Bond oggi: Brasile orso e toro. Va seguito con attenzione

Tassi dal 2 al 5,25% ma ora potrebbero tornare indietro. Primi effetti sulle quotazioni che risalgono. Ci sono però ulteriori margini in tal senso. Il real intanto resta fermo: i cross con l’euro da sorvegliare.

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Ancora una volta è il fronte dei Paesi emergenti a muoversi con maggiore dinamismo sulla linea di fuoco dell’obbligazionario. Il motivo è presto spiegato: alcune Banche centrali hanno anticipato la Fed nell’inasprimento delle politiche monetarie. Un esempio lo fornisce il Brasile, i cui tassi di interesse sono saliti in pochi mesi dal 2 al 5,25%. Questo sull’onda di un’inflazione in netto surriscaldamento, cresciuta (dato di luglio) quasi al 9%. Il rendimento dei titoli di Stato in real (che non sono trattati sui mercati regolamentati europei) ha così corso dal 6,8% di inizio anno a un massimo quasi dell’11% nei giorni scorsi. Ora il trend potrebbe essere terminato e ci si attende un possibile nuovo rafforzamento delle quotazioni e quindi un calo dei rendimenti, già realizzatosi marginalmente proprio nelle ultime sedute. Seguire quindi i bond sovranazionali (rating AAA) espressi in real e quotati sul Mot può riservare sorprese, quanto meno in termini di volatilità. Anche perché si assiste a un riposizionamento della curva, con i corti che risalgono di più in termini di yield, come già successo in un recente passato.

Un titolo che fa da benchmark

Chi voglia puntare sul fronte brasiliano (dell’aspetto valutario scriviamo dopo) deve seguire una delle emissioni più interessanti in termini di quotazione e di relative variazioni. È l’Afdb (African Developmente Bank) 4,75% Mz25 Brl – Isin XS2125303367 – trattato sul Mot – lotto minimo 5.000 Brl, ricomparso sui 90 contro il massimo a 93,75 di luglio, sebbene il suo storico sia modesto a causa di un debutto in Borsa a giugno. Si colloca su un tratto di curva abbastanza conteso, malgrado la scadenza perno sia sui tre anni. Qui infatti si sono registrate variazioni delle quotazioni abbastanza forti negli ultimi giorni. Lo testimonia l’Ifc 6,75% Ag24 Brl – Isin XS1956121963 – trattato sul Mot – lotto minimo 5.000 Brl, che dai minimi sui 93 del 19 agosto è già salito ai 96,5 di venerdì. Volendo cogliere una controprova ci sarebbe da notare la minore energia del lungo Iadb 6,5% Mz31 Brl – Isin XS2307046354 – lotto minimo 10.000 Brl – che è però poco scambiato sul Mot. Il suo rendimento a scadenza si allinea in ogni caso a quello dell’Afdb 2025, pur con un rilevante divario di vita residua.

Per i fan della Eib/Bei

Chi segua solo gli European Investment Bank può valutare il 4,75% Ot25 Brl – Isin XS2249882064 – lotto minimo 5.000 Brl – rimasto sugli 88,7, in avanzata meno netta rispetto ai titoli sopra citati e che potrebbe rompere al rialzo una trendline ribassista oltre gli 89-89,5 Brl, con un rendimento in corso sull’8,2%. Preferendo invece puntare sugli zero coupon un certo interesse lo riscuote in questo caso un lungo. L’Ifc Zc Mg30 Brl – Isin XS2177447179 – lotto minimo 5.000 – è rimasto quasi fermo sui 49 Brl ma in tale ambito pesa la scarsa liquidità della categoria dei titoli senza cedola.

La valuta per ora non ne risente

Ancora debole, dopo il crollo di inizio 2020, il real non ha reagito ai timori di un’inversione di nuova ribassista dei tassi. Aspetta forse conferme rispetto alle indiscrezioni in merito? Sui 6,14 contro euro viene dato in “buy” da indicatori tecnici e medie mobili, il che rappresenta il motivo di maggiore incertezza. Con questi livelli da monitorare in base ai “pivot point”:

  • rafforzamento oltre i 6,06 e poi i 5,83 sempre Eur/Brl
  • indebolimento alla rottura di 6,27 e successivamente di 6,42.

La situazione complessiva appare interessante e non resta ora che attendere una serie di riunioni della Banca centrale brasiliana nel corso delle prossime settimane da cui non dovrebbero uscire pronunce sui tassi ma quanto meno segnali sulle possibili decisioni successive.