BCE: la protagonista di oggi. Focus sul Quantitative Easing

L'evento clou di oggi è il meeting della BCE, seguito dalla conferenza stampa di Lagarde: cosa aspettarsi?

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Dopo l'appuntamento di ieri con la Federal Reserve, che di fatto non ha riservato particolari sorprese, rispettando le attese del mercato, oggi i  riflettori saranno puntati tutti sulla BCE.

BCE: occhi puntati su conferenza stampa Lagarde

Alle ore 13.45 l'Eurotower annuncerà la sua decisione sui tassi di interesse, destinati a rimanere fermi allo 0%.

Alle 14.30 avrà inizio la conferenza stampa del numero uno della BCE, Christine Lagarde che, secondo François Rimeu, Senior Strategist, La Française AM, deve tenersi aperte tutte le opzioni a livello decisionale, visto l’aumento dell’incertezza sull’inflazione.

Tuttavia, a detta dell'esperto la BCE non smetterà di considerare l’inflazione come temporanea, nonostante i rischi al rialzo sulle prospettive di inflazione. La Banca Centrale aggiornerà le sue previsioni macro-economiche con la prima pubblicazione delle stime per il 2024.

BCE: cosa aspettarsi oggi?

In dettaglio, François Rimeu si aspetta che la BCE continui nella forward guidance introdotta a luglio di quest’anno. La presidente della BCE, Christine Lagarde, sottolineerà che un aumento dei tassi di interesse nel prossimo anno è molto improbabile.

Tuttavia, avvertirà che il Consiglio Direttivo non esiterà ad agire quando saranno soddisfatte le tre condizioni della forward guidance. La Presidente Lagarde non rimanderà il rialzo dei tassi oltre la fine del 2023.

BCE: focu su PEPP e APP

Nonostante la nuova variante Omicron, il Programma di acquisti per l’emergenza pandemica (PEPP) terminerà a marzo 2022 come previsto.

Il programma di acquisto di asset (APP), che succederà al PEPP, dovrebbe essere aumentato a una media di 40 miliardi di euro al mese a partire dal prossimo aprile, fino alla fine del 2022.

Inoltre, il Consiglio Direttivo può integrare i 20 miliardi di euro in media dell’APP con una quota fissa e temporanea fino a dicembre 2022, intorno ai 150/200 mld di euro.

Visti i reinvestimenti nei titoli greci che stanno andando a scadenza all’interno del PEPP, in questa riunione l'esperto non si aspetta un annuncio riguardante l’aggiunta dei titoli di Stato greci all’APP.

Per prevenire il rischio di frammentazione, la flessibilità del PEPP verrà trasferita ai reinvestimenti nel debito in scadenza nel PEPP.

BCE: previsioni su inflazion e crescita

Sul fronte economico, le attese di La Française AM sono che le previsioni sull’inflazione della BCE vengano riviste significativamente al rialzo per il 2021, al 2,5% rispetto al 2,2% precedente, e nel 2022 al 2,8% rispetto all’1,7% indicato prima.

Le previsioni dell’inflazione per il 2024 dovrebbero rimanere al di sotto dell’obiettivo a lungo termine del 2%, cioè intorno all’1,8%.

Sul fronte della crescita, l'esperto si aspetta che le stime indichino una crescita leggermente più elevata sul 2021, dal 5% al 5,1%, una crescita inferiore del PIL nel 2022, dal 4,6% al 4,3%, ma superiore nel 2023, dal 2,1% al 2,3%.

Considerando un punto di vista più aggressivo sulla politica monetaria, il rischio principale consisterebbe nella scelta della BCE di rimandare le decisioni sul futuro QE a febbraio 2022, affermando che c’è troppa incertezza per agire in questo momento, ma questa non è la nostra ipotesi di base. In un quadro simile, i mercati obbligazionari in Italia, Spagna, Portogallo e, in particolar modo, in Grecia sarebbero vulnerabili.