BTP da incubo, Spread vola. Cosa ha seminato il panico?

BTP travolti da un violento sell-off che ha fatto impennare i tassi: grande attesa per la BCE giovedì. I possibili scenari secondo gli analisti.

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Una seduta da dimenticare quella odierna per il mercato obbligazionario, segnato da un exploit di tensioni che ha portato gli investitori a scappare a gambe levate.

BTP: rally a 2 cifre per il decennale, corre anche lo Spread

Lo Spread BTP-Bund è balzato in avanti, mettendo a segno un rally del 3,06% a 107,9 punti base.

Un vero e proprio disastro per i BTP che sono stati travolti da una violentissima pioggia di vendite, tanto che il rendimento del decennale è volato del 12,41%, fermandosi a fine giornata allo 0,77%.

BTP: violento sell-off in attesa della BCE giovedì

La pessima performance odierna di Spread e BTP si inserisce in un contesto europeo in cui le vendite hanno dominato la scena un po' ovunque.

Gli investitori hanno liquidato a mani basse le loro posizioni sui bond e in particolare sui BTP, complici i crescenti timori legati alle prossime mosse della BCE.

I riflettori sono tutti puntati sul meeting di giovedì, in occasione del quale l'Eurotower potrebbe annunciare una riduzione dl ritmo di acquisti nell'ambito del PEPP.

BTP temono la BCE: ritmo acquisti PEPP sarà ridotto?

Non c'è in realtà unità di intenti tra gli analisti, tanto ch JP Morgan parla di due scenari ugualmente probabili. Uno è che la BCE manterrà il ritmo di acquisto "significativamente più alto" del QE pandemico e l'altro è che venga rimossa l'espressione "significativamente  più alto".

La banca USA scommette su questa seconda opzione, stimando una riduzione degli acquisti mensili di titoli di Stato da 80 a 60 miliardi di euro da parte della BCE.

Intanto il mercato ha palesato chiaramente la sua paura per la possibilità di minori stimoli da parte dell'Eurotower e a temere di più sono stati proprio i BTP, tra i maggiori beneficiari del PEPP nell'ultimo anno.

Per gli strategist di Unicredit, acquisti del Pepp leggermente inferiori lascerebbero tassi privi di rischio e Spread sui titoli di Stato più vulnerabili agli effetti di ricaduta dagli Stati Uniti o a ulteriori sorprese al rialzo dell'inflazione interna.

BCE: ecco a cosa guarderà il mercato giovedì

Gli analisti di Marzotto Investment House ritengono che in occasione del meeting della BCE di giovedì, l'attenzione degli operatori si concentrerà sulle parole che verranno utilizzate dalla presidente della BCE, Lagarde, durantela conferenza stampa, e che definiranno il ritmo degli acquisti del PEPP.

Verrà attentamente esaminato se si passerà dall’attuale ritmo, "significativamente" più alto di inizio anno, ad avverbi del tipo, "lievemente" più alto di inizio anno.

BTP e Spread: come reagiranno alla BCE secondo Marzotto

Gli esperti di Marzotto si  attendono movimenti di +/-5 bp sullo spread Btp/Bund, a meno di un taglio degli acquisti di obbligazioni nell'ambito del Pepp da parte della BCE maggiore di quanto finora previsto.

Il mantenimento di un ritmo mensile agli attuali 80 miliardi di euro (posizione che potrebbe essere “giustificata” per le prospettive incerte, i colli di bottiglia dell'offerta e deboli prospettive d’inflazione nel medio termine) potrebbe far scendere di nuovo lo spread in area 100 punti base.

Un taglio a 70 miliardi di euro lo lascerebbe invariato, perché già prezzato, mentre fino a 60 miliardi lo allargherebbe ancora di 2-3 punti base.

Alcuni analisti ipotizzano il superamento della soglia dei 110 punti base, e quindi un ampliamento dello spread Btp/Bund di almeno cinque punti base, se la BCE si spinge, cosa però improbabile, ad un taglio a 50 miliardi di euro al mese.