BTP e Spread: con Draghi e BCE in arrivo il colpo di grazia?

BTP incerti, con il rendimento a 10 anni in salita, Spread in calo con decisione. Due gli eventi chiave di questa settimana: meglio darsela a gambe?

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Parallelamente alla buona intonazione di Piazza Affari, dove il Ftse Mib è salito di oltre un punto percentuale, segnali incoraggianti sono arrivati anche dal mercato obbligazionario.

Spread BTP-Bund in netto calo. Sale il decennale dei BTP

Lo Spread BTP-Bund ha imboccato la via del ribasso, scendendo del 2,91% a 216,5 punti base, mentre si sono mostrati più incerti i BTP, con un rendimento del decennale salito dello 0,56% al 3,388%.

Anche dal fronte obbligazionario sono arrivate indicazioni di un mercato più favorevole al rischio, con gli occhi sempre puntati sui due appuntamenti chiave di questa settimana: il discorso del premier Draghi al Parlamento mercoledì e la riunione della BCE il giorno dopo.

Spread e BTP: focus su crisi di Governo. La view di Unicredit

Gli strategist di Unicredit sono convinti che i BTP e lo Spread continueranno a essere trainati dagli sviluppi della politica interna.

Il prossimo passo concreto nella crisi di governo sarà mercoledì, quando il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, comparirà davanti al Parlamento.

Gli esperti di Unicredit prevedono che la volatilità rimarrà alta fino ad allora, sulla scia dei vari rumor: secondo alcuni l'ex numero uno della BCE rimarrà fermo sulle sue dimissioni, mentre altri non escludono che sarà disposto a rimanere al suo posto.

Qualsiasi indicazione che possa aumentare la probabilità di elezioni anticipate sarà in definitiva negativa per i BTP e contribuirà a far aumentare lo Spread BTP-Bund.

Al momento però sembra che il mercato non stia scontando uno scenario di quest tipo, come dimostrato anche dalla ritrovata propensione al rischio mostrata oggi dagli operatori.

Crisi politica italiana influenza decisione su scudo anti-Spread?

Gli analisti di Unicredit si chiedono se l'incertezza politica italiana influenzerà la decisione della BCE in merito allo strumento antiframmentazione.

A loro dire non dovrebbero, visto che lo scudo anti-Spread rimarrà a disposizione della BCE a lungo termine e quindi il suo disegno non dovrebbe essere influenzato dagli sviluppi a breve termine della politica italiana.

Inoltre, lo strumento dovrebbe mirare a sostenere la trasmissione della politica monetaria e non a contrastare una svendita indotta politicamente del debito sovrano in qualsiasi giurisdizione.

Unicredit non manca di evidenziare che i tempi dell'escalation dell'incertezza politica nel nostro Paese potrebbero complicare l'attuazione dello scudo anti-Spread, almeno inizialmente.

Spread e BTP: grande attesa per la BCE giovedì. Quali scenari?

L'attenzione degli investitori, oltre che alla politica italiana, è rivolta anche alla riunione della BCE in agenda giovedì.

Un aumento dei tassi da parte del Board guidato da Lagarde sembra già cosa fatta: anche Unicredit si aspetta un rialzo di 25 punti base, con i mercati che stanno scontando una probabilità di circa il 20-30% di una stretta di 50 basis points.

Come detto prima, sono attesi anche dettagli sullo strumento anti-frammentazione che sarà l'altro tema chiave. Unicredit evidenzia che per essere efficace, lo scudo anti-Spread deve essere incondizionato e avere una leggera condizionalità.

In caso di buone notizie lo Spread e i BTP reagiranno positivamente, ma si teme che in presenza di delusioni, la risposta negativa del mercato possa essere più marcata.

A tal proposito da Axa Investment Managers fanno sapere che la preoccupazione è che ciò verrà fuori giovedì dalla BCE possa essere ancora troppo vago, o di portata troppo ristretta, per segnalare al mercato che la "cavalleria sta arrivando" rapidamente per sostenere il mercato obbligazionario italiano.