BPER: nuovo cda e risiko bancario. Fondazione Sardegna cauta

Netta flessione oggi per BPER Banca (-2,0% a 1,81 euro). In giornata si è tenuta l'assemblea per la nomina del cda del triennio 2021-2023, ovvero quello che con ogni probabilità dovrà posizionare BPER nel risiko delle banche di medie dimensioni. Fondazione Sardegna invita a valutare bene pro e contro

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Netta flessione oggi per BPER Banca (-2,0% a 1,81 euro), complice l'ondata di vendite che ha colpito il settore bancario europeo. In giornata si è tenuta l'assemblea ordinaria per l'approvazione del bilancio 2020 e la nomina del cda per il triennio 2021-2023, ovvero quello che con ogni probabilità dovrà posizionare BPER nel risiko delle banche di medie dimensioni. Tutto è andato come previsto con la nomina degli amministratori indicati nelle liste espresse dagli azionisti di riferimento Unipol (ha il 15,06%, dati Consob) e Fondazione di Sardegna (10,60%), e dai fondi. Piero Luigi Montani sarà il nuovo a.d., con Flavia Mazzarella presidente.

BPER, prossimi anni decisivi per il risiko bancario

Per BPER quello delle aggregazioni è un tema cruciale e non a caso negli ultimi mesi è stato oggetto di molte indiscrezioni e dichiarazioni da parte dei manager direttamente interessati. Il risiko bancario è infatti arrivato a un punto cruciale: dopo le operazioni Intesa-UBI e Credit Agricole-Creval (oggi i francesi hanno probabilmente chiuso la partita con una modifica migliorativa delle condizioni dell'OPA), le quotate ancora libere e in cerca di partner sono rimaste quattro: BPER, BPM, MPS e BP Sondrio. La traiettoria di Rocca Salimbeni sembra indirizzata verso piazza Gae Aulenti dove è attesa da Unicredit.

BPM e BP Sondrio possibili protagoniti del risiko con BPER

BP Sondrio attende l'esito della sentenza definitiva del Consiglio di Stato sulla legge per la trasformazione in SpA delle popolari con oltre 8 miliardi di euro di attivo: secondo le ultime indiscrezioni del Sole 24 Ore arriverà entro 30-45 giorni. Una volta diventata SpA anche Sondrio potrà essere della partita. Ricordiamo che il deal di cui si parla da più tempo è quello tra BPER e BPM ma circa un mese fa Carlo Cimbri, a.d. e Group CEO di Unipol, ha dichiarato che in caso di nomina di Montani il manager avrà bisogno di tempo per conoscere la struttura: difficile quindi arrivare a un annuncio prima della fine dell'anno. Cimbri ha anche definito l'aggregazione con BP Sondrio come quella più "naturale".

Fondazione di Sardegna: ok risiko ma valutare bene pro e contro 

Sul risiko ha detto la sua in un'intervista al Sole 24 Ore anche Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna. Le parole del manager sardo sono intrise di prudenza: le fusioni nel sistema bancario sembrano inevitabili dato che le dimensioni rappresentano sempre più un elemento decisivo per la sopravvivenza. Detto questo, occorre anche valutare le conseguenze sulla solidità patrimoniale, sull'occupazione, sull'impatto sui territori d'interesse e sul giudizio del mercato nei confronti dell'operazione. Insomma, è giusto prendere in esame ogni opzione ma la scelta deve essere frutto di un'analisi attenta di rischi e opportunità.

BPER e prospettive risiko bancario: la reazione del mercato

Dal punto di vista grafico possiamo osservare che la flessione odierna ha spinto BPER Banca al di sotto del supporto a 1,85 euro, operazione che conferma il testa e spalle ribassista completato ieri. Il titolo rischia un test delle ex resistenze a 1,70, ora supporti determinanti nel breve-medio termine: l'eventuale violazione degli stessi potrebbe gettare le basi per un'inversione della tendenza ascendente originata dal minimo storico a 1,0015 di inizio novembre (conferme definitive in tal senso sotto 1,35-1,40). Nuovi segnali di forza al superamento dei recenti massimi a 1,96, prologo a un attacco al massimo del 18 marzo a 2,0990. In caso di successo riattivazione del rally con primo obiettivo a 2,30 e successivo a 2,50-2,55.

(Simone Ferradini)