BTP e Spread nervosi: i rischi per le banche e per l’Italia

I BTP sono stati colpiti da nuove vendite, mentre lo Spread è calato un po': quali i possibili scenari nel breve? Ecco le attese degli esperti.

La prima seduta della nuova settimana è stata vissuta all’insegna dell’incertezza per il mercato obbligazionario italiano.

BTP in rosso: salgono i tassi, ma lo Spread cala

Lo Spread BTP-Bund ha mostrato qualche segnale di distensione e si è fermato a 209 punti base, con una flessione dello 0,57%.

Diverso l’andamento dei BTP che sono stati colpiti dalle vendite, tanto che il rendimento del decennale è salito dell’1,91% al 3,635%.

Spread e BTP: cosa è successo dopo il cambio di marcia della BCE

Gli analisti di Equita SIM hanno evidenziato oggi che dopo il cambio di marcia nella politica monetaria della BCE, lo Spread BTP-Bund si è allargato fino a 240 punti base il 14 giugno, con un rialzo di 100 basis points da inizio anno, prima di scendere anche al di sotto dei 200 punti base dopo la decisione della Banca Centrale di accelerare i lavori su un nuovo strumento anti-frammentazione.

Per quanto riguarda l’Italia, dopo la forte crescita del 2021 quando il PIL reale ha mostrato un rialzo del 6,6%, che ha permesso una riduzione del debito/PIL del 4,4% rispetto al 2020, al 150,8%, negli ultimi mesi lo scenario è cambiato.

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Un contesto di rallentamento della crescita a causa del conflitto Russia-Ucraina e tassi più elevati, con il rendimento a 10 anni oltre il 3,6% rispetto all’1,1% di inizio anno, hanno aumentato l’attenzione del mercato sul rischio associato all’elevato debito pubblico italiano, pari a 2,7 trilioni di euro.

Debito pubblico: quale impatto dall’aumento dei tassi?

Gli analisti di Equita SIM hanno analizzato le caratteristiche del debito pubblico, giungendo ad alcune conclusioni. In primis si segnala che una duration del debito pubblico elevata, pari a 7,1 anni, e in gran parte a tasso fisso, oltre il 70), limita e diluisce nel tempo l’impatto di un incremento dei tassi e dello Spread.

In secondo luogo, nonostante il rallentamento della crescita, gli analisti si aspettano che il debito/PIL continuerà comunque a calare, se pur ad una velocità inferiore rispetto al passato, anche perché l’aumento dell’inflazione sta compensando parte dell’impatto della mancata crescita.

Spread: Europa ora ha più strumenti per gestirlo

Equita SIM evidenzia che ora le istituzioni europee hanno a disposizione più strumenti per gestire lo Spread, ossia Mes, OMT e PEPP, rispetto al 2011-2012 e al 2018, quando il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco aveva raggiunto rispettivamente 548 e 326 punti base.

Tra gli strumenti a disposizione troviamo anche il reinvestimento del capitale sui titoli in scadenza dal programma PEPP per 1,7 trilioni di euro, con un’ampia flessibilità della BCE di utilizzarli in maniera asimmetrica sui bond italiani.

Spread e tassi: l’Italia resta vulnerabile. Ecco perchè

Gli analisti ritengono in ogni caso che l’Italia rimanga vulnerabile a causa di un debito/PIL del 151%, un maggior impatto sull’economia rispetto agli altri Paesi UE dallo shock inflattivo legato all’aumento dei costi dell’energia, ed elezioni politiche nel 2023.

Inoltre nel corso di quest’anno, le emissioni lorde dei titoli di Stato italiani, al netto degli acquisti dell’Eurosistema sul mercato secondario, saranno di un ammontare superiore di 73 miliardi di euro rispetto al 2021.

Per questo motivo gli analisti di Equita SIM ritengono che il vero game-changer per i mercati sia un’azione mirata da parte della BCE, con l’annuncio di nuovi strumenti attivabili in caso di significativi aumenti dello spread, auspicabilmente di dimensioni illimitate.

Secondo gli esperti, la miglior strada da percorrere per ridurre il debito/PIL è accelerare la crescita reale.  Tutti gli sforzi del Governo dovrebbero essere dedicati alla totale ed efficiente implementazione del PNRR.

Spread BTP-Bund: impatto su banche è minore rispetto al passato

Infine, quanto alle banche italiane, a detta di Equita SIM l’impatto dell’aumento dello Spread BTP-Bund e di un forte rallentamento economico è inferiore rispetto al passato.

Questo grazie a più capitale e miglior asset quality, con il 60% delle esposizioni in titoli di Stato italiani a costo ammortizzato e quindi non soggette a rischio mark to market, e un più alto livello di depositi che riduce il rischio e il costo del funding.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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