BTP e Spread: mezzo disastro dopo la BCE. Cosa accadrà ora?

I BTP sono calati a picco con il decennale in volata, ma a correre è stato anche lo Spread. Cosa è andato storto e quali i possibili scenari.

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Cala il sipario su una seduta decisamente movimentata per il mercato obbligazionario italiano, soprattutto nella seconda parte della giornata.

BTP: brutto sell-off. Decennale vola, Spread in rally

Dopo aver atteso con cautela il meeting della BCE, gli investitori hanno rotto gli indugi sulla scia delle indicazioni arrivate anche dalla Lagarde durante la conferenza stampa.

A fine giornata lo Spread BTP-Bund è salito con decisione, fermandosi a 131,2 punti base, con un rally del 3,14%.

Forti movimenti sui BTP che sono stati venduti a piene mani nel pomeriggio, come testimoniato dall'impennata dei tassi che hanno visto il decennale mettere a segno un rialzo del 7,32% allo 0,982%. 

Come detto prima, Spread e BTP hanno reagito con decisione non tanto all'annuncio della BCE sui tassi, rimasti ancora fermi allo 0%, quanto alla definizione della futura strategia in materia di politica monetaria. 

BTP e Spread: ecco cosa ha deciso la BCE

Gli strategist hanno evidenziato che le misure politiche della BCE annunciate oggi sono, a conti fatti, un po' più aggressive di quanto si aspettassero.

La fine degli acquisti netti di PEPP a marzo era ampiamente prevista, quindi  nessuna novità su questo fronte.

Il piano futuro per APP è meno generoso di quanto avevano stimato gli esperti, ma ciò è in parte compensato dal fatto che le linee guida per gli acquisti di asset sono fornite fino alla fine del prossimo anno, spingendo di fatto le aspettative di rialzo dei tassi nel 2023, non prima.

La decisione di estendere i reinvestimenti del PEPP almeno fino al 2024 è accomodante, soprattutto perché questi reinvestimenti saranno lo strumento principale attraverso il quale la BCE manterrà una certa flessibilità nei suoi acquisti di asset dopo marzo.

Tuttavia, è possibile che la BCE consideri tale flessibilità principalmente come un sostegno contro gravi sconvolgimenti e, pertanto, i mercati potrebbero essere più disposti a testare la soglia del dolore della banca centrale.

A pesare intanto sull'andamento odierno di Spread e BTP è stata anche la mossa a sorpresa della Bank of England che ha deciso di aumentare il costo del denaro dallo 0,1% allo 0,25%.

BTP e Spread: tapering cauto per la BCE

Una prospettiva ancora lontana per l'Europa, con la BCE che ha mostrato in ogni caso un atteggiamento un po' più da falco del previsto, facendo innervosire i mercati e in particolare quello italiano, con i BTP che sono più sensibili di altri titoli europei alla progressiva chiusura dei rubinetti della liquidità da parte dell'Eurotower. 

Gli analisti di ING spiegano che la BCE ha appena definito i suoi piani per ridurre anche i suoi acquisti mensili di attività, è quindi un tapering molto cauto.

BTP e Spread: importante banco di prova. Quale e perchè

Per i colleghi di DWS l'Eurotower ha fatto un primo chiaro passo verso la normalizzazione della politica monetaria e per capire se sarà sufficiente, bisognerà guardare all'andamento effettivo dell'inflazione nei prossimi mesi.

Il nervosismo odierno del mercato è da ricondurre al fatto che, come spiegato da Michele Morra, Portfolio Manager di Moneyfarm, la riduzione degli acquisti mensili da parte della BCE potrebbe rappresentare un banco di prova per l'Europa periferica e per gli spread dei BTP.

In altre parole, bisognerà capire se le misure intraprese in questo periodo di eccesso di liquidità saranno sufficienti a rassicurare gli investitori sulla solidità del rischio Paese e se il rapporto domanda-offerta dei titoli italiani rimarrà invariato.