo del 38,8% e i trader hanno registrato due resistenze, una appena sotto 1,30 e un’altra su 1,43 mentre un target ribassista viene osservato da molti speculatori sul livello 1,10.

A questo proposito leggiamo tra i diversi pareri quelli di Borse.Quifinanza, molto dettagliati e semplici da comprendere anche per i neofiti:

“Il quadro tecnico della società ingegneristica italiana segnala un ampliamento della linea di tendenza negativa con discesa al supporto visto a 1,155, mentre al rialzo individua l’area di resistenza a 1,296. Le previsioni sono di un possibile ulteriore ripiegamento con obiettivo fissato a 1,104.”

Oggi lo scambio delle azioni Saipem avviene intorno a 1,13 euro, ma consideriamo che fino a un mese fa il prezzo si aggirava intorno ai 2,00 euro.

Uno spaventoso ribasso che lascia il mercato e gli investitori a bocca aperta, nonostante il trend ribassista prosegua dal 2019 in modo più che sostenuto, avendo perso il 53,37% nell’ultimo anno e il 69,54% negli ultimi 5.

Cos’è successo nell’ultimo mese alle azioni Saipem?

Tra la più svariate ragioni del crollo delle azioni Saipem ci sono di sicuro quelle già sopra elencate, come la contrazione dei ricavi del 2021 e la difficoltà dovuta all’aumento dei prezzi di alcune risorse, ma non si tratta solo di questo.

La data del crollo più nefasto e recente delle azioni Saipem è infatti quella del 31 gennaio 2022 quando la società subisce l’affondo delle vendite causate da svariate ragioni di cui si può leggere su Investing.com:

“La società crolla in Borsa dopo la revisione dei conti per il 2024 decisa da un consiglio di amministrazione straordinario tenuto nel fine settimana: conti in rosso per il 2021, fatturato sotto le previsioni per oltre un miliardo di euro e appello ai soci Eni (MI:ENI) e Cassa depositi e prestiti per un’urgente iniezione di liquidità. Risultato: da inizio contrattazioni, il titolo inizialmente non riesce a fare prezzo, momento di registrazione perde oltre 28%.”

Questo evento non ha potuto fare altro che stupire, nonostante la situazione già difficile che vedeva la grande società barcamenarsi tra i più svariati problemi.

Quello che è certo è che la parabola discendente di questa eccellenza italiana, che aveva già avuto inizio più di due anni fa, si avvicina alla conclusione, nel bene o nel male.

A inizio settimana le azioni Saipem hanno tentato un timido rialzo, ma la settimana si è chiusa comunque negativa.

Le ragioni dei sostenitori delle azioni Saipem

Sappiamo quanto siano inguaribili certi ottimisti e alcuni speculatori dicono che per Saipem non è ancora finita.

Anzi, alcuni trader sostengono che questa sia una buona occasione per acquistare le azioni Saipem e attendere un’altra crescita che potrebbe coincidere con alcuni “aiuti” concessi al gruppo milanese.

La prima notizia, che viene riportata da Wall Street Italia, parla del possibile intervento dei soci con maggioranza di Saipem:

“Per sostenere questo delicato momento sono scesi in campo anche i principali soci, Eni (primo azionista con il 30%) e Cassa Depositi e Prestiti (12,5%).”

Sarebbe impensabile ricucire una ferita del genere senza di loro e urge sicuramente ricapitalizzare con l’impegno di nuovi finanziamenti che possano permettere una ripresa lenta, ma costante.

L‘altra notizia che fa ben sperare alcuni soci è quella riportata invece su Ansa.it, dove si menziona la sostituzione di Francesco Caio con Alessandro Puliti come nuovo direttore generale di Saipem in chiave di rinnovamento e migliorie gestionali:

Una “revisione strategica”, quella messa in atto da Saipem, che verrà presentata in insieme ai risultati economici del 2021 il prossimo 24 febbraio, che oltre a una “nuova direzione generale con ampie deleghe operative e gestionali”, prevede l’istituzione di una unità finalizzata a “rafforzare l’attività di pianificazione e controllo finanziario delle commesse e delle altre attività gestionali” e la concentrazione delle attività legali e negoziali in una “funzione corporate nell’ambito della nuova direzione generale”.

Due ragioni che sono soggette a diverse interpretazioni, ma che piacciono e continuano a mantenere alto il morale di alcuni investitori che vogliono ancora scommettere sulle azioni Saipem, nonostante la crisi che ha travolto la società.

Bastano questi ultimi motivi per acquistare azioni Saipem?

Molti investitori saranno turbati dallo stesso dubbio, ma se si guardano i dati e lo storico del gruppo italiano non si può certo sperare in un rialzo immediato, serve attendere e confidare negli interventi previsti.

Scommettere sulle azioni Saipem prima di fine febbraio, quando ci sarà il nuovo evento societario, sembra un errore, ma ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni, come sempre. Anche se forse è meglio aspettare e valutare realmente un acquisto.

Il titolo può ancora avere slancio, nonostante le condizioni critiche in cui versa, proprio grazie al prezzo e i possibili interventi che sembrano poter fare gola a investitori fiduciosi.

Certo, al momento la direzione più probabile sembra quella bearish, con un ribasso sostenuto da molti siti di analisi e speculatori, ma ci possiamo aspettare un sostegno vigoroso dai due partner già menzionati prima che potrebbero ricostruire la fiducia degli azionisti.

Su Startmag il loro ruolo viene sottolineato appunto perché potrebbe risultare decisivo:

““Vista l’importanza della società per l’economia italiana”, scrivono gli analisti di Moody’s, Eni e CDP potrebbero sostenerla, garantendone la redditività sul lungo termine e scongiurando il default nel giro del prossimo anno e mezzo.”

Teniamoci aggiornati sull’andamento per osservare i prossimi mutamenti di scenario che potrebbero avvalorare una tesi che mira all’acquisto di azioni Saipem.

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