Banca MPS altalenante. Salta la cessione a Unicredit: e ora?

Banca Monte Paschi si lascia alle spalle una mattinata volatile, complici le ultime indiscrezioni. Quali scenari per il futuro?

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Seduta in frazionale progresso oggi per Banca Monte Paschi che dopo due giornate consecutive in rosso, prova a risalire la china.

Banca MPS risale dopo due sessioni in calo

Archiviata la sessione di ieri con un calo di oltre un punto percentuale, il titolo oggi ha mostrato un andamento altalenante nel corso della mattinata.

Negli ultimi minuti Banca Monte Paschi si presenta a 1,2505 euro, con un rialzo dello 0,2% e oltre 1,8 milioni di azioni scambiate fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 4,4 milioni.

Banca MPS: addio a progetto cessione a Unicredit

Il titolo resta sotto la lente sulla scia delle ultime indiscrezioni, riportate in particolare da "La Stampa", da cui si apprende che il Tesoro avrebbe definitivamente accantonato il progetto di cessione di Banca Monte Paschi ad Unicredit.

La decisione sarebbe stata presa dopo il mancato innalzamento della soglia, dal 2% al 3%, degli attivi relativi alla quota di DTA convertibili in crediti di imposta in caso di M&A.

Banca MPS: si valuta ora ipotesi di un'operazione di sistema

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze starebbe quindi studiando una soluzione "spezzatino", già emersa nei giorni scorsi da indiscrezioni di stampa e che coinvolgerebbe i principali soggetti bancari italiani e MCC, interessata alle filiali al sud di Banca Monte Paschi.

Il progetto prevederebbe anche la creazione di una legal entity ad hoc con l’inclusione della rete toscana, circa 300 filiali, ma secondo Equita SIM resterebbe da verificare la volontà del premier Draghi e quello della UE.

Banca MPS: la view di Equita SIM

A detta di Equita SIM un’operazione di sistema garantirebbe ad Unicredit maggiore flessibilità in ambito M&A e al MEF di rispettare gli impegni con l'Unione Europea riguardo l’uscita dal capitale di Banca Monte Paschi.

Non cambia intanto la strategia della SIM milanese che sul titolo mantiene fermo il rating "hold", con un prezzo obiettivo a 1,2 euro.