Borse euro in netto calo dopo i fatti di Bucha

Le borse prendono la strada del ribasso, i fatti di Bucha potrebbero esacerbare i rapporti tra Russia e Occidente. Sullo sfondo i rialzi dei tassi di Fed/Bce.

Borse euro in netto calo. Il future Eurostoxx 50 questa mattina, dopo un avvio sostanzialmente stabile sui valori di chiusura di venerdì, ha preso con decisione la strada del ribasso, è attualmente in calo dello 0,73% circa a 3820 punti. La guerra Russia Ucraina si sta trasformando in un conflitto tra Occidente e Russia dopo le immagini provenienti da Bucha.

Usa, la Fed vuole controllare l’inflazione

I dati positivi sul lavoro in Usa (la disoccupazione è calata in marzo al 3,6% avvicinandosi al 3,5% del febbraio 2020, quando si era attestata sui minimi dal dicembre 1969) hanno allentato i timori circa la ripresa dell’economia dal colpo inferto dalla pandemia di coronavirus, anche se forniscono ulteriori indicazioni per nuovi aumenti del costo del denaro da parte della Federal Reserve. 

A dimostrazione di questo le dichiarazioni di un importante esponente delle Fed. Anche se in precedenza si era detto “aperto” per un aumento dei tassi d’interesse Usa di 50 punti base (se fosse necessario), Charles Evans, president della Federal Reserve (Fed) di Chicago, ha sottolineato di ritenere adeguati sette rialzi nel corso del 2022 ma tutti di 25 punti base. In questo modo si arriverebbe a fine anno con un costo del denaro compreso tra 2,00% e 2,25% che sarebbe “neutro” in modo da non stimolare né smorzare la crescita. “Data la grande incertezza che dobbiamo affrontare oggi, sono ben consapevole che potrebbero verificarsi sviluppi che mi porterebbero a modificare la mia valutazione”, ha ammesso Evans, in un discorso tenuto presso la Prairie State College Foundation di Chicago.

Secondo John Williams, president della Federal Reserve Bank di New York, se non c’è dubbio sul fatto che l’istituto centrale di Washington si stia muovendo nella direzione di una neutralità per i tassi d’interesse Usa la tempistica di questa stretta dipenderà da come evolverà l’economia. Intervenendo sabato a un simposio del Princeton University’s Griswold Center for Economic Policy Studies, in New Jersey, Williams ha sottolineato quanto l’incertezza sulle prospettive economiche rimanga straordinariamente elevata e i rischi per le prospettive d’inflazione sono particolarmente acuti. La Fed potrebbe iniziare comunque a ridurre il suo bilancio, lievitato a livelli record a causa degli acquisti in massa di asset nel corso della pandemia di coronavirus, già in occasione del meeting del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie) di 3 e 4 maggio.

Insomma la Fed, anche in virtù della buona salute del mercato del lavoro, tirerà dritta per la sua strada, volendo mettere sotto controllo l’inflazione, indipendentemente dal rischio che il conflitto tra Russia e Ucraina possa fare rallentare la crescita globale. L’andamento dei rendimenti sui bond americani conferma che il mercato è ben consapevole della situazione, i rendimenti sui titoli a 2 anni sono ai massimi dal 2019. Venerdì la curva 2-10 anni si era temporaneamente invertita (la seconda volta negli ultimi giorni), con il 10 anni che rendeva meno del 2 anni, un indizio che porta molti osservatori ad ipotizzare l’entrata in recessione per gli Usa in un futuro non lontano.

La banca centrale può giustificare l’adozione di una politica monetaria restrittiva con la tenuta del mercato del lavoro: il Dipartimento del Lavoro Usa ha reso noto che nel mese di marzo i nuovi posti di lavoro, nei settori non agricoli, sono cresciuti di 431mila unita’ dopo l’incremento di 750 mila unità nella rilevazione precedente (rivisto da 678 mila unità). Le attese erano fissate su un incremento di 490mila unità. Il tasso di disoccupazione si attesta al 3,6%, inferiore alla rilevazione precedente e alle attese (+3,7%). Cresce dello 0,4% il salario orario medio mensile risultando superiore alla rilevazione di febbraio (pari al +0,1%). Su base annua le retribuzioni crescono al ritmo del 5,6%, dal +5,2% precedente.

Usa, rallentamento dell’economia?

L’economia statunitense per adesso non sembra risentire troppo della guerra in Europa, anche se alcuni indizi di rallentamento si iniziano a cogliere, imputabili con buona probabilità alla crescita dei prezzi. Markit Economics ha pubblicato la lettura definitiva dell’Indice PMI Manifatturiero relativo al mese di marzo, in crescita a 58,8 punti dai 57,3 di febbraio (consensus e dato flash a 58,5 punti). Di tenore leggermente diverso il dato dell’Institute for Supply Management che ha reso noto che l’Indice ISM Manifatturiero, nel mese di marzo, si è attestato a 57,1 punti dai 58,6 punti del mese precedente. Il dato è risultato inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un valore dell’indice pari a 59 punti.

La Bce alzerà i tassi nel 2022

Anche la Bce è destinata a seguire la Fed nell’adozione di una politica monetaria meno accomodante, il dato sull’inflazione della zona euro che ha marzo ha raggiunto il 7,5% non potrà venire ignorato ancora a lungo, nonostante la guerra minacci la ripresa economica dell’area. Secondo Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, un rialzo dei tassi è possibile già nel terzo trimestre di quest’anno.

La Cina permetterà ispezioni ai conti delle quotate

Notizie di rilievo in arrivo dalla Cina. La China Securities Regulatory Commission ha eliminato la norma che impediva alle società cinesi quotate su altri listini, come ad esempio Alibaba e Baidu, di subire ispezione contabili da parte di enti di sorveglianza non cinesi. Gli Usa avevano deciso di fare uscire dai listini statunitensi le aziende che non avessero dato questa possibilità, si tratta quindi di un passo significativo del quale si possono avvantaggiare molte azioni dell’Hang Seng Tech.

Rimanendo in Cina la People’s Bank of China ha annunciato sabato che il test dello yuan digitale (e-cny) verrà allargato dalle dieci città attuali a Tianjin, Chongqing, Guangzhou, Fuzhou, Xiamen e a sei città della provincia costiera dello Zhejiang, in cui in settembre si terranno gli Asian Games. La PboC sperava di sfruttare i Giochi olimpici invernali di Pechino come opportunità per promuovere la globalizzazione dello yuan. Obiettivo che si è però scontrato col fatto che Beijing 2022 si sia dovuto tenere a porte chiuse a causa della variante Omicron del Covid-19. A fine 2021 le transazioni in e-cny avevano raggiunto gli 87,57 miliardi di yuan (12,45 miliardi di euro). 

E sempre in Cina continua a preoccupare il Covid, Shanghai resta in isolamento, i nuovi contagi sono superiori alle 9mila unità e si teme per la scoperta di sotto varianti di Omicron.

In Europa si pensa ad un bando del gas e petrolio russi

In Europa, dopo le immagini dei massacri di Bucha, aumentano le voci in favore di una riduzione o interruzione delle importazioni di gas e petrolio dalla Russia. Di questa idea sono Olaf Scholz ma anche il segretario del PD Enrico Letta. Per adesso il commissario all’Economia Paolo Gentiloni sarebbe al lavoro su nuove sanzioni ma non sul settore energetico.

(Alessandro Magagnoli)

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