BTP e Spread: un massacro. Che succede? Ecco unica salvezza

BTP travolti ancora dalla furia ribassista, lo Spread torna sopra i 100 pbs. Sale la paura: meglio darsela a gambe? Le attese nel breve.

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Non accenna minimamente a placarsi la furia ribassista che con grande violenza ormai da giorni si sta abbattendo sul mercato obbligazionario e non solo su quello italiano.

BTP: la svendita non si ferma. Tassi volano, Spread in rally

Anche oggi la seduta è stata delle peggiori, con tensioni addirittura crescenti rispetto a quelle della vigilia.

Lo Spread BTP-Bund, che ieri aveva provato in qualche modo a contenere il rialzo, oggi ha dato vita ad un nuovo rally e si è riportato di slancio sopra i 100 punti base, fermandosi a 102,2 basis points, con un rialzo del 3,86%.

Un vero e proprio bagno di sangue per i BTP che dopo il sell-off di ieri, ne hanno accusato uno ben più feroce oggi.

A fine giornata il rendimento del decennale è stato fotografato allo 0,788%, con un rally del 13,06%, dopo essersi spinto nell'intraday ad un passo dalla soglia dello 0,83%.

BTP e Spread: un bagno di sangue non solo italiano. Che succede?

Non vuole suonare come una consolazione, ma è bene precisare che le forti tensioni registrate anche oggi sull'obbligazionario non sono un tratto solitario del mercato italiano, visto che lo scenario è comune ad altre realtà non solo in Europa, basti pensare all'impennata dei tassi negli Stati Uniti.

Ad alimentare la furia ribassista sui mercati sono i segnali di miglioramento che arrivano dall'economia, si pensi alla fiducia dei consumatori in Europa e in Germania diffusa nella giornata odierna.

A ciò si accompagna il timore crescente di una ripresa dell'inflazione e questo porta gli investitori a liquidare le posizioni rialziste sui titoli di Stato, visto che un rialzo dei prezzi al consumo impatterà negativamente sui guadagni reali dei Bond.

BTP e Spread: sell-off può continuare, ma tregua è probabile. La view di MPS

BTP e Spread quindi restano stretti nella morsa ribassista, allontanandosi a grandi passi dai minimi segnati di recente e rendendo di conseguenza meno raggiungibili nell'immediato i target ribassisti indicati da diverse banche d'affari.

Non è detto che il sell-off sia concluso o prossimo alla fine e un alert in tal senso giunge dagli strategist di MPS Capital Services.

Questi ultimi infatti riconoscono che c'è il rischio di ulteriori pressioni al rialzo sui tassi, ma al contempo non escludono che nell'area euro si potrebbe assistere ad una breve fase di consolidamento.

Per BTP e Spread quindi potrebbe profilarsi una tregua, almeno temporanea, anche in ragione delle crescenti preoccupazioni in seno alla BCE per l'aumento dei tassi.

Fed più tranquilla, ma BCE teme rialzo tassi. Pronta ad intervenire?

La Fed da parte sua non sta mostrando per ora particolare apprensione per il movimento al rialzo dei rendimenti, mentre è diverso l'atteggiamento dell'Eurotower che per voce della Lagarde e non solo ha fatto sapere che sta monitorando con attenzione l'evoluzione del mercato obbligazionario.

Indicazioni che lasciano pensare ad un intervento della BCE in caso di ulteriore peggioramento della situazione.

BTP e Spread: per Citigroup l'unica salvezza ora è la BCE

Come evidenziato dagli esperti di PIMCO, se dovesse persistere il nervosismo sui mercati finanziari, sia a livello obbligazionario che azionario, le Banche Centrali indicheranno in maniera ancora più chiara la loro volontà di mantenere i tassi reali su livelli bassi.

In quest'oggi la BCE potrebbe aumentare gli acquisti del PEPP e la pensano così gli analisti di Citigroup, i quali credono che con una mossa del genere il Board guidato da Lagarde potrebbe arrestare la svendita dei BTP e in generale dei titoli di Stato nell'area euro.

A detta degli strategist di Citigroup, solo un deciso aumento del ritmo del Pepp ha la possibilità di fermare questa pesante emorragia.