Bond oggi: peripezie di rendimenti che scattano all’insù

Rassegna di titoli extra lunghi a piccolo taglio da seguire per acquisti scaglionati nel tempo.

Mercati complessi quelli delle ultime sedute in ambito obbligazionario. Anche perché contradditori. Il rendimento del Btp decennale è salito quasi all’1,3%, con un vero e proprio crollo delle quotazioni per le scadenze lunghissime.  È pur vero che alcuni governativi e bancari a tasso fisso sono andati in direzione opposta. Qualche esempio.

  • Il Commerzbank 4% Mz27 Sub Tier2 Eur (Isin DE000CZ40LW5 – taglio 1.000) è tornato oltre i 112 euro con un rimbalzo improvviso, seppur in presenza di scambi modesti.
  • Il Grecia step-up Fb27 Eur (Isin GR0128014710 – taglio 1.000) si è comportato alla stessa maniera, risalendo pure sui 112 (+1,9%), riprendendosi dal forte crollo di fine dicembre.
  • L’Austria 0,25% Ot36 Eur (Isin AT0000A2T198 – taglio 1.000) dopo settimane di debolezza ha riconquistato il livello dei 98,2.

La lista potrebbe proseguire, confermando come il mercato si muova in maniera contraddittoria. È il caso di fare però il punto sui titoli più speculativi, ovvero su quelli con scadenze ultra decennali, che scambiamo più di quanto si potrebbe forse pensare e per i quali i rendimenti sono schizzati all’insù.

  • Il francese Oat 0,5% Mg72 Eur (Isin FR0014001NN8 – taglio 1.000 – duration 46 – volatilità media 21,8%) ha ormai abbandonato area 80, chiudendo ieri a 76,98, con yield 1,1%. Come abbiamo più volte indicato in passato si presta bene a un piano di acquisti scaglionati nel tempo. Meglio attendere però un proseguimento fino ai 73 euro, dove potrebbe scattare un primo “buy” con successivi obiettivi ribassisti nel contesto dei 65 euro.
  • L’Austria 0,85% Gn2120 Eur (Isin AT0000A2HLC4 – taglio 1.000 – duration 64 – volatilità media 29,9%) si muove sugli 85,5, tornando in un’area già toccata due volte nel corso del 2021, con yield sull’1,05% e prestandosi anch’esso a un piano di acquisti scaglionati in ottica di medio-lungo periodo. Gli scambi si confermano rilevanti.
  • La spagnola Obligaciones 1,45% Ot71 Eur (Isin ES0000012H58 – taglio 1.000 – duration 35 – volatilità media 15,2%) presenta un grafico simile a quello dei titoli precedenti, con un calo fino agli 87,2 e il rendimento che sale all’1,8%. Chi cerchi un flusso cedolare più alto trova qui un compromesso attraente, con uno yield che potrebbe già a breve issarsi oltre il 2%. L’interesse del mercato nei suoi confronti è confermato da scambi continuativi, seppur talvolta modesti.
  • Il Belgio 0,65% Gn71 (Isin BE0000353624 – taglio 1.000 – duration 43 – volatilità media 20%) segue un trend equivalente agli altri Matusalemme con chiusura ieri a 81,5, cui corrisponde un rendimento dell’1,13%. Si può identificare ora un successivo obiettivo sui 77,7 euro dello scorso maggio, quando tutti i governativi di questo tipo toccarono minimi assoluti che rappresentano un riferimento da inseguire per i prossimi mesi.
  • Inevitabile analizzare infine l’analogo titolo di Stato italiano, il Btp 2,15% Mz72 (Isin IT0005441883 – taglio 1.000 – duration 30,6 – volatilità media 14,4%), meno penalizzato in termini di prezzo grazie a una cedola più elevata. È tornato ieri sui 91,2, con lo yield innalzatosi al 2,44%. In questo caso è già stato rotto al ribasso il minimo di maggio, dimostrando come nella fase in corso il debito italiano sia più debole rispetto a quello degli altri Paesi europei. Trattandosi di un’emissione giovane (esordio il 12/4/2021) i riferimenti grafici disponibili sono logicamente poco significativi ma la discesa iniziata a metà dicembre sembra non aver ancora trovato un punto di arrivo. Si manifesterà nelle prossime ore o sedute?
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