Borse giù: correzione ora. Eur/Usd e Petrolio, che fare?

Le Borse sono in ipercomprato e questo, unitamente alla ritrovata forza del dollaro, porterà a ulteriori frenate.

Di seguito riportiamo l’intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Paciello Trading Academy, al quale abbiamo rivolto alcune domande sul quadro intermarket e sulle strategie da seguire. Per seguire Pietro Paciello, autore del libro Trading Plan, clicca qui.

L’euro-dollaro continua ad arretrare dopo che il rialzo è stato bloccato da area 1,10. Quali le attese nel breve?

I movimenti dell’euro-dollaro, così come quelli del dollaro-yen, vanno a svilupparsi in perfetta coerenza con una fase generalizzata di rafforzamento del dollaro dopo le recenti decisioni delle Banche Centrali.

Il grafico del dollar index segnala una netta inversione allorquando ha chiuso al di sopra di area 102,5 e ha invertito una discesa in corso da luglio 2022.

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Il Dollaro rialza la testa: e ora?

Quello che segnaliamo oggi a livello intermarket è che il biglietto ha rialzato la testa, con inevitabili riflessi nei cambi con le principali valute.

L’euro-dollaro, dopo un picco di volatilità che lo ha portato sopra quota 1,10, sta bucando al ribasso il supporto dinamico che si era costruito da settembre scorso in poi.

Abbiamo quindi un segnale di decelerazione abbastanza importante guidato dal rafforzamento del dollaro, con un grafico che punta quindi verso il basso.

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Inizia quindi una dinamica correttiva che potrebbe portare il cross in zona 1,047/1,046, dove vedo il primo livello supportivo interessante secondo la tecnica di Fibonacci.

Fino ad allora mi sento di poter considerare esaurita la prima fase di spinta dell’euro, fermo restando che per il momento non assumerei posizioni rialziste sul cross.

Focus sul dollaro-yen

Cosa può dirci in merito al recente andamento del dollaro-yen?

Il dollaro-yen coerentemente rimbalza dopo che venerdì scorso ha dato un segnale chiaro, rompendo al rialzo area 131 e invertendo la dinamica ribassista in corso da ottobre 2022.

Anche questo è un segnale forte e chiama un apprezzamento del cross verso il primo livello strategico a 136,7, raggiunto il quale l’analisi andrà rivalutata.

La spinta del dollaro è ben sviluppata, con un movimento molto coerente che dovrebbe portare a Borse deboli.

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L’analisi dell’oro

L’oro ha accusato un netto arretramento nei giorni scorsi. Qual è la sua view su questo asset?

Per l’oro possiamo parlare quasi un clone dell’euro-dollaro, visto che ha raggiunto un massimo isolato intorno ai 1.960 dollari e ora torna indietro, complice il recupero del biglietto verde.

Rotta al ribasso l’area supportiva dei 1.900 dollari, è iniziata una dinamica correttiva per il gold, con una potenziale area target in zona 1.828 dollari.

Direi che non è più consigliabile accumulare posizioni long, visto che il movimento rialzista è interrotto e dovremmo osservare delle dinamiche moderatamente correttive.

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Le indicazioni sul petrolio

Il petrolio è tornato velocemente indietro e sembra puntare ai recenti minimi di periodo. Quali indicazioni ci può fornire?

Per il petrolio il ragionamento è un po’ più complicato, nel senso che è condizionato sempre dalla guerra in Ucraina, ma anche dalla distribuibilità o meno su ampia scala del petrolio russo.

Dal punto di vista tecnico, per l’oro nero vedo un supporto intorno a 71,5 dollari, quindi credo che siamo molto più vicini a zone di rimbalzo che di ulteriore discesa.

Aprire posizioni speculative short sul petrolio non è più conveniente, visto che mi aspetto un approdo in zona 72/71,5 dollari, da dove dovremmo osservare un rimbalzo e una ripresa dei corsi.

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Borse: quali scenari?

Come valuta l’attuale impostazione delle Borse e quali le strategie da seguire ora?

Il movimento molto evidente nelle ultime ore è quello del dollaro che si sta apprezzando nuovamente, cosa che non faceva da mesi.

E’ stata proprio la recente debolezza del biglietto verde a favorire il grande allungo delle Borse in questo inizio 2023.

Quello che ci si chiede ora è se le Borse hanno cambiato correlazione, perchè se ciò non è avvenuto e sono giuste le mie considerazioni sul ritorno di forza del dollaro, questo dovrebbe comportare una decelerazione dell’azionario.

I mercati sono ben impostati al rialzo, ma soffrono di ipercomprato di breve che, unito alla prepotenza del dollaro, dovrebbe portare a fisiologiche fasi di correzione.

Basandomi sulla correlazione dollaro-Borse che esiste dal post-Covid in poi e ipotizzando che non sia cambiata, dollaro forte equivale a Borse deboli e viceversa.

Vista la forza ora del biglietto verde, sto iniziando ad andare short sull’azionario, assecondando questa correlazione inversa.

Mi piace molto la dinamica che sta sviluppando il Nasdaq, con una decelerazione rispetto ai massimi delle scorse sedute.

Mi aspetto che possa frenare ancora almeno verso zona 12.000 punti, con estensioni fino a quota 11.600 punti.

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Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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